Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Emozioni positive e buona salute sono legate, ma la cultura ha un'influenza

Le emozioni positive sono spesso considerate aspetti cruciali della vita sana, ma una nuova ricerca suggerisce che il legame tra emozioni e esiti di salute può variare in base al contesto culturale.


I risultati, pubblicati in Psychological Science, dimostrano che sperimentare emozioni positive è legato a una migliore salute cardiovascolare negli Stati Uniti, ma non in Giappone.


Lo scienziato psicologico Jiah Yoo dell'Università del Wisconsin di Madison, dice:

"La nostra scoperta cruciale è che le emozioni positive prevedono diversi profili lipidici tra le culture. Gli adulti americani che sperimentano livelli elevati di emozioni positive, come la sensazione di 'buon umore' e di 'estrema felicità', hanno maggiori probabilità di avere profili lipidici sani, anche dopo aver considerato altri fattori quali l'età, il sesso, lo stato socioeconomico e le condizioni croniche. Tuttavia, questo non vale per gli adulti giapponesi.

"I nostri risultati sottolineano l'importanza del contesto culturale per la comprensione dei legami tra emozione e salute, una cosa in gran parte ignorata nella letteratura. Anche se alcuni studi hanno esaminato le differenze culturali nel collegamento tra emozioni positive e funzionamento sano, questo lavoro è innovativo in quanto include misure biologiche della salute e grandi campioni rappresentativi di entrambi i paesi".


Il fatto che le emozioni positive siano concepite e valutate in modo diverso tra le culture ha portato Yoo e colleghi a chiedersi se i benefici per la salute osservati in tandem con le emozioni positive sono specifiche delle popolazioni occidentali.


"Nelle culture americane, sperimentare emozioni positive è visto come desiderabile e viene incoraggiato anche attraverso la socializzazione. Ma nelle culture asiatiche, di solito le persone vedono le emozioni positive legate a lati oscuri: sono fugaci, potrebbero attirare un'attenzione inutile da parte di altri e possono distrarre dal concentrarsi su compiti importanti", dice Yoo.


I ricercatori hanno progettato un confronto interculturale, esaminando i dati di due grandi studi rappresentativi degli adulti: Midlife in the United States e Midlife in Japan, entrambi finanziati dall'Istituto Nazionale Invecchiamento. I dati includevano i punteggi dei partecipanti sulla frequenza di 10 emozioni positive provate nei 30 giorni precedenti e i valori dei lipidi nel sangue, che hanno fornito dati oggettivi sulla salute del cuore dei partecipanti.


"A causa della prevalenza globale della malattia coronarica, i lipidi nel sangue sono considerati indici importanti della salute biologica in molti paesi occidentali e orientali", spiega Yoo.


Come previsto, i dati hanno indicato che la presenza di emozioni positive frequenti è associata a profili lipidi sani per i partecipanti americani. Ma non c'era alcuna prova di tale collegamento per i partecipanti giapponesi.


Le differenze possono essere dovute, in parte, alle relazioni tra emozioni positive e BMI (indice di massa corporea) in ogni cultura. Le emozioni positive più elevate erano collegate a BMI più bassi e quindi a profili lipidi più sani tra i partecipanti americani, ma non tra i partecipanti giapponesi.


"Dimostrando che c'è una variabilità culturale nella connessione tra il benessere emotivo e il benessere fisico, la nostra ricerca ha una rilevanza di larga portata per coloro che cercano di promuovere il benessere nelle comunità e sul posto di lavoro, inclusi i medici, i dirigenti e i responsabili politici", conclude Yoo.


In un lavoro futuro, i ricercatori esamineranno i dati longitudinali per determinare se le prove suggeriscono un nesso causale diretto tra le emozioni e la salute. Inoltre sperano di identificare i profili emotivi che possono essere più rilevanti o importanti per gli esiti sanitari nelle culture dell'Asia orientale.

 

 

 


Fonte: Association for Psychological Science (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jiah Yoo, Yuri Miyamoto, Attilio Rigotti, Carol D. Ryff. Linking Positive Affect to Blood Lipids: A Cultural Perspective. Psychological Science, 2017; 095679761771330 DOI: 10.1177/0956797617713309

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali colelgamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.