Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Editing genetico CRISPR sul RNA, invece che sul DNA, può aiutare nella demenza

Correzione genetica CRISPR: intervento sul RNA può aiutare nella demenzaIl CasRx (magenta) punta l'RNA nel nucleo di cellule umane (grigio). Fonte: Istituto SalkLa maggior parte delle persone ha sentito parlare della tecnologia di modifica genetica CRISPR / Cas9, che è come una forbice molecolare mirata che taglia e sostituisce i geni che causano malattie con quelli sani.


Ma il DNA è solo una parte della storia; molte malattie genetiche sono causate da problemi con l'RNA, una copia funzionante del DNA che viene tradotta in proteine.


Ora, scienziati del Salk Institute hanno creato un nuovo strumento che punta non il DNA, ma l'RNA, e lo ha usato per correggere uno squilibrio proteico nelle cellule di un paziente con demenza, riportandole a un livello sano.


Il nuovo strumento del Salk, chiamato CasRx, apre all'ingegneria genetica il vasto potenziale dell'RNA e delle proteine, dando ai ricercatori un modo efficace per sviluppare nuove terapie geniche e studiare le funzioni biologiche fondamentali. Il lavoro è apparso su Cell il 15 marzo 2018.


"I bioingegneri sono come detective della natura, alla ricerca di indizi negli schemi del DNA per aiutare a risolvere i misteri delle malattie genetiche", dice Patrick Hsu, autore senior del nuovo studio. "Il CRISPR ha rivoluzionato l'ingegneria genomica e volevamo espandere la cassetta degli attrezzi dal DNA all'RNA".


I CRISPR sono sistemi immunitari batterici che contengono molti enzimi di difesa come le 'forbici molecolari' Cas9, che gli scienziati, tra cui Hsu, hanno progettato come un potente strumento di modifica dei geni, che punta al DNA. Il team di Salk ha deciso di cercare i genomi batterici per nuovi enzimi CRISPR che potrebbero puntare l'RNA, e che quindi potrebbero essere progettati per risolvere i problemi con l'RNA e le proteine ​​risultanti.


Un certo messaggio RNA, ad esempio, può essere espresso a vari livelli e il suo equilibrio rispetto ad altri RNA è fondamentale per una funzione sana. Inoltre, l'RNA può essere montato in vari modi per produrre diverse proteine, ma i problemi con lo splicing [montaggio] possono portare a malattie come l'atrofia muscolare spinale, la fibrosi cistica atipica e la demenza frontotemporale (FTD).


Quindi un farmaco che prende di mira RNA tossici, o RNA derivanti da uno splicing improprio, potrebbe avere un impatto che cambia la vita per le persone con questo tipo di malattie devastanti.


"Abbiamo iniziato il progetto dall'ipotesi che diversi sistemi CRISPR potessero essere specializzati durante una corsa agli armamenti evolutiva tra i batteri e i loro virus, dando loro potenzialmente la possibilità di individuare l'RNA virale", spiega Silvana Konermann, ricercatrice del Salk e prima autrice della ricerca.


Il team ha sviluppato un programma di calcolo per  cercare nei database di DNA batterico le firme rivelatrici dei sistemi CRISPR: modelli con ripetizioni particolari di sequenze di DNA. Nel fare ciò, hanno scoperto una famiglia di enzimi CRISPR che punta l'RNA e lo ha chiamato Cas13d.


Il team si è reso conto che, proprio come la famiglia Cas9, gli enzimi Cas13d originati da diverse specie batteriche variavano nella loro attività, quindi hanno eseguito una selezione per identificare la versione migliore da usare nelle cellule umane. Quella versione è risultata dal batterio dell'intestino Ruminococcus flavefaciens XPD3002, che li ha portati a chiamare il loro strumento CasRx.


"Una volta che abbiamo progettato il CasRx per funzionare bene nelle cellule umane, volevamo davvero metterlo alla prova", dice Konermann. Ciò ha significato progettare il CasRx per affrontare una condizione correlata alla malattia: in questo caso, il disturbo neurodegenerativo demenza frontotemporale (FTD). In questa demenza, nei neuroni c'è uno sbilancio nel rapporto tra due versioni della proteina tau (implicata anche nell'Alzheimer).


Il team ha progettato geneticamente il CasRx per individuare sequenze di RNA per la versione della proteina tau che è sovrabbondante. Lo hanno fatto inglobando il CasRx in un virus e portandolo su neuroni cresciuti da cellule staminali di un paziente con FTD. Il CasRx era efficace all'80% nel riequilibrare i livelli di proteina tau a livelli sani.


Rispetto alle altre tecnologie che puntano l'RNA, il CasRx è unico per le sue dimensioni ridotte (che facilitano il confezionamento di vettori virali rilevanti dal punto di vista terapeutico), il suo alto grado di efficacia e il fatto che non ha creato effetti fuori bersaglio visibili rispetto all'interferenza dell'RNA.


Il team del Salk è entusiasta delle possibilità aperte dal suo strumento per esplorare nuove domande biologiche sull'RNA e sulle funzioni delle proteine, nonché sulle terapie per contrastare l'RNA e le malattie basate su proteine. "La natura è piena di tanti segreti", aggiunge Hsu. "È davvero una risorsa ricca e inutilizzata per inventare nuove tecnologie".

 

 

 

 


Fonte: Salk Institute (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Silvana Konermann, Peter Lotfy, Nicholas J. Brideau, Jennifer Oki, Maxim N. Shokhirev, Patrick D. Hsu. Transcriptome Engineering with RNA-Targeting Type VI-D CRISPR Effectors. Cell, 2018 DOI: 10.1016/j.cell.2018.02.033

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)