Ogni esercizio che fa pompare il cuore può ridurre il rischio di demenza e rallentare la progressione della condizione una volta avviata, ha riportato uno studio della Mayo Clinic, pubblicato questo mese nella Mayo Clinic Proceedings.
I ricercatori hanno esaminato il ruolo dell'esercizio aerobico nel preservare le capacità cognitive e ha concluso che non deve essere trascurato come terapia importante contro la demenza.
I ricercatori hanno definito in senso lato l'esercizio come attività fisica aerobica sufficiente per aumentare la frequenza cardiaca ed aumentare il bisogno di ossigeno del corpo. Per esempio passeggiate, allenamenti in palestra e attività a casa, come spalare la neve o rastrellare le foglie.
"Abbiamo esaminato tutta la letteratura scientifica che abbiamo trovato sul tema di esercizio e cognizione, tra cui studi su animali e studi osservazionali, rivedendo oltre 1.600 documenti, con 130 concentrati direttamente su questo tema. Abbiamo cercato di mettere insieme una visione equilibrata dell'argomento" afferma Eric J. Ahlskog, MD, Ph.D., neurologo alla Mayo Clinic. "Siamo giunti alla conclusione che l'allenamento può essere un argomento molto convincente come strategia per modificare la malattia con l'obiettivo di prevenire la demenza e il decadimento cognitivo lieve, e per modificare favorevolmente questi processi una volta che si sono sviluppati". I ricercatori fanno notare che gli studi di scansioni cerebrali hanno costantemente rivelato prove oggettive degli effetti positivi dell'esercizio fisico sulla integrità del cervello umano. Inoltre, fanno notare, la ricerca sugli animali ha mostrato che l'esercizio fisico genera fattori trofici in grado di migliorare il funzionamento del cervello, e in più l'esercizio fisico facilita le connessioni cerebrali (neuroplasticità).
Sono necessarie ulteriori ricerche sul rapporto tra l'esercizio fisico e le funzioni cognitive, dicono gli autori dello studio, ma incoraggiano l'esercizio in generale, e specialmente per quelli con, o preoccupati per, i problemi cognitivi.
"Sia che inviamo i nostri pazienti alle cure primarie, sia agli ambulatori di neurologia, dobbiamo continuare a incoraggiare l'esercizio non solo per la salute generale, ma anche per la salute cognitiva" dice il Dott. Ahlskog.
Co-autori Yonas Geda, MD; Neill Graff-Radford, MD, e Ronald Petersen, Ph.D., MD
Fonte: Mayo Clinic
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Pubblicato in WallStreetJournal il 7 settembre 2011 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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