Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Cellule del lievito riescono ad auto-guarirsi dalla patologia presente nell'Alzheimer

Nei grumi chiamati amiloidi, le proteine prioniche sono associate a malattie come l'Alzheimer, l'Huntington e il Parkinson.

Cellule del lievito riescono ad auto-guarirsi dalla patologia presente nell'Alzheimer Quando le colonie di cellule del lievito del fornaio che contengono proteine prioniche aggregate (colonie di cellule bianche sulla sinistra) sono sollecitate da alte temperature, alcune di esse possono convertire le proteine prioniche aggregate in una forma non-aggregata della proteina (cellule rosse nelle colonie a destra). Fonte: Serio laboratory/ UA molecular and cellular biology

Le cellule del lievito a volte possono invertire l'errata piegatura [misfolding] e l'aggregazione delle proteine associate a malattie come l'Alzheimer, secondo una nuova ricerca della University of Arizona (UA). La nuova scoperta contraddice l'idea che, una volta che le proteine prioniche si sono modificate nella forma aggregante, il cambiamento è irreversibile.


"Si pensava che quando nascono questi aggregati le cellule non possono più sbarazzarsi di loro", ha detto Tricia Serio, professore della UA e capo del Dipartimento di Biologia Molecolare e Cellulare. "Abbiamo dimostrato che non è così. Le cellule possono eliminare da sè stesse questi aggregati".


I prioni sono proteine che si trasformano in una forma che induce anche i loro vicini a cambiare. In questa nuova forma, le proteine ​​si raggruppano. Gli aggregati, chiamati amiloidi, sono associati a varie malattie come l'Alzheimer, la corea di Huntington e il Parkinson. "La proteina prionica è un po' come il dottor Jekyll e Mr. Hyde", ha detto la Serio, autrice senior dello studio pubblicato il 9 dicembre sulla rivista eLife. "Quando diventa Hyde, tutta la proteina prionica prodotta in seguito è piegata in modo errato".


I ciuffi di amiloide non sono fatali per il lievito.

La Serio ed i suoi studenti hanno esposto le cellule di lievito di birra contenenti amiloide a 40°C, una temperatura che sarebbe da febbre alta in un essere umano. Se esposte a questo ambiente, le cellule attivano una risposta allo stress che fanno tornare le proteine agglomerate di nuovo alla forma non-aggregata.


La scoperta suggerisce che indurre artificialmente le risposte allo stress potrebbe aiutare un giorno a sviluppare trattamenti per le malattie associate alle proteine prioniche mal ripiegate, ha detto la Serio. "Stiamo cercando di sviluppare terapie che inducono artificialmente la risposta allo stress. Il nostro lavoro serve come prova di principio che si tratta di un percorso fruttuoso da seguire".

 

 

 

 

 


Fonte:  Mari N. Jensen in University of Arizona (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:   Courtney L Klaips, Megan L Hochstrasser, Christine R Langlois, Tricia R Serio. Spatial quality control bypasses cell-based limitations on proteostasis to promote prion curing. eLife, 2014; 3 DOI: 10.7554/eLife.04288

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.