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Connessioni cerebrali alterate già nelle fasi iniziali dell'Alzheimer

Ricercatori dell'Università di Tsukuba hanno identificato una regione cerebrale che diventa oltremodo importante nelle connessioni cerebrali delle persone con Alzheimer pre-clinico.

Sebbene si sappia molto sulle alterazioni del cervello nel morbo di Alzheimer (MA) sintomatico, si sa meno sui cambiamenti nella rete cerebrale all'inizio del processo della malattia. In uno studio pubblicato l'anno scorso su Psychiatry Research: Neuroimaging, i ricercatori hanno scoperto che la regione parietale sinistra, un'area cerebrale tra quelle colpite dal MA sintomatico, diventa insolitamente importante nelle connessioni cerebrali delle persone con MA pre-clinico.


Ci sono due ragioni principali per la nostra mancanza di conoscenza delle alterazioni del cervello all'inizio del MA: una, perché è difficile prevedere accuratamente chi avrà il MA nel prossimo futuro e seconda, perché spesso sono stati usati metodi di indagine che richiedono tempo.


In uno studio recente condotto all'Università di Tsukuba, i ricercatori hanno usato un metodo relativamente rapido per studiare i cambiamenti nelle reti cerebrali in una popolazione specifica con un rischio molto elevato di MA.


Il team di ricerca ha reclutato anziani che non avevano ancora demenza ma erano portatori del gene apolipoproteina E4, che aumenta il rischio sia di MA che di accumulo di amiloide-beta (Aβ), la proteina principale che si accumula nel cervello dei pazienti con MA.


I ricercatori hanno usato nel cervello di ogni persona una tecnica chiamata tomografia a emissione di positroni (PET) per identificare l'accumulo di amiloide, preso come segno di MA iniziale, e hanno studiato i cambiamenti nella rete cerebrale usando la scansione a risonanza magnetica. Entrambi i metodi di scansione hanno vantaggi clinici perché sono relativamente comuni e veloci da eseguire. Gli investigatori hanno quindi esaminato se esisteva una relazione tra accumulo di Aβ e una serie di parametri della rete cerebrale.


"Sebbene abbiamo esaminato molte relazioni possibili diverse, ne abbiamo trovato solo una significativa"
, afferma il prof. Tetsuaki Arai, l'autore senior dello studio. "Quando c'era più accumulo di Aβ, la regione parietale sinistra aveva una maggiore centralità tra la regioni, che è una misura dell'influenza di una regione sul trasferimento di informazioni".


Questo risultato indica che, negli individui con MA pre-clinico, la regione parietale sinistra diventa più importante nella rete cerebrale. In particolare, tuttavia, gli autori non hanno trovato alcuna relazione tra accumulo di Aβ e altre misure cerebrali correlate al MA.


"Insieme, questi risultati suggeriscono che i cambiamenti nella rete cerebrale si verificano molto presto nel MA, prima dello sviluppo di cambiamenti strutturali e cognitivi cerebrali su larga scala"
, afferma il prof. Miho Ota, il primo autore. "In futuro, queste alterazioni possono essere usate per diagnosticare il MA molto precocemente".


Oltre al possibile utilizzo diagnostico, questi risultati possono essere utili per la selezione di soggetti per gli studi clinici sui farmaci e per valutare come funzionano i trattamenti. Ciò è importante perché molti trattamenti mirano a prevenire il MA nelle persone che non hanno ancora sviluppato sintomi e può essere difficile identificare tali individui.

 

 

 


Fonte: University of Tsukuba (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: M Ota, ...[+9], T Arai. Structural brain network correlations with amyloid burden in elderly individuals at risk of Alzheimer's disease. Psychiatry Research: Neuroimaging, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 



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