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«All'inizio sono problemi di memoria, ma poi prevalgono gli altri deficit cognitivi»

All'inizio sono problemi di memoria, ma poi prevalgono gli altri deficit cognitivi

Le prestazioni cognitive delle persone con Alzheimer e i loro problemi comportamentali e psicologici sono legati allo svolgimento delle attività della vita quotidiana, secondo uno studio completato di recente all'Università della Finlandia Orientale.


Tuttavia, le difficoltà nelle prestazioni cognitive non sono legate a problemi comportamentali e psicologici, anche se entrambi si deteriorano col progredire della malattia.


Alcune persone possono avere problemi significativi nella memoria e in altre prestazioni cognitive, pur senza la presenza di problemi comportamentali e psicologici, mentre altri avvertono problemi comportamentali e psicologici già nella fase iniziale della malattia.


Le malattie che causano la demenza stanno diventando sempre più comuni con l'invecchiamento della popolazione e con l'aumento dell'aspettativa di vita. L'Alzheimer (AD) è la causa più comune di demenza, che porta a un progresso nei problemi di memoria e in altre prestazioni cognitive. L'AD è associata anche al deterioramento delle prestazioni nelle attività della vita quotidiana, e a una maggiore necessità di assistenza.


Inoltre, l'AD è spesso associato a problemi comportamentali e psicologici. Sono necessarie informazioni sulla progressione della malattia e sui metodi di valutazione, per pianificare il trattamento e per valutarne i risultati.


La tesi di dottorato di Ilona Hallikainen si concentra sulla progressione dei sintomi di Alzheimer dopo la diagnosi, e getta nuova luce sull'usabilità della batteria di test neuropsicologici CERAD nel monitoraggio della progressione della malattia.


Lo studio ha seguito per 3 anni 236 persone con Alzheimer e i loro caregiver in tre distretti ospedalieri finlandesi e si è svolto nell'ambito dello studio multidisciplinare ALSOVA coordinato dall'Istituto di Medicina Clinica (Neurologia) dell'Università della Finlandia orientale.


Durante il periodo di studio, sono aumentate le difficoltà in termini di prestazioni cognitive e di attività della vita quotidiana così come i problemi comportamentali e psicologici e la gravità della malattia; tuttavia circa il 50% dei partecipanti allo studio hanno avuti la diagnosi di una forma lieve di Alzheimer, dopo il periodo di studio di tre anni.


Un'osservazione interessante è che le persone che al momento dell'inizio dello studio avevano la diagnosi della forma molto lieve di Alzheimer, e il cui trattamento era iniziato in una fase precoce, hanno sperimentato un declino più lento nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e una presenza meno frequente di problemi comportamentali. Lo studio getta nuova luce sul progredire della malattia nelle persone sotto trattamento corrente.


La batteria di test neuropsicologici CERAD è ampiamente usata per la diagnosi precoce dell'Alzheimer. Lo studio ha scoperto che il punteggio totale della batteria di test è una misura che funziona bene nel seguire il decorso della malattia. Nell'uso clinico, tuttavia, la batteria di test CERAD per il controllo dei sintomi correlati all'AD può essere limitata a causa del lungo tempo che richiede per essere eseguita.


Nella batteria di test, sono risultati molto utili nell'uso di follow-up le attività di: valutazione della cognizione globale, linguaggio, percezione visiva e funzione esecutiva.


Anche se i problemi di memoria sono i primi segni della malattia, il ruolo di altri deficit cognitivi aumenta con il progredire della malattia.  I risultati aprono nuove possibilità per il monitoraggio della malattia, sia nella ricerca che nella pratica clinica.

 

 

 

 

 


Fonte: University of Eastern Finland via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

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