Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovata possibile origine prenatale per l'Alzheimer

La scoperta del nuovo ruolo per un gene associato a disturbi dello sviluppo neurologico e neurodegenerativi trova una possibile origine prenatale per il morbo di Alzheimer (MA), secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista Molecular Psychiatry.


La proteina, chiamata RCAN1, è sovra-espressa nella sindrome di Down durante lo sviluppo del cervello fetale. Il gene si lega all'acido ribonucleico messaggero (mRNA) ed è stato trovato elevato anche nel tessuto cerebrale post mortem di adulti con MA.


La RCAN1 è più alta nelle persone con sindrome di Down e con MA, e uno squilibrio di RCAN1 può innescare livelli pericolosi di infiammazione con conseguenti danni ai mitocondri, le 'batterie' delle cellule, e di morte cellulare nella corteccia, la parte del cervello responsabile del linguaggio e del processo decisionale.


Più del 99% delle persone con sindrome di Down sviluppa il MA più avanti nella vita.


Quello che è nuovo della ricerca è che un aptamero dell'RNA, un composto che lega gli aminoacidi, blocca l'espressione genica e protegge le cellule, offrendo nuove informazioni sul ruolo di RCAN1 e un possibile futuro obiettivo per bloccare la neurodegenerazione correlata a RCAN1.


"Tutti sono portatori di RCAN1", spiega il Dr. Weihong Song, professore nel dipartimento di psichiatria e docente di MA, che ha guidato il team canadese in collaborazione con la prof.ssa Xiulian Sun, ex dottoranda del Song Lab, che ora guida un suo laboratorio all'ospedale Qilu dell'Università di Shandong in Cina. “Quando è in equilibrio, mantiene la funzione mitocondriale. Se disregolato, provoca il gonfiamento e la rottura dei mitocondri, portando alla morte cellulare".


Questa scoperta rafforza ulteriormente l'ipotesi di Song secondo cui il MA potrebbe avere origine nell'utero. In una ricerca pubblicata nel 2017, Song e colleghi hanno scoperto che le origini chimiche del MA possono insorgere dalla carenza di vitamina A nelle fasi prenatali dello sviluppo del cervello.


Anche se questi risultati fanno eco agli aspetti tematici della sua precedente ricerca, le nuove scoperte indicano un'interazione specifica che può portare a una migliore comprensione della patogenesi del MA.


Nelle parole del dott. Song:

"Non sappiamo ancora perché il gene RCAN1 stia scatenando la sindrome di Down e il MA, ma lascia la sua firma epigenetica sul cervello. Abbiamo scoperto che il RCAN1 aumenta l'amiloide-beta, che lascia depositi sotto forma di placche nel cervello delle persone con MA.

"Abbiamo ulteriori ricerche da fare, ma è incoraggiante sapere che bloccando l'espressione di RCAN1 potremmo essere in grado un giorno di alterarne la struttura e prevenire le interazioni geniche che portano alla neurodegenerazione".

 

 

 


Fonte: University of British Columbia (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yan Yun, Yun Zhang, Chen Zhang, Liyan Huang, Shichuan Tan, Pin Wang, Carles Vilariño-Gúell, Weihong Song & Xiulian Sun. Regulator of calcineurin 1 is a novel RNA-binding protein to regulate neuronal apoptosis. Molecular Psychiatry, 27 Aug 2019, DOI

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

geneti

 

 

 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.