Sei anziano e valuti la tua salute come passabile o scadente? Potresti avere un maggiore rischio di Alzheimer, secondo un nuovo studio a apparso in Neurology, la rivista medica dell'American Academy of Neurology.
L'auto-valutazione è stato un buon predittore di demenza, anche tra persone che non avevano problemi di memoria.
"Chiedere alle persone di valutare la propria salute può essere un semplice strumento per i medici per determinare il rischio di una persona di demenza, in particolare per le persone senza sintomi o problemi di memoria", ha detto l'autore dello studio Dr. Christophe Tzourio dell'Università di Bordeaux in Francia. Altre ricerche hanno dimostrato che i questionari di autovalutazione sulla salute sono predittori affidabili di salute. Gli studi hanno dimostrato, per esempio, che le persone che valutano la propria salute come scadente hanno più probabilità di morire di attacco cardiaco o ictus rispetto a coloro che dicono che la loro salute è buona.
Questo studio ha esaminato la valutazione della salute e il rischio di Alzheimer e altre forme di demenza tra gli anziani che vivono in tre città della Francia. All'inizio dello studio, i ricercatori hanno chiesto a 8.169 uomini e donne di valutare la propria salute, compresi eventuali problemi con il pensiero o la memoria o i sintomi di depressione. I partecipanti sono stati invitati a valutare la loro salute attuale su una scala da 1 a 5 in risposta alla domanda "Ritieni che la tua salute al momento sia pessima, scadente, passabile (media), buona o ottima?"
Sono stati poi sottoposti a check-up a intervalli di due anni nel corso dei successivi sette anni più o meno, compresi i test per cercare i segni di demenza. Durante questo periodo, 618 dei partecipanti allo studio hanno sviluppato l'Alzheimer o un'altra forma di demenza. Il rischio di demenza era del 70 per cento più alto nelle persone che hanno dato un punteggio a loro salute di pessima o scadente, e del 34 per cento più alto nelle persone che hanno dato un punteggio della loro salute come passabile, rispetto a quelli che hanno valutato la loro salute buona o eccellente.
È interessante notare che il legame alla demenza era particolarmente forte tra coloro che non avevano problemi di memoria o di pensiero all'inizio dello studio, e in quelli che non avevano malattie che ostacolano la funzione quotidiana. Una scarsa auto-valutazione è stata associata a demenza, indipendentemente dal fatto che qualcuno avesse la depressione. Due studi precedenti avevano trovato un legame tra scarsa auto-valutazione della salute e rischio di Alzheimer. Ma quegli studi non avevano considerato altre malattie, tra cui la depressione, che possono mimare i segni della demenza. Questo studio invece ha preso in considerazione tali elementi.
I medici non sono sicuri perché una bassa auto-valutazione della salute aumenti il rischio di demenza, ma gli autori hanno alcune teorie. "Sappiamo che avere una grande rete sociale e attività sociali è associato ad un rischio ridotto di demenza", ha detto il Dott. Tzourio. "Pertanto, è possibile che valutare la propria salute come scadente possa essere associato a comportamenti che limitano l'interazione sociale e, a sua volta contribuisce ad accelerare il processo di demenza". Altri studi hanno dimostrato che sentirsi più soli raddoppia il rischio di Alzheimer.
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Fonte: C. Montlahuc, A. Soumare, C. Fufouil, et al: "Self-Reated Health and Risk of Incident Dementia: A Community-Based Elderly Cohort, the 3C Study". Neurology, Vol. 77, 2011, pages 14567-1464.
Postato da William J. Netzer, Ph.D., Fisher Center for Alzheimer's Research Foundation at The Rockefeller University
Pubblicato in ALZinfo.org - Traduzione di Franco Pellizzari.
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