Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Esposizione alla formaldeide sul lavoro legata a problemi cognitivi più tardi

Vari posti di lavoro espongono le persone alla formaldeide, un gas con odore forte usato nella produzione di prodotti in legno e chimici, materie plastiche e in altre applicazioni. Un nuovo studio suggerisce che l'esposizione a lungo termine alla formaldeide durante il lavoro può essere associata a un deterioramento cognitivo in seguito. La ricerca è pubblicata dal 22 dicembre 2021 su Neurology®.


"Sappiamo che l'esposizione alla formaldeide è collegata a determinati tumori, e i nostri risultati suggeriscono che l'esposizione alle basse quantità di formaldeide può essere associata anche a un peggiore funzionamento cognitivo"
, ha detto la prima autrice dello studio Noemie Letellier PhD, dell'Università di Montpellier in Francia. "Le persone il cui lavoro le espone alla formaldeide dovrebbero prendere precauzioni e le aziende dovrebbero esaminare i modi per ridurre l'esposizione dei lavoratori alla sostanza chimica pericolosa".


Lo studio ha esaminato 75.322 persone in Francia con un'età media di 58 anni. Di queste, 6.026 (8%) sono state esposte alla formaldeide durante la loro vita lavorativa. Il numero comprendeva infermieri, caregiver, tecnici medici, lavoratori nel settore tessile, chimico, metallurgico, di carpenteria e dei detergenti.


L'esposizione in tutta la vita [lavorativa] alla formaldeide è stata calcolata con uno strumento usato per stimare l'esposizione di una persona a potenziali rischi per la salute in diverse occupazioni. Le persone sono state divise in tre gruppi uguali, in base ai loro anni di esposizione alla formaldeide: basso (fino a 6 anni), medio (7-21 anni), e alto (oltre 22 anni).


I partecipanti sono stati anche suddivisi in tre gruppi in base alla loro esposizione cumulata, che è la quantità totale di formaldeide a cui è esposta la persona nella sua vita, in base alla probabilità, all'intensità e alla frequenza dell'esposizione.


La funzione cognitiva è stata misurata attraverso 7 test comuni di richiamo di parole, memoria, attenzione, ragionamento e altre capacità di pensiero, per valutare ogni dominio e trovare un punteggio cognitivo globale.


Dopo aver adeguato i dati all'età, al sesso, all'istruzione e ad altri fattori, i ricercatori hanno trovato che le persone che erano state esposte alla formaldeide sul lavoro avevano in media un rischio superiore del 17% di avere problemi di pensiero e di memoria rispetto a coloro che non erano stati esposti. Questo era coerente per ogni tipo di funzione cognitiva testata dai ricercatori.


Ad esempio, uno dei test cognitivi chiede di abbinare i simboli ai numeri in base a una chiave situata nella parte superiore della pagina. Il soggetto copia il simbolo negli spazi sotto una riga di numeri. In questo studio, il punteggio massimo possibile era 135. Il gruppo non esposto alla formaldeide ha avuto un punteggio medio di 66, rispetto a un punteggio medio di 63 nel gruppo esposto alla formaldeide.


I lavoratori esposti alla formaldeide per 22 anni o più hanno un rischio più alto del 21% di deterioramento cognitivo globale rispetto a coloro che non sono mai stati esposti. I lavoratori con la più alta esposizione cumulata alla formaldeide hanno avuto un rischio maggiore del 19%, in media, di avere un deterioramento cognitivo rispetto a coloro che non erano stati esposti.


"L'uso di formaldeide è diminuito negli ultimi decenni; tuttavia, i nostri risultati evidenziano che ci sono ancora migliaia di persone il cui lavoro le espone alla sostanza chimica, e possono avere di fronte il rischio di deterioramento cognitivo più tardi a causa di essa", ha detto la Letellier.


Lo studio non dimostra che l'esposizione alla formaldeide causa un deterioramento cognitivo, mostra solo un'associazione. Una limitazione dello studio è che non ha incluso lavoratori autonomi o agricoli.

 

 

 


Fonte: American Academy of Neurology (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Noemie Letellier, Laure-Anne Gutierrez, Corinne Pilorget, Fanny Artaud, Alexis Descatha, Anna Ozguler, Marcel Goldberg, Marie Zins, Alexis Elbaz, Claudine Berr. Association Between Occupational Exposure to Formaldehyde and Cognitive Impairment. Neurology, 22 Dec 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

'Scioccante': dopo un danno, i neuroni si auto-riparano ripartendo d…

17.04.2020 | Ricerche

Quando le cellule cerebrali adulte sono ferite, ritornano ad uno stato embrionale, secon...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Convalidare il sentimento aiuta meglio di criticare o sminuire

30.03.2020 | Ricerche

Sostenere i tuoi amici e la famiglia può aiutarli a superare questi tempi di incertezza...

Che speranza hai dopo la diagnosi di Alzheimer?

25.01.2021 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia che cambia davvero la vita, non solo per la pe...

Il girovita può predire il rischio di demenza?

6.11.2019 | Ricerche

Il primo studio di coorte su larga scala di questo tipo ha esaminato il legame tra il girovita in...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)