Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Punta alla pausa! Nuove intuizioni sull'amiloide-β offrono speranze di fermare l'Alzheimer

Kato Yagi JACS 2024L'alternanza allungamento-pausa dell'amiloide-β è stato colto combinando microscopia a forza atomica ad alta velocità e simulazioni Monte Carlo. Lo studio ha rivelato il meccanismo con cui l'anticorpo 4396C si lega selettivamente allo 'stato di pausa' nella crescita della fibrilla, inibendo efficacemente un suo ulteriore allungamento.

Un gruppo giapponese di ricerca, che include ricercatori dell'Exploratory Research Center on Life and Living Systems (ExCELLS), dell'Institute for Molecular Science of National Institutes of Natural Sciences, della Nagoya City University, dell'Università di Nagoya e dell'Università di Tsukuba, ha scoperto un meccanismo nella crescita delle fibrille amiloide-β (Aβ), strettamente associate al morbo di Alzheimer (MA).


Con la microscopia avanzata a forza atomica ad alta velocità (HS-AFM), il team è riuscito a osservare la crescita della fibrilla Aβ a livello molecolare in tempo reale. Questa svolta fa luce su come crescono queste fibrille e come potremmo realmente interrompere la loro progressione.


Il MA è un grave disturbo neurodegenerativo che porta al declino cognitivo e alla perdita di memoria. Uno dei principali contributi alla malattia è l'accumulo di proteine ​​Aβ nel cervello, che si raggruppano formando fibrille. Queste fibrille interferiscono con la funzione cerebrale e comprendere come crescono e possono essere fermate è essenziale per sviluppare nuovi trattamenti. Tuttavia, gli esatti meccanismi di crescita delle fibrille Aβ e i modi per fermarli erano poco chiari ... finora.


I ricercatori hanno scoperto che ogni fibrilla Aβ è composta da due fili sottili, chiamati protofilamenti, che crescono in uno schema alternato, dove singole molecole Aβ si aggiungono alle estremità di ciascun filo, una alla volta. Una scoperta cruciale dello studio è stata che quando le estremità di questi due protofilamenti si allineano, la fibrilla entra in uno 'stato in pausa', in cui la crescita si ferma temporaneamente. Questa pausa nella crescita è una fase cruciale del processo di formazione della fibrilla Aβ e potrebbe essere la chiave per capire come progredisce il MA.


Una delle scoperte più notevoli è stata il ruolo di un anticorpo, 4396C, che si lega selettivamente alle estremità delle fibrille Aβ durante questo stato in pausa. Una volta che l'anticorpo è legato, la fibrilla è bloccata in questo stato e viene impedita l'ulteriore crescita. Questa scoperta rivela un nuovo approccio promettente per fermare la crescita della fibrilla Aβ e, potenzialmente, rallentare la progressione del MA.


Le osservazioni dettagliate ad alta risoluzione fatte con HS-AFM hanno permesso al team di ricerca di scoprire questo meccanismo alternato crescita - pausa, mai visto in precedenza. Puntando lo stato di pausa delle fibrille Aβ, questo studio apre nuove possibilità per lo sviluppo di trattamenti che possono ritardare o fermare il MA a livello molecolare.


In futuro, il team prevede di indagare ulteriormente l'azione dell'anticorpo 4396C, con la speranza di applicare questi risultati per creare nuovi approcci terapeutici per il MA. Inoltre, la scoperta può avere implicazioni più ampie per altre malattie correlate all'amiloide, poiché le intuizioni acquisite da questo studio potrebbero informare i trattamenti per una serie di condizioni che coinvolgono l'aggregazione proteica.

 

Osservazione al microscopio a forza atomica ad alta velocità in tempo reale della crescita della fibrilla Aβ e del legame dell'anticorpo 4396C all'estremità della fibrilla. (Fonte: Koichi Kato e Takayuki Uchihashi)

 

 


Fonte: ExCELLS | Exploratory Research Center on Life and Living Systems (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Yagi-Utsumi, [+6], K Kato. Single-Molecule Kinetic Observation of Antibody Interactions with Growing Amyloid β Fibrils. J. Am. Chem. Soc., 2024, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

La scoperta del punto di svolta nell'Alzheimer può migliorare i test di n…

20.05.2022 | Ricerche

 Intervista al neurologo William Seeley della Università della California di San Francisco

...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Paesi asiatici assistono gli anziani in modo diverso: ecco cosa possiamo impar…

28.10.2020 | Esperienze & Opinioni

A differenza dei paesi occidentali, le culture tradizionali asiatiche mettono un forte a...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.