Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La pressione alta favorisce la demenza vascolare, 2a causa di demenza dopo l'AD

MaryHecht_VascularDementia.jpgI neurologi del St. Michael Hospital di Toronto hanno scoperto che gli artisti che soffrono di demenza vascolare possono ancora disegnare spontaneamente e dalla memoria, pur non essendo in grado di completare le semplici attività quotidiane. Questo è lo schizzo della compianta artista Mary Hecht, che soffriva di demenza vascolare (Fonte: Peakmemory.me).
La pressione alta potrebbe aumentare in modo significativo il rischio di sviluppare la seconda forma più diffusa di demenza, secondo un nuovo studio condotto al George Institute for Global Health.


I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di più di quattro milioni di persone, scoprendo che la pressione alta è associata ad un rischio più alto del 62 per cento di contrarre demenza vascolare tra i 30 e i 50 anni di età.


L'autore professor Kazem Rahimi ha dichiarato:

"I tassi di demenza vascolare sono in aumento in tutto il mondo e costituiranno un onere economico e sociale significativo sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. Quindi questi risultati sono particolarmente importanti.

"Sappiamo già che la pressione alta può aumentare il rischio di ictus e infarto. La nostra ricerca ha dimostrato che la pressione alta è associata anche ad un rischio significativamente più elevato di demenza vascolare".


I punti cruciali:

  • Il team del George Institute ha analizzato le cartelle cliniche di 4,28 milioni di persone.
  • Ha scoperto che nel corso di sette anni, 11.114 persone hanno sviluppato la demenza vascolare.
  • Lo studio ha verificato che i pazienti da 30 a 50 anni, con pressione alta, avevano un rischio del 62 per cento più alto di demenza vascolare, e più alto del 26 per cento da 51 a 70 anni.
  • Lo studio ha anche riscontrato che l'alta pressione sanguigna era ancora un fattore di rischio anche dopo l'aggiustamento per la presenza di ictus, la principale causa di demenza vascolare.


Il Professor Rahimi, vice direttore del George Institute UK, ha dichiarato: "I nostri risultati suggeriscono che la riduzione della pressione arteriosa, con l'esercizio fisico, la dieta o i farmaci antipertensivi, potrebbe ridurre il rischio di demenza vascolare".


La demenza vascolare colpisce circa 9,3 milioni di persone nel mondo ed è causata dal ridotto afflusso di sangue al cervello a causa di vasi sanguigni malati.


La pressione alta causa problemi danneggiando e restringendo i vasi sanguigni del cervello. Nel tempo, questo aumenta il rischio di un vaso sanguigno di bloccarsi o scoppiare. E' un noto fattore di rischio per ictus e malattie cardiovascolari, ma fino ad ora gli studi non concordavano sui rischi per la demenza vascolare; diversi di loro addirittura indicavano che è la pressione bassa ad essere associata ad un maggiore rischio di demenza.

 

 

 


Fonte: George Institute for Global Health via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti
: Connor A. Emdin, Peter M. Rothwell, Gholamreza Salimi-Khorshidi, Amit Kiran, Nathalie Conrad, Thomas Callender, Ziyah Mehta, Sarah T. Pendlebury, Simon G. Anderson, Hamid Mohseni, Mark Woodward, Kazem Rahimi. Blood Pressure and Risk of Vascular Dementia. Stroke, 2016; STROKEAHA.116.012658 DOI: 10.1161/STROKEAHA.116.012658

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Un singolo trattamento genera nuovi neuroni, elimina neurodegenerazione nei to…

1.07.2020 | Ricerche

Xiang-Dong Fu PhD, non è mai stato così entusiasta di qualcosa in tutta la sua carriera...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.