Ricercatori della Lund University in Svezia hanno identificato il meccanismo molecolare dietro la trasformazione di uno dei componenti dell'Alzheimer.
Hanno identificato il passo cruciale che porta ai grumi che uccidono le cellule cerebrali.
L'Alzheimer è associato a una perdita di memoria e a cambiamenti di personalità. Non è ancora chiaro cosa provoca l'insorgenza della malattia, ma una volta avviato non può essere fermata. L'accumulo di placche nel cervello è considerato un segno distintivo della malattia.
La scoperta chiave ha identificato la reazione chimica che induce le placche a crescere in modo esponenziale.
L'amiloide-beta, un frammento di proteina che si trova naturalmente nel fluido intorno al cervello, è uno degli elementi costitutivi delle placche. Tuttavia, i processi che portano dalla beta amiloide solubile alla forma presente nelle placche, note come fibrille amiloidi, non sono stati chiariti finora. Nella parte molto precoce del processo, due frammenti proteici possono creare un nucleo che poi si sviluppa in una fibrilla.
In soluzione questo è un processo lento, ma il ritmo può essere migliorato sulle superfici. L'attuale studio dimostra che le fibrille hanno una superficie catalitica dove si formano nuovi nuclei e questa reazione aumenta la velocità del processo. Non appena si formano le prime fibrille, i frammenti di amiloide-beta si attaccano alla superficie e formano nuove fibrille
che successivamente si staccano.
"Questo processo è quindi auto-perpetuante, e autocatalitico, e più fibrille sono presenti, più rapidamente ne vengono create di nuove", dice Sara Snogerup Linse, Professore di Chimica all'Università di Lund e uno dei ricercatori dietro lo studio. I risultati mostrano anche che la reazione chimica sulla superficie delle fibrille crea formazioni che uccidono la cellula. Si spera che la ricerca possa portare a un nuovo tipo di farmaco di mira le fasi iniziali della malattia, in futuro.
I risultati sono il risultato di diversi anni di lavoro di laboratorio da parte della professoressa Snogerup Linse e del suo collega alla Lund, Erik Hellstrand, compreso lo sviluppo di metodi impegnativi per ottenere amiloide-beta in forma molto pura e studiare la sua trasformazione in modo del tutto riproducibile. E' stata sviluppata una metodologia addizionale, basata su isotopi marcatori e filtri centrifuga, per monitorare la catalisi superficiale e individuare l'origine delle forme che uccidono le cellule cerebrali. E' stata assolutamente fondamentale per tutti i risultati la collaborazione con il gruppo teorico e di biologi cellulari dell'Università di Cambridge.
Fonte: Lund University, via AlphaGalileo.
Riferimento: S. I. A. Cohen, S. Linse, L. M. Luheshi, E. Hellstrand, D. A. White, L. Rajah, D. E. Otzen, M. Vendruscolo, C. M. Dobson, T. P. J. Knowles. Proliferation of amyloid-42 aggregates occurs through a secondary nucleation mechanism. Proceedings of the National Academy of Sciences, 2013; DOI: 10.1073/pnas.1218402110
Pubblicato in Science Daily il 29 Maggio 2013 (> English version) - Traduzione di Franco Pellizzari.
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