Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Più istruzione e reddito più elevato significano una salute migliore per gli anziani

Un nuovo studio trasversale che ha confrontato i modelli di gruppi di malattie in multimorbidità, la prevalenza e i fattori di rischio per la salute in Irlanda, Inghilterra, Stati Uniti e Canada, ha rivelato dati importanti che potrebbero avere implicazioni per la politica sanitaria pubblica.


Lo studio guidato da TILDA (the Irish Longitudinal Study on Ageing) offre informazioni inedite per aiutare le autorità sanitarie a comprendere meglio la natura complessa della multimorbidità (la compresenza di due o più malattie croniche) e a identificare e migliorare le strategie di prevenzione e di gestione appropriate per trattare queste malattie in tutti i paesi.


Tutti e quattro i paesi nel 2018 erano classificati a livello globale nei primi 14 posti dell'Indice di sviluppo umano delle Nazioni Unite, consentendo un adeguato confronto attraverso la gamma di sistemi di prestazioni sanitarie pubbliche di Nord America ed Europa.


Lo studio ha indagato la prevalenza nell'intera vita di 10 condizioni croniche comuni, cardiovascolari e mentali, in 62.111 anziani da 52 a 85 anni nei 4 paesi, scoprendo come le differenze nei dati demografici, nello stato socio-economico e nei comportamenti sanitari influenzano la combinazione di malattie all'interno e tra i 4 paesi. Le scoperte sono una buona notizia per l'Irlanda, che ha la prevalenza più bassa per 6 malattie su 10 rispetto agli altri paesi.


Multimorbidità è un termine usato per descrivere le condizioni che influenzano le persone con 2 o più malattie croniche o a lungo termine, ed è associata a scarsi esiti sanitari come il declino fisico e funzionale, la mortalità, la diminuzione della qualità della vita e l'aumento dell'uso e dei costi della sanità.

 

Cosa ha mostrato lo studio?

Lo studio ha scoperto che la multimorbidità tra i 52-85enni era più alta negli Stati Uniti (60,7%) e più bassa in Irlanda (38,6%). Lo studio ha identificato 5 modelli di multimorbidità predominanti per ciascun paese, e i ricercatori hanno scoperto che la disparità socioeconomica esisteva in tutti e 4 i paesi, dove coloro che hanno livelli più elevati di istruzione e di reddito, in generale hanno una salute migliore.


Anche l'indice di massa corporea (IMC) elevato si è rivelato un fattore di rischio per un carico elevato di malattie e multimorbidità in tutti i paesi.

 

Risultati chiave

  • Gli USA hanno una prevalenza significativamente più elevata di ipertensione, ictus, angina, infarto, artrite, cancro, malattia polmonare e malattie psichiatriche.
  • Nonostante gli USA spendano di più pro capite per l'assistenza sanitaria rispetto all'Irlanda, al Canada e all'Inghilterra, hanno la più alta prevalenza per 9 su 10 condizioni croniche comuni, cardiovascolari e mentali, rispetto all'Irlanda.
  • L'Irlanda ha la prevalenza più bassa per 6 malattie su 10 rispetto agli altri paesi.
  • Gli USA hanno una maggiore prevalenza di multimorbidità anche dopo gli aggiustamenti per età, sesso, IMC, reddito, stato lavorativo, istruzione, consumo di alcolici e fumo.
  • Le probabilità di avere il diabete negli Stati Uniti è doppia di quella dell'Irlanda o dell'Inghilterra anche dopo aver controllato fattori come l'età, il sesso, l'istruzione, il reddito, lo stato dell'occupazione, il consumo di alcol, l'IMC e il fumo.
  • L'Irlanda ha la massima prevalenza di osteoporosi di tutti i 4 paesi.
  • Il legame tra salute e ricchezza è presente in tutti i 4 paesi, ma è più pronunciato negli Stati Uniti, dove un reddito più elevato e livelli di istruzione superiore sono associati a minore prevalenza di malattie e a probabilità più bassa di multimorbidità.


