Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


*** Siamo in settembre, uno dei 12 mesi dell'anno del tutto uguali per i malati di Alzheimer, i familiari e i caregiver.

Obiquicorpi: il bacio della morte

Come gangster che eseguono ordini precisi, le nuove molecole ingegnerizzate chiamate «ubiquicorpi» possono marcare per la distruzione delle proteine specifiche all'interno di una cellula: un bacio molecolare della morte che può spianare la strada a nuove terapie farmacologiche e potenti strumenti di ricerca.


Guidati dal professor Matthew DeLisa, gli ingegneri chimici della Cornell University hanno sviluppato un nuovo tipo di anticorpo, chiamato «ubiquicorpo», che è un frammento di anticorpo che hanno inserito nel processo naturale conosciuto come «percorso ubiquitina-proteasoma» (UPP).


Il loro lavoro sarà pubblicato il 16 marzo del Journal of Biological Chemistry ed è evidenziato in una analisi su SciBX.


L'UPP è un percorso cellulare naturale, o processo, attraverso il quale una cellula si libera delle proteine che non vuole più. Una proteina condannata viene etichettata con una catena di una proteina chiamata ubiquitina, che è un segnale molecolare che dice "distruggimi". La proteina marcata con ubiquitina viene inviata al proteasoma della cellula - il suo tritarifiuti - che decompone la proteina negli aminoacidi che la formano.


DeLisa e colleghi hanno ipotizzato che questo processo normale potrebbe essere sfruttato come un modo semplice e regolabile per eliminare alcune proteine bersaglio in una cellula senza dover pasticciare con il genoma, per eliminare la proteina, usando gli strumenti di ingegneria genetica standard. Lo hanno fatto sfruttando la natura modulare dell'UPP, che coinvolge tre enzimi chiamati E1, E2 ed E3. Hanno modificato un particolare enzima E3 chiamato CHIP, assegnando il cambiamento solo a quella parte del percorso.


Hanno rimosso il dominio naturale di legame del CHIP, sostituendolo con una proteina di legame progettata - in questo caso un frammento di anticorpo - che è stata creata in laboratorio. L'idea era di autorizzare il CHIP a mettere le catene dell'ubiquitina su qualsiasi obiettivo, guidati dalle capacità di auto-guida del frammento dell'anticorpo per cercare e legarsi al suo obiettivo specifico. Hanno chiamato l'intera molecola re-ingegnerizzata con l'enzima CHIP modificato «ubiquicorpo» [ubiquibody].


[...] La tecnologia potrebbe rivelarsi utile anche per le future terapie farmacologiche. Per esempio, in una cellula tumorale, in cui una certa proteina contribuisce alla malattia, l'ubiquicorpo potrebbe ridurre o eliminare la proteina dall'interno mirando solo quella specifica proteina, ha detto DeLisa. Il potenziale terapeutico degli ubiquicorpi viene esplorato ulteriormente nel laboratorio di DeLisa, con esperimenti su proteine ​​bersaglio note per essere presenti in varie malattie come l'Alzheimer, il cancro e il Parkinson.


Oltre al primo autore Alyse Portnoff, ex studente laureato in ingegneria biomedica alla Cornell, hanno collaborato allo studio Erin Stephens, studente laureato in biochimica, biologia molecolare e cellulare, e Jeffrey Varner, professore di ingegneria chimica e biomolecolare. Il lavoro è stato sostenuto dal National Institutes of Health.

 

 

 

 

 


FonteCornell University  (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti:  A. D. Portnoff, E. A. Stephens, J. D. Varner, M. P. DeLisa. Ubiquibodies: Synthetic E3 Ubiquitin Ligases Endowed with Unnatural Substrate Specificity for Targeted Protein Silencing. Journal of Biological Chemistry, 2014; DOI: 10.1074/jbc.M113.544825

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

 


 

 

Notizie da non perdere

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.