Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Anche un breve esercizio migliora subito la memoria: vale per anziani con e senza deficit cognitivo [studio]

Bici da cameraGli scienziati del Centro per la Neurobiologia dell'Apprendimento e della Memoria della University of California di Irvine (UCI) hanno scoperto che anche una breve sessione di esercizio fisico moderato migliora il consolidamento dei ricordi sia negli anziani sani che in quelli con decadimento cognitivo lieve.

La maggior parte della ricerca si è concentrata sui benefici dei programmi di esercizio a lungo termine sulla salute in generale e sulla funzione cognitiva in vecchiaia. Ma il lavoro dell'UCI è il primo a esaminare gli effetti immediati sulla memoria di una sessione breve.


Nel loro studio, la ricercatrice post-dottorato Sabrina Segal e i neurobiologi Carl Cotman e Lawrence Cahill hanno chiesto a persone tra i 50 e gli 85 anni, con o senza deficit di memoria, di visualizzare immagini piacevoli - come ad esempio foto di natura e animali - e quindi subito dopo esercitarsi su una bicicletta da camera per sei minuti al 70 per cento della loro capacità massima. Un'ora più tardi, i partecipanti sono stati sottoposti senza preavviso ad un test di richiamo delle immagini precedentemente visualizzate. I risultati hanno mostrato un miglioramento notevole della memoria con l'esercizio sia per gli adulti sani che per quelli con problemi cognitivi, rispetto ai soggetti che non hanno usato la bici.


"Abbiamo scoperto che una singola, breve istanza di esercizio moderatamente intenso migliora particolarmente la memoria dei soggetti con deficit di memoria"
, ha detto la Segal. "A causa delle sue implicazioni e della necessità di comprendere meglio il meccanismo attraverso il quale l'esercizio fisico può migliorare la memoria, stiamo facendo seguire a questo studio una ricerca sui potenziali fattori biologici sottostanti". Lei ritiene che il miglioramento della memoria può essere correlato all'induzione da parte dell'esercizio del rilascio di noradrenalina, un messaggero chimico del cervello noto per il suo ruolo importante nella modulazione della memoria. Questa ipotesi si basa sul lavoro precedente che ha dimostrato che l'aumento della noradrenalina attraverso la manipolazione farmacologica acuisce la memoria e che bloccare la noradrenalina danneggia la memoria.


Nella ricerca più recente, la Segal e i suoi colleghi hanno scoperto che i livelli di alfa amilasi salivare, un biomarcatore che riflette l'attività della noradrenalina nel cervello, aumenta significativamente nei partecipanti dopo l'esercizio. Questa correlazione è particolarmente forte nelle persone con disturbi della memoria.


"I risultati attuali offrono un'alternativa naturale e relativamente sicura per interventi farmacologici volti al miglioramento della memoria in soggetti anziani sani e in coloro che soffrono di deficit cognitivi", osserva la Segal. "Con una popolazione crescente di anziani, diventa più importante che mai la necessità di migliorare la qualità di vita e la prevenzione del declino mentale".


I risultati dello studio appaiono nel numero di Novembre (Volume 32, Numero 4) del Journal of Alzheimer. La ricerca è stata finanziata dall'Alzheimer's Disease Research Center dell'UCI e dall'Istituto Nazionale di Salute Mentale, una divisione del National Institutes of Health.

 

 

 

 

***********************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

***********************
Fonte: Materiale della University of California - Irvine.

Riferimento:
Sabrina K Segal, Carl W Cotman, Lawrence F Cahill. Exercise-Induced Noradrenergic Activation Enhances Memory Consolidation in Both Normal Aging and Patients with Amnestic Mild Cognitive Impairment. Journal of Alzheimer's Disease, 2012 DOI: 10.3233/JAD-2012-121078.

Pubblicato in ScienceDaily il 26 Novembre 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:



Notizie da non perdere

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Come vivere in modo sicuro con la demenza a casa tua

12.11.2020 | Esperienze & Opinioni

C'è un malinteso comune che la persona con una diagnosi di demenza perde la sua indipend...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

I dieci psicobiotici di cui hai bisogno per un cervello felice

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Psicobiotici? Cosa sono gli psicobiotici?? Bene, cosa penseresti se io dicessi che la tu...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Demenze: forti differenze regionali nell’assistenza, al Nord test diagnostici …

30.01.2024 | Annunci & info

In Iss il Convegno finale del Fondo per l’Alzheimer e le Demenze, presentate le prime linee guida...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)