Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


In parole semplici, la memoria è ...

La memoria è il processo di assorbire le informazioni intorno a noi, elaborarle, memorizzarle e quindi ricordarle e recuperarle. La nostra capacità di ricordare e richiamare il nostro passato è ciò che ci collega alla nostra famiglia, ai nostri amici e alla nostra comunità.


Sebbene l'ippocampo, le due piccole strutture a 'S' sotto la corteccia del cervello, abbia un ruolo importante nella formazione, nell'elaborazione e nel trasferimento di ricordi, questi ultimi non sono memorizzati lì. I ricordi sono conservati nello strato più esterno del cervello chiamato corteccia cerebrale.


Ognuno dei quattro lobi del cervello produce le proprie specialità. Ad esempio, i lobi frontali sono importanti per l'apprendimento a breve termine e il coordinamento dei ricordi, il recupero dei dettagli del passato e per pianificare il futuro.


La memoria autobiografica invece si basa fortemente sui lobi temporali.


Il cervelletto è coinvolto nella conservazione di memorie procedurali e l'amigdala è centrale per ricordare e trasformare le emozioni e ha un ruolo chiave nell'allocazione dei ricordi a lungo termine.


Fondamentalmente abbiamo un sistema di memoria in quattro parti: memoria episodica, semantica, procedurale e di lavoro.


  1. La memoria episodica è la raccolta di esperienze personali passate che si sono verificate in un particolare momento e luogo. Un individuo potrebbe ricordare una conversazione telefonica da ieri o il film visto lo scorso fine settimana. Se un individuo ha problemi con questo ricordo, tende ad avere difficoltà a apprendere nuove informazioni o a richiamare le informazioni apprese di recente.

  2. La memoria semantica include cose che sono conoscenze comuni, come i nomi dei colori, il numero di giorni nell'anno, le capitali dei paesi e altri fatti di base acquisiti in tutta la vita. Se un individuo ha problemi in questo particolare sistema di memoria, avrebbe difficoltà a dare un nome ad oggetti comuni o a descriverli, come animali di fattoria o tipi di uccelli.

  3. La memoria procedurale include attività di apprendimento e competenze che vengono eseguite con poco o nessun pensiero cosciente, come andare in bicicletta o guidare un'auto. Se un individuo ha difficoltà con questo ricordo, perderà le abilità padroneggiate da lungo tempo e avrà problemi significativi nell'apprendimento di nuove competenze. Questo sistema di memoria in genere non è danneggiato nel morbo di Alzheimer (MA) o è uno degli ultimi domini cognitivi a deteriorarsi.

  4. La memoria di lavoro coinvolge la capacità di prestare attenzione e concentrarsi. Ti consente di mantenere, per un breve periodo di tempo, informazioni come numeri di telefono, indicazioni per un ristorante, appuntamenti e compleanni. I problemi con questa memoria includono difficoltà a prestare attenzione e ad apprendere un compito composto di varie fasi. Numerosi disturbi cognitivi, come il MA, il Parkinson e l'Huntington, nonché la demenza da Corpi di Lewy, possono influenzare la memoria di lavoro.


L'Alzheimer non influisce allo stesso modo su tutti i sistemi di memoria, una possibile spiegazione del motivo per cui la malattia è unica per ogni individuo.


La memoria a breve termine è la prima ad andarsene, seguita da quella episodica, quindi la semantica e infine quella procedurale. Con l'avanzamento della malattia, parti di memoria che erano precedentemente intatte si compromettono e alla fine si corrompono tutte le abilità di ragionamento, di attenzione e linguistiche.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Invertita per la prima volta la perdita di memoria associata all'Alzheime…

1.10.2014 | Ricerche

La paziente uno aveva avuto due anni di perdita progressiva di memoria...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Il Protocollo Bredesen: si può invertire la perdita di memoria dell'Alzhe…

16.06.2016 | Annunci & info

I risultati della risonanza magnetica quantitativa e i test neuropsicologici hanno dimostrato dei...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.