Una persona su due in Svezia ha un rischio di sviluppare demenza, secondo un nuovo studio da Umeå University.
Questo dato allarmante proviene da una profonda revisione sullo sviluppo della demenza tra gli anziani di 85 anni e oltre.
"Negli ultimi cinque / sette anni, la proporzione delle persone affette da demenza è aumentata del 40 per cento", ha detto Yngve Gustafson, professore di medicina geriatrica all'Università di Umeå, alla emittente pubblica SVT. Dagli inizi del 2000, i ricercatori del cosiddetto studio Gerda hanno osservato le persone anziane in due province settentrionali di Svezia e Finlandia. Hanno quasi completato dieci anni di follow-up. Ma il risultato rivela già un forte aumento nella demenza e depressione nel gruppo di anziani da 85 anni in sù, rispetto ai soli cinque a sette anni fa.
"Se queste cifre sono vere, allora dovremo rivedere le previsioni precedenti. Le stime precedenti sulla proporzione di pazienti affetti da demenza non sembrano essere corrette", afferma il coordinatore del progetto Martin Gustafson all'agenzia di stampa TT.
Secondo Yngve Gustafson, ci sono molte indicazioni che la proporzione delle persone affette da demenza è aumentando sensibilmente in tutta l'Europa occidentale. Molti dei suoi colleghi di altri paesi hanno avvertito che alcuni rapporti di ricerca che puntano a questo fatto sono già programmati nei prossimi anni. Se le cifre dello studio fossero proiettate all'intero paese, significherebbe che bisogna rivedere le cifre attuali che pianificano circa un quarto di milione di persone affette da demenza nel 2050.
"Anche considerando le stime più basse, significa avere 100.000 persone in più con demenza. Da mettere in relazione con i soli 90.000 posti negli alloggi specifici. Quindi è un aumento enorme, ben al di sopra l'attuale pianificazione da parte dei governi locali", dice Yngve Gustafson.
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Pubblicato in Stockholm News il 13 febbraio 2012 - Traduzione di Franco Pellizzari.
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