Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo tipo di scansione mappa i cambiamenti del MA nell'intero cervello di topi

Un nuovo sistema di scansione potrebbe contribuire a accelerare lo sviluppo di nuovi farmaci per il Morbo di Alzheimer (MA), offrendo un modo migliore per monitorare i cambiamenti cerebrali che indicano la malattia nei topi che la modellano.

 
I topi geneticamente modificati per esibire le caratteristiche dell'MA sono uno strumento prezioso per studiare la biologia della malattia e testare nuovi farmaci. Come le persone con la malattia, il cervello di questi topi accumulano grumi di proteine chiamati 'placche senili'.

Il team Visible Brain-wide Networks di Qingming Luo all'Università della Scienza e della Tecnologia di Huazhong in Cina, ha sviluppato un sistema chiamato 'tomografia sezionante crio-micro-ottica' (cryo-micro-optical sectioning tomography o cryo-MOST) che migliora la capacità di visualizzare queste placche senili nel cervello di topo.

 
"Studiare la distribuzione nell'intero cervello delle placche senili dei topi faciliterà la comprensione del modo in cui si deteriorano le funzioni del cervello durante la progressione dell'MA", ha dichiarato Jing Yuan, membro chiave del team di ricerca. "Speriamo che il cryo-MOST possa accelerare lo sviluppo e la valutazione dei trattamenti di MA".


Nella rivista Optics Letters i ricercatori riferiscono i dettagli del loro sistema cryo-MOST e i risultati del suo uso nel creare mappe 3D, con risoluzione a livello di micron, delle placche senili di tutto il cervello di un topo modello MA. Il nuovo sistema è semplice ed efficiente rispetto agli approcci convenzionali, non richiede coloranti esterni o marcatura, e poiché è ottico, offre informazioni più dettagliate rispetto ad altre tecniche di scansione come la risonanza magnetica (MRI) o la tomografia a emissione di positroni (PET).

 

Tessuto refrigerante per migliorare la scansione

La marcatura non è necessaria con la cryo-MOST perché sfrutta la fluorescenza naturale delle placche senili dopo l'esposizione alla luce eccitante, una proprietà nota come auto-fluorescenza. I ricercatori hanno scoperto che abbassare la temperatura del tessuto sotto i -100°C ha ravvivato l'auto-fluorescenza dalle placche senili e ha migliorato le immagini risultanti.


"I coloranti esogeni possono portare a una marcatura non specifica, falsa o non uniforme nel tessuto cerebrale, impedendo l'osservazione dei cambiamenti patologici strutturali autentici dell'MA", ha dichiarato Yuan. "Il nostro approccio senza marcatura evita questi problemi, semplificando anche la preparazione del campione, e accelerando il processo di ricerca".


Per mantenere le temperature ultra-basse necessarie per migliorare la fluorescenza, i ricercatori hanno creato un sistema che permette la scansione di un campione immerso nell'azoto liquido. Poiché la microscopia ottica tradizionale può solo rappresentare la superficie del tessuto, hanno incorporato una macchina di fresatura meccanica che rimuove uno strato del tessuto ogni volta che la superficie viene ripresa. Quando si acquisiscono le immagini di tutto il cervello del topo, il sistema alterna automaticamente fresatura e scansione intercalando una fase meccanica per spostare il campione.

 

Mappatura delle placche senili

Per dimostrare la capacità del cryo-MOST di rappresentare la distribuzione delle placche senili in tutto il cervello, i ricercatori lo hanno usato per rappresentare il cervello intero di topi di 17 mesi APP / PS1, modello di MA. "Le immagini di un topo anziano con MA rivelano che le placche senili si sono diffuse nell'intero cervello", ha detto Yuan. "Ciò indica che la malattia non solo danneggia la memoria e l'intelligenza, ma può anche causare un deterioramento generale delle altre funzioni del cervello".


Il sistema usato nella ricerca ha una risoluzione laterale di 1.072 micron e una risoluzione assiale di 17.152 micron quando rileva la fluorescenza ad una lunghezza d'onda di 536 nm. I ricercatori dicono che questi parametri potrebbero essere ulteriormente migliorati utilizzando un microscopio migliore.


Poiché la dimensione del tessuto è limitata solo dallo spostamento massimo della fase meccanica, il sistema potrebbe essere usato per studiare i tessuti umani del cervello di donatori deceduti. Potrebbe anche essere utile per visualizzare altre molecole biologiche che mostrano auto-fluorescenza in altri organi. Ad esempio, potrebbe rappresentare la distribuzione del metabolismo negli organi come il rene e il fegato.


Il team di ricerca sta attualmente lavorando per migliorare l'automazione del sistema, per accelerare l'acquisizione di immagini e sta incorporando miglioramenti che migliorano la qualità dell'immagine. Questi aggiornamenti consentiranno di usare il loro approccio per più applicazioni. Stanno inoltre continuando ad usare il cryo-MOST per studiare la distribuzione delle placche senili e i cambiamenti della morfologia che derivano dalla progressione dell'MA.


"Oltre alla valutazione dell'efficacia dei farmaci per le malattie neurodegenerative, riteniamo che il nostro metodo aiuterà i neuroscienziati a capire il rapporto tra la distribuzione delle placche senili e altri fattori chiave del'MA", ha dichiarato Yuan. "Questo migliorerà la comprensione globale dei meccanismi e del trattamento delle malattie".

 

 

 


Fonte: The Optical Society (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Yilin Luo, Anle Wang, Mengmeng Liu, Tian Lei, Xiaochuan Zhang, Zhaobing Gao, Hualiang Jiang, Hui Gong, Jing Yuan. Label-free brainwide visualization of senile plaque using cryo-micro-optical sectioning tomography. Optics Letters, 2017; 42 (21): 4247 DOI: 10.1364/OL.42.004247

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)