Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Sensori nel veicolo aiutano a rilevare i cambiamenti cognitivi degli anziani

Si stima che da 4 a 8 milioni di anziani con lieve compromissione cognitiva stiano attualmente guidando negli Stati Uniti e un terzo di essi svilupperà la demenza entro cinque anni. Gli individui con una demenza progressiva a un certo punto non sono più in grado di guidare in modo sicuro, ma molti rimangono inconsapevoli del loro declino cognitivo.


Attualmente, i servizi pubblici di controllo e valutazione della guida possono testare solo un piccolo numero di persone con difficoltà cognitive, mancando molti che dovrebbero essere consapevoli di richiedere un trattamento.


Ricercatori di infermieristica, ingegneria e neuropsicologia della Florida Atlantic University stanno testando e valutando un sistema da loro sviluppato di rilevamento all'interno del veicolo. Questa tecnologia potrebbe costituire il primo passo verso futuri avvertimenti diffusi ed economici di un cambiamento cognitivo per questo gran numero di guidatori anziani negli Stati Uniti e altrove.


Nel loro studio, pubblicato su BMC Geriatrics, stanno esaminando con sistematicità come questo sistema potrebbe rilevare un comportamento di guida anomalo che segnala la compromissione cognitiva. Pochi studi hanno riferito sull'uso di sensori continui e discreti, e dispositivi di monitoraggio correlati, per rilevare nel tempo una variabilità sottile delle prestazioni di attività quotidiane altamente complesse.


Questa proporzione significativa di guidatori anziani costituisce un'opportunità finora non esplorata per rilevare il declino cognitivo. La prima autrice Ruth Tappen EdD, e l'autrice senior Christine E. Lynn, studiosa  eminente e prof.ssa di infermieristica della FAU, hanno scritto:

"Sono state trovate neuropatologie dell'Alzheimer nel cervello di conducenti anziani uccisi in incidenti d'auto, che non sapevano nemmeno di avere la malattia e non ne avevano segni apparenti. Lo scopo del nostro studio è nato dall'importanza di identificare la disfunzione cognitiva il più presto ed efficientemente possibile. Il sistema di sensori installato nel veicolo dei conducenti anziani può rilevare questi cambiamenti e generare avvertimenti precoci di possibili cambiamenti nella cognizione".


Lo studio ha usato un metodo longitudinale naturalistico per ottenere informazioni continue sul comportamento di guida, che saranno confrontati con i risultati di ampi test cognitivi condotti ogni tre mesi per tre anni. Nel veicolo sono installate una fotocamera di fronte al conducente, una che guarda davanti l'auto e una unità telematica, e i dati scaricati ogni tre mesi quando vengono eseguiti i test cognitivi.


I ricercatori stanno calibrando i segni di guida anomala, come perdersi, ignorare segnali e segni di traffico, le quasi-collisioni, distrazioni e sonnolenza, tempo di reazione e modelli di frenata. Stanno anche osservando gli schemi di viaggio come il numero di viaggi, le distanze, i viaggi in autostrada, di notte e di giorno e con grave maltempo.


La rete di sensori nel veicolo sviluppata dai ricercatori della facoltà di ingegneria e scienze dell'informazione della FAU, usa componenti hardware e software a licenza libera per ridurre il tempo, i rischi e i costi associati allo sviluppo di unità di rilevamento dei veicoli. I sistemi di sensori nel veicolo sono tenuti semplici e compatti, minimizzando il cablaggio complesso, limitando le dimensioni delle unità di rilevamento e limitando il numero di sensori nel veicolo per supportare la discrezione dei sensori nel veicolo.


Ogni sistema di sensori nel veicolo è composto da due unità di rilevamento distribuite: una per i dati telematici e l'altro per i dati video. Per determinare la frenata brusca, le accelerazioni brusche e le svolte brusche, e i dati GPS, sono elaborati i dati dell'unità di misurazione inerziale, che includono anche data-ora, latitudine, longitudine, altitudine, rotta su terra e il numero di satelliti comunicanti.


L'unità video ha funzioni di intelligenza artificiale integrate che analizzano il video in tempo reale. La telecamera rivolta al conducente è montata sull'angolo sinistro del parabrezza ed è diretta al volto del conducente per analizzare il suo comportamento e le sue espressioni facciali. La fotocamera rivolta in avanti è montata sotto lo specchietto retrovisore e viene usata per registrare eventi esterni al veicolo.


Gli indici che riguardano il conducente includono il rilevamento del viso, degli occhi (aperti o chiusi), di sbadigli, distrazioni, fumo e uso del telefono cellulare. Gli indici di comportamento includono il rilevamento dei segnali stradali (passare col rosso), di oggetti (pedoni, ciclisti, cordoli, barriere o veicoli nelle vicinanze), di passaggi tra corsie, quasi-collisioni e pedoni.


"Sappiamo che questi indici di comportamento del conducente relativi agli schemi di viaggio indicano dei cambiamenti nella cognizione e nelle funzioni fisiche dei conducenti anziani, perché tendono a incorporare strategie di evitamento deliberate per compensare i deficit legati all'età", ha affermato la Tappen. "Gli indici di comportamento del conducente vengono valutati per ciascun conducente e sono riassunti su base giornaliera, settimanale e mensile e sono classificati in 4 categorie".


Lo studio recluterà 460 partecipanti dalle contee di Broward e Palm Beach nel sud -est della Florida, da classificare in 3 gruppi diagnostici: lieve compromissione cognitiva, demenza precoce e non deteriorati (normali). Il centro della memoria della FAU funge da sito di test su cognizione, funzionamento delle attività quotidiane e umore (depressione) e una serie aggiuntiva di test che comprendono funzione esecutiva e attenzione.


"L'innovazione del nostro progetto di ricerca risiede nel sistema discreto, rapido e già disponibile di rilevamento e monitoraggio interno al veicolo, basato su hardware e software moderno, a licenza libera, che usa tecniche esistenti per sviluppare e personalizzare i componenti e configurarli per questo nuovo scopo", ha detto la Tappen.

 

 

 


Fonte: Gisele Galoustian in Florida Atlantic University (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: R Tappen, [+12], M Adonis-Rizzo. Study protocol for 'In-vehicle sensors to detect changes in cognition of older drivers'. BMC Geriatr, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Smontata teoria prevalente sull'Alzheimer: dipende dalla Tau, non dall�…

2.11.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca che altera drasticamente la teoria prevalente sull'or...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Alzheimer, Parkinson e Huntington condividono una caratteristica cruciale

26.05.2017 | Ricerche

Uno studio eseguito alla Loyola University di Chicago ha scoperto che delle proteine ​​a...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.