Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Trovare la strategia di memoria giusta per rallentare il declino cognitivo

Qual è il modo migliore per migliorare la tua memoria mentre invecchi? Si scopre che ... dipende, secondo un nuovo studio. Ma il tuo insegnante di matematica di quarta elementare potrebbe averti dato un indizio con la frase che ti aiutava a ricordare come risolvere un problema complicato: Please Excuse My Dear Aunt Sally.


Un nuovo studio guidato da ricercatori dell'Università del Michigan e della Penn State hanno confrontato due approcci per aiutare le persone con una forma precoce di perdita di memoria.


I due approcci sono l'allenamento strategico mnemonico, che mira a collegare ciò che qualcuno sta cercando di ricordare a qualcos'altro, come una parola, una frase o una canzone (come la tecnica mnemonica Dear Aunt Sally), e l'allenamento al richiamo spaziato, che aumenta gradualmente la quantità di tempo tra i test per ricordare qualcosa.


Le persone con lieve deterioramento cognitivo, che può (anche se non sempre lo fa) portare in seguito a una diagnosi di morbo di Alzheimer (MA), sono riuscite a ricordare meglio le informazioni quando usavano uno di questi approcci di allenamento cognitivo. Tuttavia, i dati e le scansioni cerebrali che hanno rivelato quali aree del cervello erano più attive, hanno mostrato che ogni attività funziona in modo diverso.


Il primo autore Benjamin Hampstead PhD, professore di psichiatria alla Michigan e al VA Ann Arbor Healthcare System, direttore del 'programma di ricerca sugli interventi basati sulla cognizione e sulla neuromodulazione' e guida del 'nucleo clinico' e del 'nucleo di neuroscansione' al Centro Ricerca sull'Alzheimer della Michigan, ha affermato:

“La nostra ricerca mostra che possiamo aiutare le persone con lieve deterioramento cognitivo a migliorare la quantità di informazioni che imparano e ricordano; tuttavia, approcci di allenamento cognitivo diversi coinvolgono il cervello in modi diversi.

“L'allenamento strategico mnemonico ha aumentato l'attività nelle aree cerebrali spesso colpite dal MA, il che probabilmente spiega perché questo approccio di allenamento ha aiutato i partecipanti a ricordare più informazioni e più a lungo.

"Al contrario, quelli che hanno fatto l'allenamento basato su ripetizioni hanno mostrato un'attività cerebrale ridotta, il che suggerisce che stavano elaborando le informazioni in modo più efficiente".


Hampstead e il suo team hanno lavorato con Krish Sathian MBBS/PhD, professore e cattedra del Dipartimento di Neurologia della Penn State e direttore del Neuroscience Institute della stessa università. Sathian ha osservato che è probabile che gli approcci di allenamento cognitivo diventeranno sempre più importanti in sinergia con i nuovi trattamenti farmacologici all'orizzonte per chi ha disturbi neurodegenerativi.


Per il seguito, Hampstead ha affermato che ricercatori e medici possono usare questo tipo di informazioni per identificare i trattamenti non farmacologici più adatti per i loro pazienti con deterioramento della memoria.

 

 

 


Fonte: University of Michigan via EurekAlert! (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Benjamin Hampstead, ...[+3], K. Sathian. Toward rational use of cognitive training in those with mild cognitive impairment. Alzheimer's & Dementia, 6 July 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.