Con il rapido invecchiamento e ampliamento della popolazione mondiale, identificare un trattamento precoce e la gestione delle malattie è una priorità per i responsabili delle politiche e per i fornitori sanitari. Poiché i pazienti con multimorbidità hanno spesso esigenze mediche complesse, ci possono essere sfide alla capacità del sistema sanitario in tutto il mondo, che richiedono risorse sanitarie significative per soddisfare i costi e fornire cure.


Prevenire e migliorare il modo in cui sono gestite e trattate le malattie in multimorbidità e da età è cruciale per migliorare lo sviluppo di modelli di cura sostenibili e sicuri. La dott.ssa Belinda Hernandez, ricercatrice senior di TILDA e prima autrice dello studio ha detto:

"Le malattie croniche sono la principale causa di morte in tutto il mondo. Queste condizioni raramente sono isolate e di solito sono presenti insieme, un fenomeno chiamato multimorbidità.

"Questo è un problema particolarmente importante per i nostri servizi sanitari e per li politiche sanitarie nelle società che invecchiano, poiché le persone multimorbidiche tendono ad avere esigenze più complesse di assistenza sanitaria ed esiti sanitari più scadenti, come un funzionamento fisico ridotto e tassi di mortalità più elevati.

"I risultati di questo studio possono essere usati per comprendere meglio la natura complessa della multimorbidità e identificare strategie di prevenzione e di gestione appropriate per trattare i modelli unici di malattie non trasmissibili in questi paesi".


La prof.ssa Rose Anne Kenny, ricercatrice di TILDA e coautrice ha dichiarato:

"I risultati di questo studio delineano chiaramente le preoccupazioni per la salute che influenzano la nostra popolazione che invecchia, e sono particolarmente rilevanti per chi è incaricato di rafforzare le prestazioni sanitarie in Irlanda e più lontano. Capire in modo informato i modelli di malattia per un determinato paese può dare una migliore comprensione della natura complessa della multimorbidità e della malattia.

"Inoltre, la ricerca mostra che impedire lo sviluppo di malattie croniche può dare vantaggi, ritardando o prevenendo le malattie legate alla demenza o al deterioramento cognitivo. Sappiamo che l'Irlanda è al secondo posto per obesità nell'UE, mentre si stima che i tassi di demenza saranno più che doppi nei prossimi 25 anni, facendo salire i casi a oltre 150.000 entro il 2045.

"Questa ricerca chiaramente delinea perché sono necessari interventi sanitari mirati e campagne per incoraggiare abitudini e comportamenti più sani per aiutare a prevenire o ritardare lo sviluppo delle malattie, supportando salute e longevità migliori per coloro che invecchiano".

 

 

 


Fonte: Trinity College Dublin (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Belinda Hernández, Stacey Voll, Nathan Lewis, Cathal McCrory, Arthur White, Lucy Stirland, Rose Anne Kenny, Richard Reilly, Craig Hutton, Lauren Griffith, Susan Kirkland, Graciela Muniz Terrera, Scott Hofer. Comparisons of disease cluster patterns, prevalence and health factors in the USA, Canada, England and Ireland. BMC Public Health, 2021, DOI

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Variante della proteina che causa l'Alzheimer protegge dalla malattia

15.02.2021 | Ricerche

Le scoperte di un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA), guidato da ricercatori dell...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Nuovo metodo di selezione farmaci spiega perché quelli di Alzheimer falliscono…

31.01.2022 | Ricerche

Analizzando i meccanismi di malattia nei neuroni umani, dei ricercatori dell'Università del...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Rete nascosta di enzimi responsabile della perdita di sinapsi nell'Alzhei…

8.12.2020 | Ricerche

Un nuovo studio sul morbo di Alzheimer (MA) eseguito da scienziati dello Scripps Researc...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)