Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Scoperto come le cellule umane gestiscono il colesterolo, benefici per l'Alzheimer?

cholesterol narrowing artery

 

brainScienziati della Nanyang Technological University di Singapore (NTU Singapore) hanno scoperto come le cellule umane distribuiscono e mantengono i loro livelli di colesterolo, un possibile aiuto alla ricerca nelle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer (MA), e nelle malattie cardiovascolari.


Tutte le cellule del corpo umano contengono colesterolo, una sostanza cerosa, simile al grasso e la usano per funzioni vitali del corpo, come costruire nuove cellule, produrre ormoni e persino produrre sostanze che aiutano a combattere i patogeni. Mantenere normali i livelli di colesterolo all'interno del sistema nervoso centrale è essenziale per vari processi, incluso lo sviluppo del cervello e le funzioni quotidiane.


Le cellule del nostro corpo producono colesterolo o lo acquisiscono attraverso l'alimentazione ed è cruciale mantenerne livelli appropriati e distribuire il colesterolo all'interno delle cellule, poiché se viene a mancare possono insorgere varie malattie, compresi attacchi cardiaci e demenza.


Usando una sonda di colesterolo altamente sensibile in test che coinvolgono le cellule umane, il team ha identificato le proteine chiave coinvolte nella regolazione e nel trasporto di colesterolo all'interno delle cellule, chiamate OSBP1, ORP92 e proteine 1 contenenti dominio gram (GRAMD1).


Lo studio fornisce nuove intuizioni sui meccanismi precisi per mantenere la distribuzione del colesterolo all'interno delle cellule. L'autore senior, professor Yasunori Saheki, biologo cellulare e  medico della NTU Singapore, che ha guidato lo studio, ha dichiarato:

“Le nostre scoperte fanno luce sui meccanismi critici alla base della distribuzione del colesterolo cellulare e sulle potenziali implicazioni per varie condizioni di salute. Ciò offre approfondimenti critici sui meccanismi alla base del mantenimento della distribuzione del colesterolo cellulare. Lo studio è di particolare significato poiché le rotture di questo processo sono state fortemente associate a una vasta gamma di disturbi neurodegenerativi, compreso il MA".


Il dott. Tomoki Naito, primo autore dello studio pubblicato su Nature Communications, ha dichiarato:

“Mentre il colesterolo è essenziale per le nostre cellule, i meccanismi che regolano la sua distribuzione sono da sempre un mistero. Abbiamo trovato regolatori critici della distribuzione del colesterolo all'interno delle nostre cellule. I nostri risultati segnano una pietra miliare importante nella biologia cellulare fondamentale".


Lo studio, che rappresenta un progresso nella comprensione della biologia sottostante al funzionamento del corpo umano e della sua suscettibilità alle malattie, riflette l'impegno della NTU a rispondere ai bisogni e alle sfide di una vita e un invecchiamento sani, che è una delle 4 grandi sfide dell'umanità che l'università cerca di affrontare con il suo piano strategico NTU 2025. I risultati sono stati  di settembre.


Usando un biosensore di colesterolo per misurarne i livelli, i ricercatori hanno scoperto che le proteine chiamate ORP9 e OSBP regolano la distribuzione e l'abbondanza di colesterolo all'interno della cellula. Hanno scoperto che quando l'ORP9 è disattivata, l'OSBP diventa iperattiva, risultando in un eccesso di colesterolo trasportato in altre parti della cellula.


Il team ha anche scoperto che la proteina GRAMD1 era responsabile della regolazione della distribuzione del colesterolo nella cellula, poiché hanno osservato che le cellule senza questa proteina specifica avevano una distribuzione anormale del colesterolo nelle loro parti cruciali. Il prof. Saheki ha spiegato:

“Un accumulo di colesterolo all'interno delle cellule potrebbe danneggiarle, interrompendo le loro normali funzioni. Troppo colesterolo all'interno delle cellule può anche portarle a ossidarsi negli ossisteroli, che possono essere tossici per le cellule. Non solo: la regolazione della quantità di colesterolo è importante in quanto influisce sulla flessibilità e la fluidità delle membrane cellulari. Una quantità sana e bassa di colesterolo le mantiene flessibili e fluide, mentre un livello di colesterolo più elevato le rende rigide. La disregolazione del colesterolo nelle cellule cerebrali è stata collegata a malattie come il MA e la demenza. Nel sistema cardiovascolare, potrebbe portare ad attacchi di cuore".


Il dott. Naito ha aggiunto:

“Stiamo lavorando duramente per determinare in che modo i regolatori del colesterolo che abbiamo identificato in questo studio influenzano la salute umana. Spero che i nostri futuri risultati di ricerca contribuiranno allo sviluppo di nuovi approcci terapeutici per affrontare le malattie derivanti dalla disregolazione del colesterolo".


Il team NTU condurrà ulteriori ricerche per capire come regolare le attività di queste proteine all'interno delle cellule danneggiate per aiutarle a regolare meglio il colesterolo, portando probabilmente a terapie che un giorno potrebbero aiutare nella demenza e negli attacchi di cuore.

 

 

 


Fonte: Nanyang Technological University, Singapore (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: T Naito, [+4], Y Saheki. Regulation of cellular cholesterol distribution via non-vesicular lipid transport at ER-Golgi contact sites. Nature Comm.,

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.