Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Nuovo composto per eliminare i residui proteici dalle cellule di Alzheimer

Se non è possibile impedire alle placche di proteina beta-amiloide di formarsi nel cervello dei pazienti con Alzheimer, allora forse si può aiutare il corpo a liberarsene.

Almeno questo è il principio che guidava gli scienziati di New York quando hanno trovato un farmaco candidato a eseguire proprio un tale compito.

Il loro lavoro compare on-line in un rapporto di ricerca in The FASEB Journal, e dimostra che un nuovo composto, denominato "SMER28", stimola l'autofagia nelle cellule di topi. L'autofagia è un processo che le cellule usano per "ripulire" i detriti dal loro interno, compresi i materiali indesiderati, come gli aggregati di proteine che sono caratteristici dell'Alzheimer. Nelle cellule dei topi, lo SMER28 ha effettivamente rallentato l'accumulo di beta-amiloide.

paul"Il nostro lavoro dimostra che, attivando una funzione cellulare chiamata autofagia, possono essere sviluppate piccole molecole come terapia per prevenire l'Alzheimer", ha detto Paul Greengard, Ph.D., premio Nobel e direttore del Laboratorio di Neuroscienza Molecolare e Cellulare alla Rockefeller University di New York (foto a destra). "Migliorando la nostra comprensione dell'autofagia, potrebbe essere possibile stimolarla farmacologicamente o naturalmente per migliorare la qualità di vita delle persone anziane".

Utilizzando cellule di topo, gli scienziati hanno verificato in vari composti la capacità di ridurre l'accumulo di beta-amiloide esponendo le cellule in colture di composti noti per attivare l'autofagia. Gli effetti di questi composti sono stati poi confrontati con la rimozione dei fattori di crescita da terreno di coltura. I ricercatori si sono poi focalizzati sul composto più efficace, lo SMER28, per caratterizzare le componenti cellulari coinvolte in questo fenomeno. Per tale scopo, l'effetto dello SMER28 sulla formazione di beta-amiloide è stato confrontato con cellule normali e altre a cui è stata ridotta o abolita l'espressione di geni noti per essere coinvolti nell'autofagia. I risultati hanno dimostrato il coinvolgimento di tre agenti autofagici importanti, e uno era essenziale per l'effetto dello SMER28.

Questa ricerca rappresenta un approccio radicalmente diverso al trattamento dell'Alzheimer, in quanto enfatizza un meccanismo cellulare che migliora l'eliminazione dei beta-amiloide, così come di altri aggregati di proteine, e apre una nuova strada terapeutica per il trattamento di questa e di altre malattie degenerative.

"L'autofagia è stata definita come l'equivalente per la cellula del rinnovo urbano. In questo senso, lo SMER28 funziona come una ruspa cellulare per cancellare i residui indesiderati", ha detto Gerald Weissmann, MD, redattore capo della rivista FASEB. "Il gruppo della Rockefeller dimostra che le strategie per rimuovere dalle cellule la ruggine che causa l'Alzheimer non sono solo valgono la pena di essere perseguite, ma, per quanto si è visto finora, sembrano anche essere molto promettenti."

 


Fonte: Materiale fornito da Federation of American Societies for Experimental Biology, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento:  Y. Tian, V. Bustos, M. Flajolet, P. Greengard. A small-molecule enhancer of autophagy decreases levels of A  and APP-CTF via Atg5-dependent autophagy pathway. The FASEB Journal, 2011; DOI: 10.1096/fj.10-175158.

Pubblicato su Science Daily il 7 marzo 2011 Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente; in particolare si segnala la presenza frequente di una istituzione medica con base in Germania (xcell-Center) che propone la cura dell'Alzheimer con cellule staminali; la Società Tedesca di Neuroscienze ha più volte messo in guardia da questa proposta il cui effetto non è dimostrato. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.