Con le elezioni europee che si svolgeranno in maggio 2019, probabilmente vorrai sapere in che modo l'Unione Europea impatta sulla tua vita quotidiana, prima di pensare al voto. Nell'ultima di una serie di post su ciò che l'Europa fa per te, la tua famiglia, la tua azienda e il tuo benessere, vediamo ciò che l'Europa fa per le persone con il morbo di Alzheimer (MA).
Il MA è una malattia degenerativa del cervello spesso associata alla vecchiaia. Secondo le stime, colpisce oltre il 50% dei pazienti affetti da demenza nell'UE. Poiché la malattia mette a dura prova sia i pazienti che i familiari, l'azione è centrata sulla qualità della vita, la diagnosi precoce e la prevenzione.
I governi nazionali sono responsabili della politica sanitaria mentre il ruolo dell'UE è principalmente di coordinamento e sostegno. L'UE, tuttavia, è da tempo impegnata nella lotta contro il MA e nella riduzione dei suoi alti costi sociali ed economici.
Nel 2009, la Commissione europea ha prodotto un documento su un'iniziativa europea contro il morbo di Alzheimer, con quattro obiettivi, promuovendo diagnosi precoce, migliore comprensione e coordinamento della ricerca, pratiche migliori e rispetto dei diritti dei pazienti.
Ha anche avviato un'azione congiunta tra i paesi dell'UE per aumentare la conoscenza della demenza e le sue conseguenze, e prendersi cura dei malati. Nel 2016, un'ulteriore misura si è concentrata sul sostegno post diagnosi, sul coordinamento delle crisi e delle cure, sulla qualità dell'assistenza residenziale e sulle comunità amiche della demenza.
L'Iniziativa sui Farmaci Innovativi, una partnership pubblico-privato tra l'UE e l'industria farmaceutica, ha cofinanziato progetti per la ricerca delle cause del MA, per creare un quadro europeo di informazioni mediche e un nuovo approccio alle sperimentazioni cliniche, migliorare lo sviluppo delle terapie e scoprire le cause del ritiro sociale.
I progetti futuri includono la ricerca sull'infiammazione e il MA e il coinvolgimento dei pazienti. Inoltre, il Centro Comune di Ricerca dell'UE ha contribuito a sviluppare nuovi standard scientifici per aiutare la diagnosi precoce.
Fonte: European Parliamentary Research Service Blog (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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