Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Misurata la diffusione della proteina tau nel cervello con Alzheimer

Misurata la diffusione della proteina tau nel cervello con AlzheimerDepositi di Tau nel cervello di un paziente con Alzheimer in fase iniziale. I colori caldi indicano aree di deposizione pesante. A sinistra la diffusione alla prima scansione, a destra la seconda dopo 17 mesi.

Con un nuovo studio, ricercatori del Karolinska Institutet hanno misurato come si diffondono nel cervello i depositi della proteina patologica 'tau' nel corso dell'Alzheimer. I loro risultati mostrano che la dimensione dei depositi e la velocità della diffusione differiscono da un individuo all'altro, e che grandi quantità di tau nel cervello possono essere collegate alla compromissione della memoria episodica.


Già in una fase molto precoce dell'Alzheimer c'è un accumulo di tau nelle cellule del cervello, dove danneggia le funzioni cellulari causando una disfunzione della memoria. È quindi un bersaglio interessante per i ricercatori di farmaci.


Per questo studio, la prof.ssa Agneta Nordberg del Dipartimento di Neurobiologia del Karolinska Institutet, il suo dottorando Konstantinos Chiotis, e il resto del team, hanno usato scansioni cerebrali PET per misurare la diffusione dei depositi tau e della placca amiloide associata all'Alzheimer e hanno registrato il metabolismo energetico delle cellule cerebrali. Hanno poi esaminato come cambiano questi tre parametri nel corso della malattia.


"C'è una gara internazionale per misurare la diffusione della tau, e probabilmente siamo arrivati ​​prima", dice la prof.ssa Nordberg. "Non ci sono precedenti rapporti sul modo in cui si diffondono i depositi di tau a distanza di 17 mesi nella malattia. I nostri risultati possono migliorare la comprensione dell'accumulo di tau nell'Alzheimer, aiutare la ricerca in corso per quantificare l'effetto dei vaccini tau e consentire la diagnosi precoce".


Lo studio comprendeva 16 pazienti in diverse fasi della malattia, provenienti dall'unità di memoria dell'ospedale Karolinska di Huddinge. I pazienti sono stati sottoposti a una serie di test neurologici della memoria e sono stati sottoposti a scansioni PET a intervalli di 17 mesi.


Mentre tutti e 16 i partecipanti avevano deposizioni abbondanti di placca amiloide nel cervello, le dimensioni e la velocità di diffusione dei loro depositi tau differivano significativamente tra di loro.


"Abbiamo visto anche una forte correlazione diretta tra la dimensione del deposito e la disfunzione della memoria episodica", continua la prof.ssa Nordberg. "Questo potrebbe spiegare perché la malattia progredisce a un tasso diverso da un paziente all'altro. Ciò detto, la tau non sembra avere un grande effetto sulla memoria globale generale, che ragionevolmente è più correlata al metabolismo del cervello".


Lo studio, pubblicato su Molecular Psychiatry, è stato condotto in collaborazione con la Uppsala University, dove sono state eseguite le scansioni PET.

 

 

 


Fonte: Karolinska Institutet (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: K Chiotis, L Saint-Aubert, E Rodriguez-Vieitez, A Leuzy, O Almkvist, I Savitcheva, M Jonasson, M Lubberink, A Wall, G Antoni, A Nordberg. Longitudinal changes of tau PET imaging in relation to hypometabolism in prodromal and Alzheimer’s disease dementia. Molecular Psychiatry, 2017; DOI: 10.1038/MP.2017.108

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.