Dei ricercatori con base in Irlanda hanno sviluppato un rivoluzionario esame del sangue in grado di diagnosticare il morbo di Alzheimer (MA) nelle fasi iniziali e di prevedere in che modo interesserà il cervello di una persona.
Dietro la scoperta c'è un piccolo team squadra di scienziati del Royal College of Surgeons in Irlanda (RCSI). Secondo i ricercatori, i cambiamenti di una piccola molecola nel sangue possono diagnosticare la malattia in uno stadio in cui altri sintomi sono lievi.
Quando si parla di Alzheimer, la diagnosi precoce è cruciale per il trattamento della malattia e per la qualità della vita dei pazienti.
Negli ultimi venti anni, nessuna nuova terapia per il trattamento della malattia nelle fasi avanzate ha superato gli studi clinici. Affinché le terapie abbiano successo, si deve puntare alle prime fasi che precedono l'esordio del MA completo, ecco perché questo progresso irlandese è una delle migliori notizie a livello globale.
Il fisiologo ricercatore capo Tobias Engel (foto sopra) ha dichiarato:
"Le persone vivono più a lungo oggi e per questo non farà che aumentare l'incidenza delle malattie cerebrali legate all'età come il MA. La ricerca sul MA è in gran parte focalizzata sullo sviluppo di nuove terapie.
"Le nuove terapie necessitano di metodi diagnostici che siano accessibili e poco invasivi e che possono essere usati per analizzare vaste popolazioni".
"La nostra ricerca condotta negli ultimi quattro anni ha identificato i cambiamenti nei livelli ematici di una piccola molecola chiamata microRNA che è in grado di diagnosticare il MA in una fase molto precoce ed è in grado di distinguere il MA da malattie cerebrali con sintomi simili".
Il dott. Engel ha anche sottolineato che l'importanza del test RCSI è nel
"consentire di prevedere chi svilupperà il MA e di identificare quelli che potrebbero sviluppare condizioni correlate, in particolare la demenza vascolare".
Fonte: Freya Drohan in Irish Central (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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