Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Danno all'orecchio interno prevede il rischio di cadute nelle persone con Alzheimer

Uno studio eseguito alla Johns Hopkins Medicine su circa 50 persone con morbo di Alzheimer ha aumentato le evidenze che i danni al sistema dell'orecchio interno, che controlla l'equilibrio, è un fattore importante nel rischio di cadute ben documentato per i pazienti.

Nel complesso, dicono i ricercatori, lo studio ha rilevato che la compromissione del sistema vestibolare è legata a un aumento del 50% del rischio di cadute per i pazienti con morbo di Alzheimer (MA), rispetto ai pazienti che hanno il MA e la funzione vestibolare normale.


Lo studio, pubblicato il 14 febbraio sul Journal of Alzheimer's Disease, è ritenuto uno dei primi a dimostrare che il sistema vestibolare da un contributo importante alla perdita di equilibrio e al rischio di cadute nella popolazione di MA.


Il MA è una malattia neurologica progressiva che distrugge la memoria e altre funzioni mentali importanti. Non esiste una cura, e sebbene medicine e strategie di gestione possano migliorare temporaneamente i sintomi, le cadute contribuiscono a una disabilità sostanziale nei pazienti, dicono i ricercatori.


"Le cadute sono un grosso problema nelle persone con MA, che cadono a un tasso doppio degli anziani sani, e questo spesso porta a infortuni, trasferimento in casa di riposo e mortalità precoce"
, afferma l'autrice senior Yuri Agrawal MD, prof.ssa di otorinolaringoiatria alla Johns Hopkins. "Il nuovo studio è stato progettato per comprendere meglio le cause alla radice dell'alto tasso di cadute e identificare gli interventi specifici per ridurlo".


Per lo studio, il team di ricerca ha reclutato 48 persone con diagnosi di MA lieve/moderato che erano state viste al Memory and Alzheimer’s Treatment Center e all'Alzheimer’s Disease Research Center della Johns Hopkins tra marzo 2018 e gennaio 2020. L'età media dei partecipanti era di 65 anni e 27 di loro erano maschi. Il team ha esaminato il legame tra deterioramento vestibolare e cadute nella coorte di pazienti, per un periodo di due anni.


Il deterioramento del sistema vestibolare, che consiste in un gruppo di canali e strutture ossee in profondità nell'orecchio interno, è una causa comune di capogiri, vertigini e problemi di equilibrio, anche nelle persone generalmente sane. Il deterioramento causa questi problemi con una maggiore frequenza negli anziani, quindi ha senso concentrarsi su questo sistema come fonte di rischio per i pazienti con MA, hanno notato gli investigatori.


Nello specifico, i ricercatori hanno usato dispositivi che possono tracciare le risposte al movimento degli occhi e della testa, per stimolare e rispecchiare la funzione vestibolare. I soggetti che nel tempo hanno avuto una compromissione della funzione vestibolare su questi test avevano una probabilità più alta del 50% di cadere, rispetto agli individui con una funzione vestibolare normale. La Agrawal afferma che la perdita della funzione vestibolare porta ad un aumento di oscillazioni, causando un equilibrio instabile che a sua volta porta a più cadute.


"Chiamiamo il sistema vestibolare il sesto senso nascosto perché funziona quasi a un livello subconscio. È sempre 'attivo' e funziona normalmente per tenerci orientati mentre ci muoviamo nello spazio, rilevando ciò che succede, cosa è sopra, sotto e intorno a noi", dice la Agrawal. "Il sistema alimenta automaticamente tali informazioni al cervello alla pari degli altri organi sensoriali come occhi e orecchie. Ma a differenza di chiudere gli occhi o di collegare le orecchie, le persone non possono controllarlo volontariamente. Quindi, quando è deteriorato, le persone sperimentano vertigini, disorientamento e incapacità di muoversi nel mondo".


La Agrawal dice che la maggior parte della ricerca di MA si è comprensibilmente focalizzata sulla riduzione o sulla prevenzione della perdita di memoria e di altre compromissioni cognitive, ma suggerisce che una ulteriore attenzione al sistema vestibolare ha il potenziale di migliorare la qualità di vita delle persone con MA.


"Il deterioramento vestibolare è trattabile con esercizi di equilibrio eseguiti sotto la supervisione di un fisioterapista", dice. "Questo potrebbe migliorare la qualità della vita sia dei pazienti che dei caregiver".


Il team di ricerca afferma che è già in corso un esperimento clinico per valutare il valore della terapia vestibolare nella prevenzione delle cadute dei pazienti con MA.

 

 

 


Fonte: Johns Hopkins Medicine (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Kevin Biju, E Oh, P Rosenberg, Qian-Li Xue, P Dash, MH Burhanullah, Yuri Agrawal. Vestibular Function Predicts Balance and Fall Risk in Patients with Alzheimer’s Disease. Journal of Alzheimer's Disease, 2022, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Malato di Alzheimer: la casa di cura la paga lo Stato?

25.05.2023 | Normativa

Chi si fa carico delle spese per un malato di Alzheimer ricoverato in una casa di riposo? Scopriamo ...

Immagini mai viste prima delle prime fasi dell'Alzheimer

14.03.2017 | Ricerche

I ricercatori dell'Università di Lund in Svezia, hanno utilizzato il sincrotrone MAX IV ...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Acetil-L-carnitina può aiutare la memoria, anche insieme a Vinpocetina e Huper…

27.03.2020 | Esperienze & Opinioni

Demenza grave, neuropatie (nervi dolorosi), disturbi dell'umore, deficit di attenzione e...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.