Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


OMS e ADI dicono che la demenza deve essere una priorità sanitaria globale

WHO | World Health OrganizationWHO | World Health OrganizationUn rapporto pubblicato oggi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dall'Alzheimer's Disease International (ADI) chiede ai governi e ai responsabili politici a fare della demenza una priorità sanitaria globale.

Questo nuovo rapporto fornisce una panoramica autorevole sull'impatto della malattia in tutto il mondo.


Oltre alle migliori pratiche preziose e agli studi di casi pratici provenienti da tutto il mondo, contiene una raccolta completa di dati, comprese statistiche difficili da ottenere di paesi a basso e medio reddito, sottolineando di conseguenza che questo è veramente un problema globale.


Per preparare il rapporto, intitolato "La demenza: una priorità di salute pubblica", l'OMS e l'ADI hanno commissionato il rapporto a quattro gruppi di lavoro di esperti guidati da ricercatori dell'Istituto di Psichiatria, dal King College di Londra e dall'Istituto di Scienze Neurologiche in India. "L'OMS riconosce la dimensione e la complessità della sfida della demenza ed esorta i paesi a vederla come una priorità di sanità pubblica", ha detto il Dott. Shekhar Saxena, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale e Abuso di Sostanze dell'OMS. "In questo momento, solo otto dei 194 Stati membri dell'OMS hanno in atto un piano nazionale per la demenza, e pochi altri lo stanno sviluppando. La nostra speranza è che altri paesi seguano l'esempio, utilizzando la relazione come punto di partenza per la pianificazione e l'implementazione".

Alzheimer's Disease InternationalMarc Wortmann, direttore esecutivo di ADI, ha dichiarato: "Con il suo impatto devastante sui pazienti, le loro famiglie, le loro comunità e i sistemi sanitari nazionali, la demenza rappresenta non solo una crisi di salute pubblica, ma un incubo sociale e fiscale. Nel mondo un nuovo caso di demenza si pone ogni quattro secondi. I nostri sistemi sanitari attuali semplicemente non possono far fronte all'esplosione della crisi di demenza poichè tutti noi viviamo più a lungo. Questo rapporto dimostra che molto può essere fatto per migliorare la vita delle persone affette da demenza e per i loro familiari".


La pubblicazione del rapporto OMS/ADI arriva sulla scia di un appello accorato per una azione globale dall'esperto di salute pubblica Dr. Peter Piot che, come ex Direttore Esecutivo di UNAIDS, ha contribuito a guidare il mondo nel trasformare l'HIV / AIDS da una condanna a morte certa in una malattia gestibile. In un recente discorso, il dottor Piot ha descritto la demenza - e la malattia di Alzheimer in particolare - come una "bomba a orologeria", data la rapida crescita della popolazione in tutto il mondo. Secondo la ricerca di ADI, che ora dà ulteriore legittimità alla relazione dell'OMS, il numero di persone nel mondo che vivono con demenza, stimato in 35,6 milioni nel 2010, è destinato a raddoppiare ogni circa 20 anni, raggiungendo i 65,7 milioni nel 2030 e 115,4 milioni nel 2050. Disegnando un sorprendente parallelo tra la demenza oggi e l'HIV/AIDS nel 1980, ha sostenuto che il mondo deve affrontare la demenza con un identico livello di urgenza e di risorse concertate. "Se il mondo aveva bisogno di una sveglia, è su questa crisi globale. Non vedo alcuna alternativa che curare l'Alzheimer con una attenzione almeno pari a quella che abbiamo dato all'HIV/AIDS", ha detto Piot.

Il rapporto "WHO-Dementia: a Public Health Priority" è disponibile qui in Inglese;  è disponibile una versione tradotta in Italiano da richiedere attraverso la pagina dei contatti con una modesta offerta all'Associazione Alzheimer onlus.

 

 

 

 

*************************
Cosa pensi di questo articolo? Ti è stato utile? Hai rilievi, riserve, integrazioni? Conosci casi o ti è successo qualcosa che lo conferma? o lo smentisce? Puoi usare il modulo dei commenti qui sotto per dire la tua opinione. Che è importante e unica.

 

************************
Fonte: Alzheimer's Disease International - Copyright (C) 2012 PR Newswire. All rights reserved

Pubblicato in MarketWatch il 11 Aprile 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari proposti da Google sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.

Sostieni l'Associazione; una donazione, anche minima, ci aiuterà ad assistere malati e famiglie e continuare ad informarti. Clicca qui a destra:

Notizie da non perdere

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Scoperta inaspettata: proteine infiammatorie possono rallentare il declino cog…

5.07.2021 | Ricerche

Finora la ricerca aveva collegato l'infiammazione al morbo di Alzheimer (MA), però scien...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Studio cinese: 'Metti spezie nel tuo cibo per tenere a bada l'Alzhei…

13.01.2022 | Ricerche

Proprio come 'una mela al giorno toglie il medico di torno', sono ben noti i benefici di...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Diagnosi di Alzheimer: prenditi del tempo per elaborarla, poi vai avanti con m…

4.12.2023 | Esperienze & Opinioni

Come posso accettare la diagnosi di Alzheimer?

Nathaniel Branden, compianto psicoterape...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Lavati i denti, posticipa l'Alzheimer: legame diretto tra gengivite e mal…

4.06.2019 | Ricerche

Dei ricercatori hanno stabilito che la malattia gengivale (gengivite) ha un ruolo decisi...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)