Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Le fragole possono ridurre il rischio di demenza per gli individui di mezza età

Una nuova ricerca svolta all'Università di Cincinnati e pubblicata su Nutrients, ha scoperto che il consumo quotidiano di fragole potrebbe aiutare a ridurre il rischio di demenza per alcune popolazioni di mezza età.

Nel 2022, Robert Krikorian PhD e il suo team della UC hanno pubblicato una ricerca dove hanno scoperto che l'aggiunta di mirtilli all'alimentazione quotidiana di alcune popolazioni di mezza età può ridurre le possibilità di sviluppare la demenza in età avanzata. Secondo lui, la ricerca attuale sulle fragole è un'estensione della ricerca sui mirtilli.


"Sia fragole che mirtilli contengono antiossidanti chiamati antociani, che sono implicati in vari benefici delle bacche sulla salute, come i miglioramenti metabolici e cognitivi", ha affermato Krikorian, professore emerito nel Dipartimento di Psichiatria della UC. "Esistono dati epidemiologici che suggeriscono che le persone che consumano regolarmente fragole o mirtilli hanno un tasso più lento di declino cognitivo mentre invecchiano".


Krikorian ha affermato che, oltre agli antociani, le fragole contengono ulteriori micronutrienti chiamati ellagitannini e acido ellagico, anch'essi associati a benefici per la salute. Circa il 50% degli individui negli USA sviluppa la resistenza all'insulina, comunemente indicata come prediabete, intorno alla mezza età, che ha dimostrato di essere un fattore nelle malattie croniche.


Krikorian ha affermato che i benefici metabolici e cardiovascolari delle fragole sono stati studiati in precedenza, ma c'erano relativamente pochi studi sui suoi effetti cognitivi:

"Questo studio ha valutato se le fragole possono migliorare le prestazioni cognitive e la salute metabolica in questa popolazione e, in quel caso, se potrebbe esserci un'associazione tra potenziamento cognitivo e riduzione del disturbo metabolico".

 

Metodologia di ricerca

Sono stati arruolati 30 pazienti in sovrappeso tra 50 e 65 anni, con disturbi da lieve declino cognitivo, che hanno completato lo studio. Krikorian ha affermato che questa popolazione ha un aumento del rischio di demenza tardiva e altre condizioni comuni.


Per 12 settimane ai partecipanti è stato chiesto di astenersi dal consumo di frutta di bacche di qualsiasi tipo ad eccezione di un pacchetto giornaliero di un integratore in polvere da miscelare con acqua e consumare a colazione. La metà dei partecipanti ha ricevuto polveri che contenevano l'equivalente di una tazza di fragole integrali (la dimensione della porzione standard), mentre l'altra metà ha ricevuto un placebo.


I partecipanti hanno avuto dei test per misurare alcune capacità cognitive come la memoria a lungo termine. I ricercatori ne hanno anche monitorato l'umore, l'intensità dei sintomi depressivi e i dati metabolici nel corso dello studio.


Quelli del gruppo di polvere di fragole hanno avuto una ridotta interferenza di memoria, il che è coerente con un miglioramento complessivo delle capacità esecutive.


"L'interferenza ridotta della memoria consiste in una confusione minore di termini semanticamente correlati su un test di apprendimento di una lista delle parole"
, ha detto Krikorian. "Si ritiene generalmente che questo fenomeno rifletta un migliore controllo esecutivo in termini di resistenza all'intrusione di parole non bersaglio durante il test di memoria".


I partecipanti trattati con fragole hanno anche avuto una riduzione significativa dei sintomi depressivi, che secondo Krikorian può essere inteso come risultato di una "capacità esecutiva migliore che avrebbe fornito un migliore controllo emotivo e capacità di far fronte, e forse una migliore risoluzione dei problemi".


Altri studi sulla fragola avevano riscontrato un miglioramento dei valori metabolici come un'insulina inferiore, ma in questo studio non c'è stato alcun effetto sulla salute metabolica dei pazienti.

"Questi studi in genere avevano usato dosi più elevate di polvere di fragola rispetto alla nostra ricerca, e questo avrebbe potuto essere un fattore", ha detto Krikorian.

 

Prossimi passi

Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche, Krikorian ha affermato che il trattamento con fragola potrebbe aver migliorato la funzione cognitiva riducendo l'infiammazione nel cervello:

"Le capacità esecutive iniziano a diminuire nella mezza età e l'eccesso di grasso addominale, come nella resistenza all'insulina e nell'obesità, tende ad aumentare l'infiammazione, anche nel cervello.

“Quindi, si potrebbe considerare che il nostro campione di mezza età, in sovrappeso e prediabetico, aveva livelli più elevati di infiammazione che hanno contribuito ad almeno una lieve compromissione delle capacità esecutive. Di conseguenza, gli effetti benefici che abbiamo osservato potrebbero essere correlati alla moderazione dell'infiammazione nel gruppo fragole".


Per il seguito, Krikorian ha affermato che futuri studi di ricerca dovrebbero includere campioni più grandi di partecipanti e dosaggi diversi di integratori di fragole.

 

 

 


Fonte: Tim Tedeschi in University of Cincinnati (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: R Krikorian et al. Early Intervention in Cognitive Aging with Strawberry Supplementation. Nutrients, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Flusso del fluido cerebrale può essere manipolato dalla stimolazione sensorial…

11.04.2023 | Ricerche

Ricercatori della Boston University, negli Stati Uniti, riferiscono che il flusso di liq...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.