Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


I grumi proteici dell'Alzheimer più complessi di quanto si pensava

Scienziati del National Institutes of Health negli Stati Uniti hanno fatto una scoperta importante che dovrebbe cambiare per sempre gli obiettivi e la direzione della ricerca di Alzheimer. In particolare, hanno scoperto che i grovigli di proteine che sono un segno distintivo della malattia coinvolgono almeno tre diverse proteine piuttosto che una sola.

La scoperta di queste proteine aggiuntive, chiamate neurofilamenti e vimentina, dovrebbe aiutare gli scienziati a capire meglio la biologia e la progressione della malattia, oltre a fornire ulteriori obiettivi per la scoperta di nuovi farmaci.

La scoperta è stata pubblicata nel numero di novembre 2011 del Journal FASEB. "Dal momento che i neurofilamenti sono la proteina predominante nelle cellule nervose, il nostro studio suggerisce che dobbiamo rifocalizzare la nostra ricerca sulla biologia di queste proteine filamentose, nel tentativo di capire come sono normalmente regolamentate e deregolamentate, in risposta all'invecchiamento umano", ha detto Harish C. Pant, Ph.D., un ricercatore senior coinvolto nel lavoro della Cytoskeletal Regulatory Protein Section del Laboratorio di Neurochimica al National Institute of Neurological Disorder and Stroke del National Institutes of Health a Bethesda, nel Maryland.

Per fare la scoperta, Pant e colleghi hanno identificato le proteine normali e anormali presenti nei campioni di autopsia del cervello delle vittime di Alzheimer. Poi hanno isolato e purificato i grovigli (che sono nodi di filamenti anormalmente aggregati che riempiono e compromettono le cellule nervose) nei campioni di autopsia e hanno confrontato la loro composizione proteica ai campioni di cervello di pazienti di pari età deceduti per altre cause, tipo incidenti. Attraverso una combinazione di strumentazione e informatica migliorate, è stato possibile risolvere con successo la miscela di proteine e identificare la nuova proteina dell'Alzheimer.

Precedenti ricerche avevano suggerito che una sola proteina, chiamata "tau", è presente in questi grovigli. "Si tratta di una svolta di grande importanza: la tau non è l'unico obiettivo", ha detto Gerald Weissmann, MD, capo redattore del Journal FASEB. "Prima di questa scoperta, ci siamo avvicinati a questi grovigli come se fossero l'intreccio di un singolo pezzo di spago. Ora sappiamo che ci sono almeno tre proteine coinvolte, siamo molto più vicini al districare la matassa dell'Alzheimer. Senza dubbio, le scoperte di questo tipo ci portano più vicini che mai a trattamenti avanzati per l'Alzheimer, ed è un buon esempio del perché finanziare i NIH è uno tra i migliori investimenti che la nostra nazione può fare per migliorare la salute e il benessere".

 

 

 


Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

 


Fonte: Materiale della Federazione delle Società Americane di Biologia Sperimentale, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.

Riferimento: P. Rudrabhatla, H. Jaffe, HC Pant. Direct evidence of phosphorylated neuronal intermediate filament proteins in neurofibrillary tangles (NFTs): phosphoproteomics of Alzheimer's NFTs. The FASEB Journal, 2011; 25 (11): 3896 DOI: 10.1096/fj.11-181297.

Pubblicato in ScienceDaily il 1 novembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi, eventualmente citati nell'articolo, sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non si propone come terapia o dieta; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer Riese. I siti terzi raggiungibili dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione, una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e a informarti:

Notizie da non perdere

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Livelli di ossigeno nel sangue potrebbero spiegare perché la perdita di memori…

9.06.2021 | Ricerche

Per la prima volta al mondo, scienziati dell'Università del Sussex hanno registrato i li...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.