Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come gestire l'incontinenza in una persona con Alzheimer avanzato?

Poiché il morbo di Alzheimer (MA) colpisce ogni individuo in maniera diversa, le cause dell'incontinenza (perdita di controllo della vescica e dell'intestino) possono variare.


L'incontinenza urinaria e fecale, comune nella fase avanzata del MA, può essere dolorosa e difficile da gestire. È necessario programmare la toilette per trattare l'incontinenza nei soggetti con MA. Se l'individuo interessato si muove ancora ed è in grado di sedersi sulla toilette, inizia a portarlo in bagno in modo programmato ogni due ore.


Una buona pratica prevede di portarlo prima e dopo i pasti, e prima di andare a dormire. Potrebbe essere richiesto l'acquisto di una comoda, o toilette mobile, per soddisfare le esigenze della persona cara.


Porta l'individuo in bagno quando chiede di andare. Sii rassicurante e non avere fretta. rispetta sempre l'individuo e concedi più privacy possibile. Mantieni aspettative realistiche. L'individuo potrebbe non evacuare a ogni visita, ma può accedere al bagno come se ne avesse bisogno. In tal caso, non lasciarlo troppo a lungo in bagno o sul water.


Ricordati sempre di lodarlo e incoraggiarlo. Inoltre, l'impatto di confusione nella persona colpita può essere limitato da una migliore comunicazione, perciò potrebbe essere necessario orientarlo spesso per quanto riguarda il bagno.


In genere è necessario usare prodotti per l'incontinenza durante questa ultima fase. Slip protettivi per adulti e tamponi assorbenti possono aiutare a fornire una copertura ottimale per il comfort e per proteggere abiti e biancheria da letto.


Il caregiver deve prendere ulteriori precauzioni e monitorare la cura della pelle del suo caro che indossa slip protettivi, per evitare piaghe da decubito, che possono diventare ulcere con vesciche sulla pelle.


Consultare sempre un medico per i problemi di incontinenza grave. In primo luogo, escludere qualsiasi problema medico di base, come ad esempio un'infezione delle vie urinarie. La perdita di continenza può avere come sintomi sangue nelle urine, problemi alla prostata negli uomini, odore forte di urina, stipsi grave, effetti collaterali dei farmaci.


Inoltre, sii consapevole che l'incontinenza potrebbe essere dovuta alla incapacità della persona di individuare il bagno e/o di togliersi gli abiti in tempo. E, con il progredire della malattia, vengono a mancare i segnali che normalmente sono inviati al cervello per comunicare il bisogno di andare in bagno.


Una volta che tutti i problemi di fondo sono risolti o esclusi, prova a usare altre strategie per gestire questo tipo di assistenza.


Considera l'ambiente bagno ed effettua aggiustamenti. Osserva la configurazione della camera e assicurati che ci sia un percorso sgombro fino al bagno, che lo renda facilmente accessibile. Una corretta illuminazione è importante. Tieni a mente che i grandi specchi possono distrarre, confondere e persino mettere a disagio la persona con MA. Un water illuminato o distinto può contribuire ad orientare l'individuo verso il posto giusto.


Potresti provare a mettere un cartello sulla porta del bagno, con scritto 'Toilette' o similare, e aggiungere anche la foto di una comoda per riferimento.


Anche una dieta scadente e l'assunzione inadeguata di cibo può influire sull'incontinenza. L'assunzione di liquidi è importante per evitare la disidratazione, ma ricorda di diminuire i liquidi prima di mettere a letto la persona.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di testi o marchi inclusi nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

L'esercizio fisico dà benefici cognitivi ai pazienti di Alzheimer

29.06.2015 | Ricerche

Nel primo studio di questo tipo mai effettuato, dei ricercatori danesi hanno dimostrato che l'ese...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

5 tipi di ricerca, sottostudiati al momento, potrebbero darci trattamenti per …

27.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Nessun ostacolo fondamentale ci impedisce di sviluppare un trattamento efficace per il m...

Età degli organi biologici prevede il rischio di malattia con decenni di antic…

11.03.2025 | Ricerche

I nostri organi invecchiano a ritmi diversi e un esame del sangue che determina quanto ciascuno è...

Demenza: mantenere vive le amicizie quando i ricordi svaniscono

16.01.2018 | Esperienze & Opinioni

C'è una parola che si sente spesso quando si parla con le famiglie di persone con demenz...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Immergersi nella natura: gioia, meraviglia ... e salute mentale

10.05.2023 | Esperienze & Opinioni

La primavera è il momento perfetto per indugiare sulle opportunità.

La primavera è un m...

L'Alzheimer è in realtà un disturbo del sonno? Cosa sappiamo del legame t…

28.02.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è una forma di demenza che insorge quando c'è un accumulo di ...

Cosa rimane del sé dopo che la memoria se n'è andata?

7.04.2020 | Esperienze & Opinioni

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato da una progressiva perdita di memoria. Nelle...

Perché il diabete tipo 2 è un rischio importante per lo sviluppo dell'Alz…

24.03.2022 | Ricerche

Uno studio dell'Università di Osaka suggerisce un possibile meccanismo che collega il diabete all'Al...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Scoperta ulteriore 'barriera' anatomica che difende e monitora il ce…

11.01.2023 | Ricerche

Dalla complessità delle reti neurali, alle funzioni e strutture biologiche di base, il c...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.