Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Una proteina dell'Alzheimer mette alla prova il cervello superiore

La malattia di Alzheimer è una delle malattie a più rapida crescita in Australia e la più comune forma di demenza. Il numero di persone affette da demenza è destinato ad aumentare da 300.000 a 1,13 milioni nel 2050 [in Australia].

La malattia di Alzheimer è associata con lo sviluppo di una proteina tossica nel cervello nota come beta amiloide. La proteina beta amiloide si auto-assembla rapidamente nel cervello e si accumula fino a formare placche che sono un segno distintivo della malattia.

Si pensa che l'accumulo di piccoli agglomerati di beta amiloide e placche nel cervello interrompano i collegamenti all'interno dell'ippocampo (l'area del cervello coinvolta nella memoria), causando la perdita di funzionalità dei neuroni e i sintomi associati alla malattia di Alzheimer come la perdita di memoria.

Non c'è cura per l'Alzheimer, ma determinare la struttura della proteina beta amiloide è un passo fondamentale verso la comprensione del motivo per cui si aggrega e forma placche - una consapevolezza che potrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti.

"Prima di poter capire i processi coinvolti nel deterioramento del cervello, dobbiamo determinare la forma molecolare della proteina dannosa," ha detto il professor Richard Head, Direttore del Preventative Health Flagship del CSIRO. "Fino ad ora si è rivelato incredibilmente difficile a causa della propensione della proteina ad auto-assemblarsi e raggrupparsi".

Utilizzando un approccio estremamente fantasioso, il dottor Jose Varghese e il suo team del CSIRO, hanno escogitato un modo di catturare la proteina in un cristallo, abbastanza a lungo da consentire la sua analisi al Sincrotrone Australiano mediante cristallografia a raggi X, risolvendo uno tra i molti potenziali tipi di piccoli aggregati di beta amiloide che possono svolgere un ruolo nello sviluppo dell'Alzheimer.

Il Dr Varghese - importante partecipante allo sviluppo dei farmaci anti-influenzali attuali - ha detto che il team CSIRO è stato il primo a cristallizzare con successo la parte del beta amiloide che forma la placca mediante la fusione a un anticorpo finto per evitare grumi. "Ciò ha permesso di risolvere una struttura alla risoluzione atomica offrendo così una panoramica dei processi molecolari iniziali che avvengono nell'Alzheimer", ha detto il dottor Varghese. "La scoperta della struttura della beta amiloide, offre un bersaglio molecolare per la diagnosi precoce dell'Alzheimer e può essere un passo fondamentale verso lo sviluppo di un farmaco per curare la malattia."

Un co-autore del documento, il professor Colin Masters dalla Mental Health Research Institute presso l'Università di Melbourne, ha detto che la struttura della beta amiloide è stata ricercata negli ultimi 25 anni. "Questa scoperta fornisce una delle tante strutture possibili, ma è un punto di partenza per la scoperta di farmaci che potrebbero essere utilizzati per interferire con l'accumulo di beta amiloide nell'Alzheimer", ha detto il professor Masters.

Una descrizione della struttura della proteina, e dell'innovativo approccio usato dagli scienziati del CSIRO, dottor Victor Streltsov e dottor Stewart Nuttall, per rivelarla, sono stati pubblicati nell'ultimo numero del Journal of Neurosciences.

 


Pubblicato su Environmental Expert.com il 31 gennaio 2011

Traduzione di Franco Pellizzari.

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)