Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Un grasso omega-3 speciale cambierà il modo in cui guardiamo al cervello che invecchia

Degli scienziati hanno trovato un trasportatore di lipidi che è cruciale per regolare le cellule che producono mielina, la guaina che protegge i nervi.

myelinated mouse brainIl cervello in sviluppo del modello preclinico con assoni mielinizzati (verde). Fonte: Vetrivel Sengottuvel

Scienziati di Singapore hanno dimostrato il ruolo cruciale di una speciale proteina trasportatrice nel regolare le cellule cerebrali che assicurano che i nervi siano protetti da rivestimenti chiamati 'guaine di mielina'. Le scoperte dei ricercatori, appartenenti alla Duke-NUS Medical School e alla National University di Singapore, pubblicate sul Journal of Clinical Investigation, potrebbero aiutare a ridurre gli impatti dannosi dell'invecchiamento sul cervello.


La guaina di mielina, una membrana isolante che racchiude i nervi,  facilita la rapida ed efficace conduzione dei segnali elettrici in tutto il sistema nervoso del corpo. Quando la guaina mielinica si danneggia, i nervi possono perdere la capacità di funzionare e causano disturbi neurologici. Con l'invecchiamento, quella guaina può iniziare a degenerarsi naturalmente, motivo per cui gli anziani perdono le loro capacità fisiche e mentali.


"Durante il normale processo di invecchiamento e nelle malattie neurologiche, come la sclerosi multipla e il morbo di Alzheimer, c'è una perdita di guaine di mielina", ha dichiarato il dott. Sengottuvel Vetrivel, ricercatore del programma 'Cardiovascular & Metabolic Disorders' (CVMD) della Duke-Nus e primo autore dello studio. "Sviluppare terapie per migliorare la mielinizzazione - la formazione della guaina di mielina - nell'invecchiamento e nelle malattie è di grande importanza per alleviare eventuali difficoltà causate dal calo della mielinizzazione".


Per arrivare allo sviluppo di tali terapie, i ricercatori hanno cercato di comprendere, nell'ambito del processo di mielinizzazione, il ruolo della Mfsd2a, una proteina che trasporta nel cervello la lisofosfatidilcolina (LPC), un lipide che contiene un acido grasso omega-3. Da quello che è noto, i difetti genetici nel gene Mfsd2a portano a una mielinizzazione significativamente ridotta e a un difetto alla nascita chiamato microcefalia, che fa sì che la testa del bambino sia molto più piccola di quanto dovrebbe essere.


Nei modelli preclinici (=animali), il team ha mostrato che la rimozione nel cervello di Mfsd2a dalle cellule precursori che maturano in cellule che producono mielina (oligodendrociti), ha portato a una carente mielinizzazione dopo la nascita. Ulteriori indagini, incluso il sequenziamento dell'RNA a singola cellula, hanno dimostrato che l'assenza di Mfsd2a ha causato una riduzione del gruppo di molecole di acidi grassi (particolarmente i grassi omega-3) nelle cellule precursori, impedendo a queste cellule di maturare in oligodendrociti che producono mielina.


"Il nostro studio indica che i lipidi omega-3 LPC agiscono come fattori all'interno del cervello per dirigere lo sviluppo degli oligodendrociti, un processo fondamentale per la mielinizzazione cerebrale", ha spiegato il prof. David Silver, autore senior dello studio e vicedirettore del programma CVMD. "Ciò apre potenziali percorsi per sviluppare terapie e integratori alimentari basati su lipidi omega-3 LPC che potrebbero aiutare a trattenere la mielina nel cervello che invecchia, e possibilmente a trattare i pazienti con disturbi neurologici derivanti dalla riduzione della mielinizzazione".


In precedenza, il prof. Silver e il suo laboratorio avevano scoperto la Mfsd2a e hanno lavorato a stretto contatto con altri team per determinare la funzione dei lipidi LPC nel cervello e in altri organi. La ricerca attuale fornisce ulteriori approfondimenti sull'importanza del trasporto lipidico per lo sviluppo delle cellule precursori degli oligodendrociti.


"Ora puntiamo a condurre studi preclinici per determinare se l'omega-3 LPC dietetico può aiutare a re-mielinare gli assoni danneggiati nel cervello"
, ha aggiunto il prof. Silver. "La nostra speranza è che degli integratori contenenti questi grassi possano aiutare a mantenere, o persino migliorare, la mielinizzazione del cervello e la funzione cognitiva durante l'invecchiamento".


“Il prof. Silver è instancabile a studiare il ruolo di vasta portata della Msdf2a da quando ha scoperto questa importante proteina di trasporto dei lipidi, alludendo ai molti modi possibili di trattare non solo il cervello che invecchia ma anche altri organi in cui la proteina svolge un ruolo"
, ha dichiarato il prof. Patrick Casey, senior vice decano per la ricerca. "È entusiasmante vedere il prof. Silver e il suo team modellare, attraverso le loro numerose scoperte, la nostra comprensione dei ruoli di questi lipidi specializzati".

 

 

 


Fonte: Duke-NUS (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: V Sengottuvel, ...[+7], DL Silver. Deficiency in the omega-3 lysolipid transporter Mfsd2a leads to aberrant oligodendrocyte lineage development and hypomyelination. Journal of Clinical Investigation, 2023, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

L'impatto del sonno su cognizione, memoria e demenza

2.03.2023 | Ricerche

Riduci i disturbi del sonno per aiutare a prevenire il deterioramento del pensiero.

"Ci...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.