Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gli elementi chiave nel passaggio a una struttura dell'anziano con demenza

Per gli anziani con condizioni croniche multiple e requisiti complessi di cura, è comune la transizione tra vari livelli e tra vari ambienti di assistenza. È risaputo che un'assistenza transitoria di alta qualità è importante sia per il benessere degli anziani che per i familiari che si prendono cura di loro.


Mentre si è prestata molta attenzione ai modelli di transizione assistenziale centrati sulla persona per gli anziani cognitivamente intatti dall'ospedale al domicilio, si sa poco degli elementi chiave delle transizioni efficaci nell'assistenza specifica per le persone con demenza.


Per fornire raccomandazioni pratiche che possono migliorare la transizione nell'assistenza alle persone anziane che soffrono di demenza, due ricercatrici dell'Università della Pennsylvania hanno completato una revisione della letteratura che ha rivelato l'esistenza di solo 7 interventi basati sull'evidenza che affrontano le transizioni nell'assistenza per questa popolazione di anziani che vivono con demenza.


Lo studio è stato pubblicato su The Gerontologist all'inizio di quest'anno. I risultati di questa revisione fanno parte delle ultime raccomandazioni sulla pratica della demenza diramate dall'Alzheimer's Association.


"La maggior parte delle ricerche sulle transizioni nella cura non si è concentrata sugli anziani che vivono con demenza o ha escluso questa popolazione. Di conseguenza, i medici non sono addestrati nelle migliori pratiche per l'assistenza transitoria di questa popolazione, le organizzazioni non hanno processi disponibili basati sull'evidenza, per facilitare le transizioni regolari di cura, e le persone che vivono con demenza e i loro caregiver non sono consapevoli che sono normali le transizioni nell'assistenza", afferma la prima autrice Karen B. Hirschman PhD/MSW, cattedra di ricerca in ricerca sulle transizioni e professore associato di ricerca.


La revisione della letteratura ha rivelato 5 temi essenziali per transizioni di assistenza coerenti e supportate, per le persone con demenza e i loro caregiver, che sono stati usati per sviluppare le seguenti raccomandazioni pratiche:

  1. Preparare e informare le persone che vivono con demenza e i loro familiari in merito alle transizioni comuni dell'assistenza.
  2. Garantire la comunicazione completa e tempestiva delle informazioni tra, attraverso e all'interno dei vari ambienti.
  3. Valutare le preferenze e gli obiettivi della persona che vive con demenza lungo il continuum delle transizioni nell'assistenza.
  4. Creare ambienti di squadra collaborativi inter-professionali per assistere le persone che vivono con demenza e i loro caregiver mentre fanno le transizioni.
  5. Avviare / usare modelli basati su prove per evitare, ritardare o pianificare le transizioni nell'assistenza.


"La nostra revisione suggerisce che i migliori risultati per le persone ad alto rischio di transizioni assistenziali, come le persone che convivono con una demenza, sono associati all'assistenza che è centrata sulla persona, in quanto è coordinata, reattiva e adattata ai bisogni e alle preferenze della persona e della famiglia", afferma la co-autrice Nancy A. Hodgson PhD/RN/FAAN, preside di Gerontologia e Professore associato di Infermieristica. "Pertanto, le raccomandazioni sulle migliori pratiche implicano il collegamento efficace tra professionisti dell'assistenza medica, sociale e professionisti sanitari che sostengono, durante il corso della demenza, al fine di ottenere risultati incentrati sulla persona nelle transizioni tra le strutture di cura".


Mettere in pratica queste cinque raccomandazioni richiede un cambiamento nelle attuali politiche e pratiche di assistenza sanitaria, affermano le ricercatrici. Il crescente bisogno di servizi che riducano le transizioni non necessarie o che supportano quelle necessarie può fungere da motore per l'innovazione dei programmi.

 

 

 


Fonte: University of Pennsylvania (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Karen B Hirschman, Nancy A Hodgson. Evidence-Based Interventions for Transitions in Care for Individuals Living With Dementia. The Gerontologist, Volume 58, Issue suppl_1, 18 January 2018, Pages S129–S140, DOI: 10.1093/geront/gnx152

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)