Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Fare in modo che più anziani siano fisicamente attivi

Che cosa deve accadere per invogliare più anziani ad alzarsi e lasciare la poltrona? Lo studio 'Generation 100' ha trovato alcune risposte combinando 70.000 registrazioni di esercizi.


L'esercizio e l'attività fisica fanno bene alla nostra salute e presto Generation 100, uno studio della Norwegian University of Science and Technology, sarà in grado di dirci se l'esercizio prolunga effettivamente la vita. Ma il solo fatto di sapere che l'esercizio produce grandi benefici per la salute non significa molto finché la maggior parte degli anziani non è abbastanza attiva da ottenere questi benefici.


In due nuovi studi pubblicati, i ricercatori del Cardiac Exercise Research Group hanno identificato i tipi di esercizio che gli anziani scelgono e chi è più incline a abbandonare un programma di allenamento.


"I risultati potrebbero essere importanti per contribuire a facilitare l'aumento del livello di attività degli anziani. Le informazioni su ciò che gli adulti preferiscono ci permettono di personalizzare i programmi di allenamento per attrarre gli anziani", afferma Line Skarsem Reitlo, del cui progetto di dottorato fanno parte entrambi gli articoli di ricerca.

70.000 registrazioni di esercizio

Generation 100 è uno studio sugli esercizi che prosegue da cinque anni. Più di 1.500 partecipanti da 70 a 77 anni di età sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi di esercizio e a un gruppo di controllo. I partecipanti ai due gruppi di esercizi hanno eseguito sessioni di allenamento moderate o ad alta intensità due volte alla settimana, per lo più da soli.


"Abbiamo letto un totale di 70.000 registrazioni di esercizi dal primo anno di studio. Abbiamo scoperto che i partecipanti in gran parte sono riusciti a praticarli all'intensità prescritta. Questo è importante, perché indica che gli anziani non hanno bisogno di essere monitorati per allenarsi ad alta intensità", dice la Reitlo, dottoranda del Department of Circulation and Medical Imaging della NTNU, che ospita il K.G. Jebsen Center for Exercise in Medicine (CERG).


Nei registri degli esercizi, ai partecipanti è stato chiesto di compilare la durata dei loro allenamenti, la loro intensità, il tipo di attività, il luogo e se si sono allenati da soli o con qualcuno. La ricerca, pubblicata di recente su BMC Geriatrics, include i dati dei registri di esercizi di 618 partecipanti ai due gruppi di esercizi di Generation 100.

Preparare più percorsi pedonali

Camminare era la forma di attività più popolare nei gruppi di allenamento moderati e di alta intensità. Nel gruppo di intensità moderata, camminare rappresentava più della metà delle attività svolte dalle persone. "Camminare è stata l'attività più popolare nel gruppo ad alta intensità, ma questo gruppo ha incluso più allenamento sotto forma di ciclismo e jogging rispetto ai partecipanti del gruppo moderato. Raggiungere un'alta intensità potrebbe essere stato più facile con questi tipi di attività per alcuni partecipanti", afferma la Reitlo.


Tutti i partecipanti hanno preferito allenarsi all'aperto sia in estate che in inverno. Complessivamente, hanno eseguito quasi i due terzi dei loro allenamenti nella natura o nel proprio vicinato. "La loro preferenza per gli spazi aperti indica che è importante stabilire delle buone aree di allenamento per i nostri anziani. Poiché camminare è la forma di esercizio più popolare, ad esempio, potrebbe essere una buona idea creare più percorsi ricreativi", afferma la Reitlo.

 

Donne sociali e danzanti

"Ma molti anziani trovano interessanti altri tipi di esercizi, e abbiamo anche osservato alcune differenze di genere. Ciò suggerisce che dovremmo offrire diversi tipi di attività in modo da soddisfare le esigenze di quanti più anziani possibile", afferma.


Una delle differenze tra donne anziane e uomini è l'intensità di esercizio. Gli uomini tendono ad allenarsi con maggiore intensità e una percentuale più alta dei loro allenamenti include il jogging, il ciclismo e lo sci di fondo. Le donne erano più propense a scegliere la danza e il cammino come attività.


"Abbiamo anche scoperto che le donne anziane si esercitano con gli altri più spesso di quanto facciano gli uomini anziani"
, ha detto la Reitlo. "Mentre le donne hanno scelto di allenarsi con gli altri per quasi il 60% delle sessioni, gli uomini hanno scelto di farlo solo il 40% delle volte".

 

Abbandoni di fuori forma e dimenticoni

Il secondo articolo esamina ciò che distingue i partecipanti che hanno abbandonato lo studio Generation 100. Solo il 15% degli oltre 1.500 partecipanti ha lasciato il programma nei primi tre anni, una percentuale molto inferiore rispetto alla maggior parte degli studi precedenti con partecipanti anziani.


"L'abbandono dei programmi di allenamento è una sfida. Ma anche all'inizio puoi capire in che modo gli anziani potrebbero essere costretti a abbandonare un programma di allenamento, perciò possiamo seguirli e motivarli ​​un po' di più", afferma la Reitlo.


Gli anziani con perdita di memoria e istruzione minore hanno una probabilità più alta di uscire da un programma di allenamento, in base ai risultati di Generation 100. Anche il livello di forma fisica e di attività dei partecipanti prima dell'inizio dello studio è cruciale.


"Gli individui che erano fisicamente attivi per meno di 30 minuti al giorno avevano quasi il doppio delle probabilità di abbandonare lo studio entro tre anni rispetto a quelli che erano più attivi fisicamente. Bassa resistenza e scarsa forma fisica sono altre caratteristiche che rendono gli anziani più propensi a interrompere un programma di allenamento", afferma la Reitlo.

 

 

 


Fonte: Norwegian University of Science and Technology (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Line Skarsem Reitlo, Silvana Bucher Sandbakk, Hallgeir Viken, Nils Petter Aspvik, Jan Erik Ingebrigtsen, Xiangchun Tan, Ulrik Wisløff and Dorthe Stensvold. Exercise patterns in older adults instructed to follow moderate- or high-intensity exercise protocol – the generation 100 study. BMC Geriatrics, 10 Sept 2018, DOI: 10.1186/s12877-018-0900-6

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.