Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Declino cognitivo è fattore cruciale per prevedere l'aspettativa di vita nell'Alzheimer

Questa ricerca, basata su dati nazionali dei casi confermati da autopsia, potrebbe portare a una migliore pianificazione per i pazienti e le loro famiglie

Il declino cognitivo è il fattore più importante per determinare quanto tempo vivranno i pazienti con morbo di Alzheimer (MA)  dopo avere avuto la diagnosi, secondo un nuovo studio eseguito alla University of Texas Southwestern. I risultati, pubblicati sul Journal of Alzheimer’s Disease, sono un primo passo che potrebbe aiutare i fornitori di assistenza sanitaria a fornire una previsione affidabile e a pianificare l'assistenza ai pazienti con MA e alle relative famiglie.


Usando l'insieme di dati del National Alzheimer’s Coordinating Center su 764 casi confermati da autopsia, Munro Cullum PhD, professore di psichiatria, neurologia e chirurgia neurologica, e il primo autore Jeffrey Schaffert PhD, postdottorato in neuropsicologia clinica alla UT Southwestern, hanno identificato 7 fattori che hanno contribuito a prevedere le variabilità delle aspettative di vita dei partecipanti. Questi fattori sono quelli che prevedono meglio quanti anni di vita rimangono dopo la diagnosi.


"L'aspettativa di vita per i pazienti con MA varia di solito da 3 a 12 anni, ma può essere più lunga in alcuni casi. Le famiglie sono ansiose di sapere cosa aspettarsi e come pianificare al meglio per il futuro in termini di finanze e caregiving familiare, e come vogliono vivere la loro vita"
, ha detto il dott. Cullum, ricercatore di neuropsicologia del Peter O'Donnell JR. Brain Institute, specializzato nella valutazione cognitiva. "Stiamo cercando di ottenere risposte migliori".


Delle numerose variabili studiate, le carenze di prestazione su un breve test cognitivo, focalizzato sull'orientamento, è stato il predittore più significativo, rappresentando circa il 20% della varianza nell'aspettativa di vita. Questo è stato seguito da sesso, età, razza/etnia, sintomi neuropsichiatrici, risultati anormali dell'esame neurologico e tasso di deterioramento funzionale.


"Abbiamo scoperto che oltre alla funzione cognitiva globale, i pazienti più anziani, non ispanici, maschi e che avevano più sintomi motori e psichiatrici, avevano un'aspettativa di vita significativamente più breve"
, ha detto il dott. Schaffert.


I dati sono stati prelevati da cartelle cliniche e relazioni autoptiche su pazienti morti con MA tra il 2005 e il 2015. Il MA è stato confermato da anomalie tradizionali osservate nei campioni autoptici del cervello, che comprendono la presenza di aggregati anomali di proteine. L'aspettativa di vita nel gruppo di studio variava da 1 a 131 mesi dopo la diagnosi, e la maggior parte ha avuto la diagnosi alla prima visita.


Il dott. Schaffert ha spiegato che gli studi passati si erano concentrati su pochi dei 21 predittori identificati per l'aspettativa di vita. In questo caso, i ricercatori hanno avuto i dati completi per 14 variabili in questo gruppo, i più completi fino ad oggi. Inoltre, gli studi passati non si erano basati sulle autopsie, quindi confondevano i risultati con i dati di altre forme di demenza che imitano il MA.


I ricercatori avvertono che prevedere l'aspettativa di vita è complesso e influenzato da molti fattori. Anche se il test cognitivo usato nello studio è stato un predittore relativamente forte, essi prevedono un seguito usando misure più sensibili di memoria e altre abilità cognitive specifiche come predittori, e sondare come il tasso di declino della cognizione può incrociare l'aspettativa di vita. Sperano anche di espandere la base della popolazione.


"Questi dati derivavano in gran parte da pazienti bianchi ben educati che hanno donato il loro cervello alla ricerca. Vorremmo estendere questo lavoro per riflettere meglio la popolazione più vasta di pazienti", ha detto il dott. Cullum.

 

 

 


Fonte: UT Southwestern (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Jeff Schaffert, C LoBue, LS Hynan, J Hart, H Rossetti, AR Carlew, L Lacritz, CL White, Munro Cullum. Predictors of Life Expectancy in Autopsy-Confirmed Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Sempre più giovani con Alzheimer e demenza: colpa delle tossine ambientali, me…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

È abbastanza straziante quando le persone anziane sviluppano condizioni di perdita di me...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

Scoperto un fattore importante che contribuisce all'Alzheimer

22.08.2022 | Ricerche

Una ricerca guidata dai dott. Yuhai Zhao e Walter Lukiw della Luisiana State University ...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.