Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperta sul sistema di pulitura del cervello potrebbe essere cruciale per l'AD

Gli scienziati hanno scoperto che, quando muoiono i neuroni (le cellule specializzate che trasmettono gli impulsi nervosi), i detriti devono essere rimossi perché il tessuto cerebrale possa continuare a funzionare correttamente.


Il processo di pulizia del cervello - che si sbarazza del materiale morto - è chiamato fagocitosi, ed è effettuato da cellule altamente specializzate nel cervello chiamate microglia.


Un nuovo studio ha esaminato per la prima volta il processo di morte neuronale e fagocitosi microgliale nel cervello malato di pazienti con epilessia e nei topi. È noto che durante la crisi associate all'epilessia, i neuroni muoiono e tuttavia, contrariamente a quanto accade nel cervello sano, durante l'epilessia, le microglia sembrano essere 'cieche' e incapaci di trovare i neuroni morti e distruggerli.


Gli esperti dicono che il comportamento della microglia è 'anormale' e i neuroni morti non possono essere eliminati, con conseguente loro accumulo, diffusione del danno ai neuroni vicini e innesco di una risposta infiammatoria che peggiora il danno cerebrale.


"La fagocitosi, che è l'inghiottimento e la digestione dei detriti cellulari, è al centro della risposta rigenerativa del tessuto danneggiato, in quanto impedisce la ricaduta dei contenuti intracellulari tossici ed è attivamente anti-infiammatoria", ha detto l'autore senior Dr Amanda Sierra, direttrice del Laboratorio di Biologia delle Cellule Gliali all'Achucarro Basque Centre for Neuroscience. "I fagociti professionali nel cervello sono le microglia, i cui processi dinamici inghiottono e degradano rapidamente le cellule in fase di apoptosi (la morte cellulare programmata) nelle condizioni fisiologiche".


Gli scienziati ritengono che i risultati potrebbero portare a nuovi trattamenti per alleviare gli effetti delle malattie del cervello, non solo per l'epilessia, ma anche per l'Alzheimer, il Parkinson e l'ictus, tutte condizioni neurdegenerative che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo.


La dott.ssa Sierra ha aggiunto:

"Perciò, le microglia sono la chiave per la rigenerazione del cervello, ma la loro efficienza come fagociti nel cervello malato è solo presunta".

"I nostri dati confermano fortemente che questa infiammazione può, almeno in parte, derivare dal deterioramento della fagocitosi microgliale, ma resta da determinare se questa disfunzione contribuisce alle crisi epilettiche.

"In sintesi, i nostri risultati dimostrano che nel cervello epilettico, le microglia semplicemente non sono 'reattive' al danno neuronale, ma hanno la loro funzione fagocitaria basale compromessa.

"Visto che la morte neuronale e l'infiammazione sono le caratteristiche di tutte le principali malattie del cervello, tipo l'ictus ischemico, l'Alzheimer, il Parkinson o la sclerosi multipla, sfruttare la fagocitosi microglia può servire a controllare i danni ai tessuti e l'infiammazione come nuova strategia per accelerare il recupero del cervello".

 

 

 


Fonte: Achucarro Basque Centre for Neuroscience via Express.co.uk (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Oihane Abiega, Sol Beccari, Irune Diaz-Aparicio, Agnes Nadjar, Sophie Layé, Quentin Leyrolle, Diego Gómez-Nicola, María Domercq, Alberto Pérez-Samartín, Víctor Sánchez-Zafra, Iñaki Paris, Jorge Valero, Julie C. Savage, Chin-Wai Hui, Marie-Ève Tremblay, Juan J. P. Deudero, Amy L. Brewster, Anne E. Anderson, Laura Zaldumbide, Lara Galbarriatu, Ainhoa Marinas, Maria dM. Vivanco, Carlos Matute, Mirjana Maletic-Savatic, Juan M. Encinas, Amanda Sierra. Neuronal Hyperactivity Disturbs ATP Microgradients, Impairs Microglial Motility, and Reduces Phagocytic Receptor Expression Triggering Apoptosis/Microglial Phagocytosis Uncoupling. PLOS Biology, 26May2016, DOI: http://dx.doi.org/10.1371/journal.pbio.1002466

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)