Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Enzima umano naturale può sciogliere le proteine tossiche dell'Alzheimer ... nei topi

Enzima umano naturale può sciogliere le proteine tossiche dell'Alzheimer ... nei topiLe fibrille di Tau (a sinistra) sono disaggregate dopo 3 ore di incubazione con CyP40 (a destra) nell'ingrandimento 60.000x, barra di scala 200nm del microscopio elettronico. (Fonte: Jeremy D. Baker)

Un enzima umano, chiamato ciclofilina 40 o CyP40, può sciogliere gli aggregati di proteine ​​che contribuiscono sia all'Alzheimer che al Parkinson, secondo uno studio guidato da ricercatori della University of South Florida di Tampa e appena pubblicato sulla rivista PLOS Biology. La scoperta potrebbe indicare una nuova strategia terapeutica per queste malattie.


Questa è la prima volta che il CyP40 ha dimostrato di disaggregare o sciogliere una forma tossica e solubile di amiloide responsabile di una malattia neurodegenerativa, secondo Laura Blair PhD, assistente professore del Dipartimento di Medicina Molecolare all'USF Health Byrd Alzheimer’s Institute. La Blair e i suoi colleghi dell'USF hanno lavorato con ricercatori di diverse istituzioni in Germania.


Lo studio ha scoperto che il CyP40 potrebbe ridurre la quantità di tau aggregata, convertendola in una forma più solubile e meno tossica. In topi modello di una malattia simile all'Alzheimer, l'espressione sperimentale di CyP40 ha preservato i neuroni del cervello e invertito il deficit cognitivo. Lo stesso enzima disaggrega anche l'alfa-sinucleina, un aggregato associato al Parkinson.


Nella maggior parte delle malattie neurodegenerative, le proteine ​​misfolded [mal ripiegate] si accumulano anormalmente per formare un grumo insolubile chiamato amiloide. Molte proteine ​​che formano l'amiloide, compresa la tau nell'Alzheimer e l'α-sinucleina nel Parkinson, contengono l'aminoacido prolina, che con la sua struttura univoca induce una curva nella catena di aminoacidi. Quelle curve contribuiscono a far accatastare regioni adiacenti alla proteina, promuovendo la formazione di grumi. Il CyP40 può sciogliere questi blocchi insolubili interagendo con le proline all'interno della struttura amiloide.


L'esatto meccanismo con cui il CyP40 riduce l'aggregazione non è ancora chiaro, e gli autori forniscono due possibilità. L'enzima può legarsi alla proteina aggregata e, invertendo la curva della prolina, aiuta a staccare e separare la catena degli aminoacidi. Il supporto a questo modello deriva dall'osservazione che l'enzima era meno efficace nel ridurre gli aggregati quando la sua azione veniva inibita. In alternativa, l'enzima può legarsi alla proteina prima che formi gli aggregati, la segrega e quindi previene la formazione potenzialmente dannosa di grumi.


Comprendere più in dettaglio come funziona l'enzima può aiutare a puntare verso una strategia terapeutica incentrata sul ruolo della prolina nella formazione dell'amiloide.


"La scoperta che il Cyp40 riesce a sciogliere i grumi di tau e di alfa-sinucleina suggerisce che esso, o una delle altre più di 40 proteine ​​umane con attività simile, può avere un ruolo nel trattamento delle malattie neurodegenerative", ha dichiarato la Blair.


Lo studio è stato finanziato dai National Institutes of Health, dall'Alzheimer's Association e dalla Veterans Health Administration.

 

 

 


Fonte: University of South Florida in Tampa (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jeremy D. Baker, Lindsey B. Shelton, Dali Zheng, Filippo Favretto, Bryce A. Nordhues, April Darling, Leia E. Sullivan, Zheying Sun, Parth K. Solanki, Mackenzie D. Martin, Amirthaa Suntharalingam, Jonathan J. Sabbagh, Stefan Becker, Eckhard Mandelkow, Vladimir N. Uversky, Markus Zweckstetter, Chad A. Dickey, John Koren, Laura J. Blair. Human cyclophilin 40 unravels neurotoxic amyloids. PLOS Biology, 2017; 15 (6): e2001336 DOI: 10.1371/journal.pbio.2001336

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)