I ricercatori al Jewish General Hospital hanno scoperto una delle cause principali della malattia di Alzheimer, alimentando le speranze di un eventuale farmaco per curare o almeno rallentare l'insorgenza della malattia neurodegenerativa devastante.
La neuroscienziata Andrea LeBlanc e suoi colleghi hanno trovato che un enzima nel cervello che normalmente gioca un ruolo nell'infiammazione, "provocherà" in taluni individui il morbo di Alzheimer. L'enzima, chiamato Caspase-6, causa un eccesso di produzione di beta-amiloide, le cosiddette placche senili che intasano il cervello dei malati di Alzheimer, deteriorando le loro memorie e le abilità cognitive.
LeBlanc ha suggerito che farmaci "di tipo estrogeno" potrebbero essere in grado di "inibire" l'enzima colpevole, e quindi trattare efficacemente il morbo di Alzheimer. Allo stato attuale, la ricerca è in fase dipartenza, e ci vorrà almeno un altro decennio per sviluppare un farmaco potenziale.
"Se riuscissimo a rallentare la progressione della malattia per alcuni anni, avremmo vinto una grande parte della battaglia", ha detto ieri Leblanc. "Vogliamo tenere le persone cognitivamente intatte il più a lungo possibile".
Fino ad ora, i neuroscienziati si sono concentrati sulla "teoria amiloide", come la causa fondamentale della malattia di Alzheimer. Ma Leblanc sta seguendo un'altra teoria: che le placche senili non siano la causa della malattia, ma un sintomo di un'altra causa di fondo.
Per testare la sua teoria, i ricercatori hanno coltivato neuroni in laboratorio e poi li hanno privati dei fattori di crescita e di altri ingredienti importanti. Presto si sono accorsi che i neuroni alterati hanno attivato il Caspase-6, che a sua volta ha portato a una sovrapproduzione delle placche.
Leblanc ha suggerito che il processo di invecchiamento probabilmente mette sotto pressione il cervello di alcuni individui. I ricercatori hanno confermato che il cervello delle persone morte con Alzheimer avevano tutti livelli molto elevati di Caspase-6. Di più, Leblanc ha trovato elevati livelli dell'enzima nel cervello di alcune persone anziane che non hanno avuto la diagnosi di Alzheimer, ma che mostravano lievi segni di scarsa memoria.
Oltre alla scoperta dell'enzima, il Jewish General è l'unico ospedale in Canada che ricerca l'amiloide nel cervello con la tomografia a emissione di positroni (PET). Attualmente l'ospedale sta utilizzando questa tecnologia per scopi di ricerca. Tali scansioni sono considerate molto più accurate dell'attuale serie di test di memoria. Le scansioni in ultima analisi, saranno utilizzate per individuare l'insorgenza precoce della malattia di Alzheimer, ha detto Howard Chertkow neurologo, del Lady Davis Institute for Medical Research al Jewish General. "In questo momento, abbiamo una terapia sintomatica per l'Alzheimer, ma non abbiamo terapie per prevenire la malattia", ha detto Chertkow. "Stiamo acquisendo questi marcatori (le scansioni cerebrali di amiloide) in modo che siano disponibili quando saranno disponibili terapie efficaci."
Chiara Hallward, il cui marito John di 81 anni soffre di Alzheimer, era disponibile ieri per l'annuncio di ricerca presso il Jewish General. "Qualsiasi ricerca che punta verso le cause del morbo di Alzheimer dà una grandissima speranza, ed è per questo io sostenengo (finanziariamente) la ricerca e continuerò a sostenerla", ha detto. "Per molto tempo, l'Alzheimer è stato un mistero."