Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Gioia a 100 anni: cosa pensano i centenari di una vita migliore a qualsiasi età

L'invecchiamento è visto come un periodo di perdita e ci sono miti poco utili sugli anziani. I miti portano a considerare delle condizioni trattabili come parti normali dell'invecchiamento, compreso il declino cognitivo, la demenza, la depressione e la solitudine. Alcuni considerano anche pericoloso l'esercizio per gli anziani.


Allo stesso tempo, i media più diffusi promuovono il messaggio che essere giovani è fondamentale per il valore di una persona. Queste idee portano all'ageismo e a vedere gli anziani come inferiori.


Dopo aver trascorso del tempo con sei donne centenarie in strutture di vita assistita, il nostro team di ricerca - che includeva quattro ricercatori di infermieristica e un regista di documentari - ha capito che [a quell'età] c'è ancora molto per cui vale la pena vivere.


I centenari sono un piccolo segmento, ma in crescita, della popolazione, con 13.844 centenari in Canada, e le nostre scoperte svelano dei miti sull'esperienza di invecchiare. Abbiamo fatto domande alle centenarie su ciò che porta loro gioia e su come pianificano il futuro, perché volevamo imparare come i molto anziani pianificano e trovano il modo di vivere la loro vita migliore.


I risultati di questo studio sono stati trasformati in un documentario di 32 minuti che cattura vite lunghe e interessanti delle partecipanti e offre informazioni sul significato continuo vissuto dalle centenarie nella loro vita quotidiana. Tre delle centenarie sono morte poco dopo averci dato l'intervista.

 

Vite lunghe e interessanti

Le partecipanti sono nate tra il 1919 e il 1922. Erano bambine durante la Grande Depressione e giovani adulte durante la seconda guerra mondiale. Una delle donne ha contribuito a costruire bossoli e ha lavorato sul bombardiere Lancaster.


Un'altra ha aiutato il marito a proteggere i progetti dello sfortunato aereo Avro Arrow quando li ha portati a casa dal lavoro. Due donne hanno perso il marito quando i loro figli erano piccoli e dovevano andare a lavorare per sostenere la famiglia. Tutte hanno sperimentato amore e avventura.


Il nostro team era affascinato dalle loro storie e voleva esplorare ulteriormente come è la loro vita oggi. Betty, di 101 anni, ha visto la felicità come scelta. "Non so davvero di cosa lamentarmi. Ho attraversato la vita rimanendo felice", ha detto.

 

Gioia e sfide

Questo studio ha usato un metodo di ricerca chiamato 'analisi tematica' per trovare 4 temi: trovare gioia, agire secondo la propria età, guardare avanti e mettere in prospettiva le sfide.


Le centenarie trovavano gioia ogni giorno e godevano di piccole cose come attività, visite e prelibatezze. Betty si divertiva a imbrogliare al solitario e Jean, di 100 anni, suonava il piano. Clementina, 101 anni, si divertiva a giocare d'azzardo e Joyce, 100 anni, continuava a scrivere storie e guardare i suoi nipoti ai concerti musicali.


La famiglia era centrale per la loro vita e si divertivano a trascorrere del tempo con i loro figli, nipoti e pronipoti. Due delle donne hanno dichiarato che crescere i loro figli è stato il più grande risultato nella loro vita.


Le centenarie trovavano grande gioia anche nel ricordare le loro vite interessanti. Tuttavia, una delle sfide era che non c'era nessuno in vita che aveva condiviso le stesse esperienze.

 

Limitazioni

Le centenarie erano vincolate dai limiti della società, del loro corpo e delle loro percezioni di sé. "Devi agire secondo la tua età", ha detto Clementina. Lei descrisse fisicamente questo fenomeno stringendo insieme le mani in grembo e restando seduta.


Alcune partecipanti trovavano la vita noiosa a 100 anni, rispetto alla loro vita da adulte più giovani. Avevano opportunità limitate per fare quello che avrebbero voluto fare. "Avevamo la casa", ha detto Joyce, di 100 anni, dicendo che avevano conosciuto una vita migliore, rendendo difficile accettare i vincoli della loro attuale esistenza.


Nonostante questi sentimenti, molte delle partecipanti hanno continuato a essere impegnate e a vivere pienamente la vita nonostante i limiti. Jean, nonostante abbia bisogno di una sedia a rotelle per muoversi, continua a calcolare le tasse degli altri per un'organizzazione di volontariato, suona il piano per la chiesa locale e guida i cori all'interno della sua struttura.


"Mi sto costantemente ribellando fisicamente alla mia situazione", ha detto.


Anche le altre donne in questo studio hanno continuato a sfidare le norme sul significato della loro età e disabilità. Joyce scrive e presenta racconti da pubblicare e ha una poesia negli archivi di guerra a Ottawa.


Le strutture di vita assistita spesso danno la priorità alla sicurezza dei residenti, ma questo può avere un costo per la libertà personale. Alcuni residenti lasciano la loro struttura solo se accompagnati da un operatore o da un familiare. Clementina si è ribellata a questa restrizione e, a 97 anni, è uscita dalla struttura di vita assistita in un taxi per andare al casinò, fingendo di dover incontrare il figlio.


Tutte le partecipanti mettono in prospettiva le loro sfide della vita. Tutte avevano perso coniugi, amici e alcune avevano perso i loro figli. "Ero distrutta", ha detto Clementina della perdita del marito. A Christine, di 102 anni, è stato chiesto come ha fatto dopo aver perso suo marito, quando i suoi figli erano ancora piccoli. "Sono ancora qui", ha detto.

 

Il futuro

La maggior parte delle centenarie aveva pochi piani per il proprio futuro ed era più interessata a condurre la vita quotidiana. Betty ha scherzosamente descritto l'inevitabilità della sua morte e che stava "cercando nel secchio". Molte hanno detto di essere pronte a morire, tranne Jean, che ha riso e ha detto che non aveva il tempo di morire. "Ho troppi piani".


Le centenarie guardavano al futuro delle loro famiglie e alla comunità più ampia e si fidavano della prossima generazione perché facesse buone scelte.


Le partecipanti a questo studio hanno avuto una vita lunga e interessante e hanno continuato a trovare un significato ogni giorno. Questo studio conferma l'idea che gli anziani continuino a condurre una vita coinvolgente e che dobbiamo supportarli perché vivano la loro vita migliore a qualsiasi età.

 

 

 


Fonte: Heather Joyce Nelson (ass. prof.ssa di infermieristica) della University of Regina) e Beverlee Ziefflie (istruttrice) / Paula Mayer (ricercatrice associata di infermieristica) entrambe del Saskatchewan Polytechnic.

Pubblicato su The Conversation (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

 

Notizie da non perdere

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Perché le cadute sono così comuni nell'Alzheimer e nelle altre demenze?

4.09.2020 | Esperienze & Opinioni

Le cadute hanno cause mediche o ambientali

Una volta che si considerano tutte le divers...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.