Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


C'è un legame tra aspartame e Alzheimer?

L'aspartame è un dolcificante comune senza zucchero presente negli Stati Uniti dai primi anni '80. Si trova in oltre 6.000 prodotti, tra cui Diet Coke, Diet Pepsi, Crystal Light e Kool-Aid. Viene anche venduto con marchi come NutraSweet e Equal.


L'uso dell'aspartame è ancora accompagnato da polemiche e le prove disponibili suggeriscono alcuni collegamenti, ma non indicano effetti negativi a lungo termine. I meccanismi precisi del legame tra aspartame e Alzheimer non sono completamente chiari e sono necessarie altre ricerche per indagare su questi meccanismi e su qualsiasi associazione sottostante.


Uno studio del 2017 pubblicato sulla rivista Stroke ha concluso che "un'assunzione cumulativa più elevata di bevande analcoliche dolcificate artificialmente si è associata ad un aumento del rischio di ictus ischemico, di demenza per qualsiasi causa e di demenza di Alzheimer".

Il rischio di sviluppare la demenza o di avere un ictus è quasi tre volte più alto se qualcuno consuma anche solo una lattina al giorno di una bevanda zuccherata artificialmente.


Inoltre, un rapporto del 2018 in Current Diabetes Review, afferma che l'aspartame può anche fungere da stressante chimico nel corpo, aumentando i livelli dell'ormone cortisolo che promuove l'aumento di peso e produce anche radicali liberi che causano stress ossidativo nel corpo, tutti fattori di alto rischio per un cuore e uno stile di vita sani.

I ricercatori hanno anche ammonito che c'erano incoerenze nei risultati e che erano necessari altri studi clinici per supportare i pericoli dell'aspartame.


In un altro rapporto del 2017 pubblicato su Nutritional Neuroscience, l'aspartame è stato ritenuto collegato a vari problemi comportamentali e cognitivi, comprese difficoltà di apprendimento, convulsioni, mal di testa ed emicrania, ansia, depressione e insonnia. L'aspartame è anche uno stressante chimico che può aumentare il cortisolo che può causare aumento di peso, danni ai vasi sanguigni e accumulo di placca, che è anche dura per il cuore.


Il dott. David Perlmutter, autore di The Grain Brain: The Surprising Truth about Wheat, Carbs, and Sugar — Your Brain’s Silent Killers (Cervello di cereali: La sorprendente verità sul grano, i carboidrati e lo zucchero, gli omicidi silenziosi del tuo cervello), rileva che, secondo la sua ricerca, ictus e Alzheimer condividono un meccanismo simile in termini di causa. Ictus e Alzheimer sono principalmente disturbi infiammatori. Quando si assumono dolcificanti artificiali, si inducono cambiamenti nei batteri intestinali che causano un ambiente più infiammatorio nel nostro corpo, ha detto.


L'aspartame è noto per sovra-stimolare i neurotrasmettitori (i messaggeri chimici) nel cervello. Quantità eccessive possono danneggiare i neuroni e causare morte cellulare, che sono associate a problemi di memoria e alla demenza.


Le opzioni alternative ai dolcificanti per cibi e bevande includono miele, sciroppo d'acero, nettare di agave, succo di frutta o stevia. Come l'aspartame, tuttavia, queste opzioni naturali dovrebbero essere consumate in quantità limitate.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer OdV di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

Pressione bassa potrebbe essere uno dei colpevoli della demenza

2.10.2019 | Esperienze & Opinioni

Invecchiando, le persone spesso hanno un declino della funzione cerebrale e spesso si pr...

Menopausa precoce e terapia ormonale ritardata alzano il rischio di Alzheimer

17.04.2023 | Ricerche

Le donne hanno più probabilità degli uomini di sviluppare il morbo di Alzheimer (MA), e ...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

La lunga strada verso la demenza inizia con piccoli 'semi' di aggreg…

20.11.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) si sviluppa nel corso di decenni. Inizia con una reazione a c...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

Il sonno resetta i neuroni per i nuovi ricordi del giorno dopo

11.09.2024 | Ricerche

Tutti sanno che una buona notte di sonno ripristina l'energia di una persona; ora un nuo...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Svolta per l'Alzheimer? Confermato collegamento genetico con i disturbi i…

26.07.2022 | Ricerche

Uno studio eseguito in Australia alla Edith Cowan University (ECU) ha confermato il legame tra Alzhe...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Relazioni personali ricche migliorano il funzionamento del cervello

22.06.2020 | Ricerche

Come interagiscono gli individui, come si percepiscono uno con l'altro, e i pensieri e i...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.