Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Molecole coinvolte nell'Alzheimer provocano un indebolimento delle connessioni tra neuroni

Molecole coinvolte nell'Alzheimer provocano un indebolimento delle connessioni tra neuroniL'Alzheimer è la forma più comune di demenza, che colpisce oltre 44 milioni di persone in tutto il mondo. All'interno del cervello, il morbo è caratterizzato dalla perdita di neuroni, e dalla presenza di grovigli anormali e placche.


Il Dr. Graham Collingridge, dell'Università di Toronto, ha scoperto che le molecole che sono fortemente associate all'Alzheimer hanno un ruolo importante nel processo chiamato «depressione a lungo termine» (LTD).

 

Nella LTD risulta selettivamente ridotta la forza delle sinapsi, i punti di collegamento tra i neuroni.


Una ricerca recente del Dott Collingridge suggerisce che una LTD regolata impropriamente potrebbe causare la degenerazione delle connessioni tra i neuroni, che è una caratteristica fondamentale dell'Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative.


"Abbiamo scoperto di recente che la proteina tau ha un ruolo fisiologico chiave nel processo di LTD", spiega il Dr Collingdridge. "La tau si aggrega formando i grovigli caratteristici dell'Alzheimer e costituisce il miglior marcatore di progressione della malattia. La nostra scoperta che la tau ha una funzione normale a livello delle sinapsi rafforza considerevolmente la tesi secondo cui l'Alzheimer è innescato da un errata regolazione del normale meccanismo sinaptico. Abbiamo anche identificato da poco una azione sinaptica nuova e molto rapida dell'Abeta, un frammento di proteina che forma le placche senili e che è fortemente implicato nell'eziologia dell'Alzheimer".


Apprendere e memorizzare comportano cambiamenti nella distribuzione e nella forza delle sinapsi, che sono i punti di connessione tra i neuroni. Le due forme più studiate di tali modifiche sono il potenziamento a lungo termine (che è il rafforzamento di una sinapsi determinato dall'aumento della trasmissione di segnali attraverso di essa), e la depressione a lungo termine (che è un indebolimento della sinapsi).


Queste modifiche, chiamate anche plasticità sinaptica, sono uno dei processi principali usati per memorizzare le informazioni nel cervello e nel midollo spinale.


Negli ultimi dieci anni, i ricercatori hanno capito che una plasticità sinaptica aberrante può essere al centro di molti disturbi cerebrali. La ricerca del Dott Collingridge, che si concentra su una regione del cervello chiamata ippocampo, importante per la conservazione della memoria, aiuta a identificare i determinanti chiave nella LTD. Una volta identificati, questi potrebbero diventare potenziali bersagli terapeutici, progettando nuovi farmaci specifici per attivarli o inibirli.


"Negli ultimi anni, noi ed altri, abbiamo individuato molte delle molecole coinvolte nella LTD. Puntarli potrebbe potenzialmente costituire un nuovo approccio per il trattamento dell'Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative", spiega Collingdridge.


L'Alzheimer è una malattia incurabile e cronica, e gli attuali trattamenti portano solo a modesti miglioramenti dei sintomi, e non funzionano per tutti i pazienti. Capire meglio il processo che danneggia il cervello porterà all'identificazione di nuovi bersagli farmacologici, e potenzialmente, a terapie preventive o trattamenti che cambiano la vita.

 

 

 

 

 


Fonte: Canadian Association for Neuroscience via EurekAlert! (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.