In quello che potrebbe essere un passo avanti verso test diagnostici precoci per l'Alzheimer (AD), gli scienziati hanno scoperto che le donne anziane prone allo sviluppo dell'AD hanno alti livelli ematici di una proteina legata agli anni di gravidanza prima di mostrare i sintomi.
Il loro rapporto appare nel Journal of Proteome Research di ACS.
Theo Luider e colleghi spiegano che oltre 26 milioni di persone in tutto il mondo hanno già l'AD, e i numeri sono in aumento con l'invecchiamento della popolazione. I medici possono prescrivere qualsiasi dei diversi farmaci per rallentare l'avanzare della malattia. Ma è importante iniziare il trattamento il più presto possibile. Purtroppo, però, non esiste test per diagnosticare i pazienti prima che appaiono evidenti sintomi della perdita di memoria e altri. Il gruppo di Luider ha deciso di cercare le proteine nel sangue che possono essere usate in una simile prova.
Hanno cercato quelle proteine nei campioni di sangue di 86 persone di età 60-90 anni che hanno partecipato a uno studio più ampio sui cambiamenti cerebrali legati all'età condotto in Olanda. Sorprendentemente, il gruppo di Luider ha scoperto che un significativo aumento di proteine in zona gravidanza (PZP) si è verificato nelle donne, in media 4 anni prima della diagnosi di Alzheimer. Gli scienziati sanno da tempo che i livelli di PZP aumentano durante la gravidanza, ma questo è stato il primo collegamento con l'AD. Luider ha scoperto anche la fonte apparente del PZP nel cervello di queste donne, che non erano in stato di gravidanza: il PZP veniva prodotto nelle placche senili, aree del cervello degenerate associate all'AD.
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Fonte: Materiale della Società Americana di Chimica, via EurekAlert!, un servizio di AAAS.
Riferimento: Linda IJsselstijn, Lennard JM Dekker, Christoph Stingl, Marcel M. van der Weiden, Albert Hofman, Johan M. Kros, Peter J. Koudstaal, Peter AE Sillevis Smitt, M. Arfan Ikram, Monique MB Breteler, Theo M. Luider. Serum Levels of Pregnancy Zone Protein are Elevated in Presymptomatic Alzheimer's Disease. Journal of Proteome Research, 2011; 110928094303002 DOI: 10.1021/pr200270z.
Pubblicato in ScienceDaily il 28 Settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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