Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Come il coronavirus potrebbe cambiare per sempre l'assistenza domiciliare

home care resident with caregiverFoto: John Tlumacki/The Boston Globe via Getty Images

Medici, esperti di assistenza sanitaria e media hanno passato molto tempo concentrati sulle capacità ospedaliere dall'inizio della crisi COVID-19. Le case di cura hanno ricevuto meno attenzione: migliaia di morti hanno rivelato un rischio scioccante per gli anziani e coloro che si occupano di loro.


Un altro settore che riceve poca attenzione sono i servizi di assistenza domiciliare (gli operatori diretti, come gli assistenti personali per la cura e gli aiutanti sanitari domestici, gli infermieri e i terapeuti), quelli che portano il trattamento a casa del paziente. Oltre 5 milioni di persone negli Stati Uniti attualmente ricevono assistenza domiciliare a pagamento. Ed ora, non solo l'assistenza domiciliare deve continuare per gli anziani e per i disabili, ma ne avranno bisogno anche molte persone con COVID-19.


Siamo geriatri che hanno lavorato in contesti assistenziali acuti e post-acuti. Tutti abbiamo assistito allo stress che il COVID-19 sta causando al nostro sistema sanitario. E riconosciamo la necessità incredibile di operatori di assistenza domiciliare. Ma come possono restare sicure queste persone, e quelli di cui si occupano? Il COVID-19 potrebbe complicare e compromettere la cura per milioni di persone, che peraltro era già in pericolo.

 

Un aumento della domanda di assistenza domiciliare

Anche prima del COVID-19, non c'erano abbastanza operatori di assistenza domiciliare. Migliaia di persone con COVID-19 che non necessitano di ricovero in ospedale possono avere bisogno di assistenza domiciliare, e coloro che sono ricoverati in ospedale con il virus avranno bisogno di assistenza domiciliare dopo la dimissione.


Alcuni anziani, meno disposti a trasferirsi nelle case di riposo, sapendo delle decine di migliaia di morti in quelle strutture, possono optare per l'assistenza domiciliare. E anche le persone con condizioni mediche sottostanti, forse ora meno inclini ad andare in ospedale, possono scegliere l'assistenza in casa.


Una  espansione immediata dei servizi di assistenza domiciliare potrà ridurre lo stress sul nostro sistema sanitario durante la pandemia, e farci considerare come potrà essere l'assistenza sanitaria dopo la fine della pandemia. Una cosa da considerare è la salute degli operatori domiciliari stessi.


Quelli che si occupano degli anziani vulnerabili sono spesso essi stessi vulnerabili. Circa il 90% della forza lavoro di assistenza domiciliare sono donne che non hanno completato le superiori. Quasi il 60% di loro appartiene alle minoranze razziali o etniche con un tasso sproporzionatamente alto di malattia e di morte da COVID-19. Uno su cinque manca di assicurazione sanitaria. E solo un terzo dei lavoratori di assistenza domiciliare è impiegato a tempo pieno. La loro età media è di 49 anni; sono pagati in media di US$ 12 l'ora (€ 10,70); e più di 1 su 4 non ha copertura sanitaria egli stesso.


Di conseguenza, molti lavoratori si muovono tra più abitazioni per mettere insieme un lavoro a tempo pieno. Ciò aumenta il rischio di portare il virus nelle case di anziani fragili. Allo stesso tempo, questi stessi lavoratori essenziali sono a rischio a causa della loro esposizione a più individui. Questi fattori limitano il numero di lavoratori disposti a, e in grado di, fornire assistenza domiciliare.

 

Le 10 raccomandazioni

È fondamentale curare la salute di questi lavoratori, così come dei destinatari della loro cura. Fino a quando questo non è risolto, c'è chiaramente un problema di salute pubblica. Sulla base della nostra ricerca, qui ci sono 10 raccomandazioni che pensiamo potrebbero aiutare:

  1. Gli operatori di assistenza domiciliare hanno bisogno di accedere ai dispositivi di protezione individuale (DPI).

  2. Gli operatori di assistenza domiciliare e i loro clienti hanno bisogno di test COVID-19 regolari.

  3. Gli operatori di assistenza domiciliare hanno bisogno di un lavoro a tempo pieno con congedo di malattia retribuito. Sono necessari fondi pubblici, perché la maggior parte delle agenzie di assistenza domiciliare non può coprire questi costi.

  4. È necessaria una maggiore flessibilità su come è fornita la cura, in particolare durante la pandemia. Ci sono già stati cambiamenti: la telemedicina è ora consentita per le agenzie di salute domiciliare. Professionisti non-medici possono ora ordinare servizi sanitari a casa. Permettere la formazione virtuale per gli aiutanti sanitari domestici ci farebbe andare oltre.

  5. I Centers for Medicare e Medicaid Services (CMS) potrebbero ampliare la definizione di “salute a casa” per includere “la cura della persona”. Questo aiuterebbe i clienti che sono socialmente isolati e forse liberare il sovraffollamento delle case di riposo. In questo momento, Medicare non paga gli operatori di assistenza domiciliare se provvedono solo alla cura della persona (es.: fare il bagno, vestirsi).

  6. I CMS potrebbero espandere la definizione di “costretti a casa” in modo che altri possano beneficiare dei servizi di assistenza domiciliare.

  7. Si dovrebbe implementare il finanziamento federale per gli operatori sanitari comunitari.

  8. Si devono reclutare altri operatori di assistenza domiciliare, forse dalle attività dove ci sono/saranno licenziamenti significativi, come i servizi di vendita al dettaglio e alimentare. Questi individui dovrebbero essere formati per i nuovi ruoli.

  9. Con le esigenze sempre più complesse di una popolazione che invecchia, gli operatori di assistenza domiciliare stanno facendo attività più complesse, una volta riservate agli infermieri diplomati. Mentre svolgono questi compiti, gli operatori di assistenza domiciliare devono essere formati, autorizzati e compensati.

  10. In generale, c'è un profondo deficit di formazione per gli operatori di assistenza domiciliare. Con la nuova normalità su di noi, questa nuova forza lavoro ha bisogno di una scaletta di carriera con opportunità di crescita. Ad esempio, questi lavoratori possono ottenere una formazione di base con ulteriori abilità e competenze, come ad esempio come prendersi cura di un paziente COVID-19 o uno in fase di recupero da esso, che possono poi essere compensate.


La qualità della vita del paziente dipende dalla qualità del caregiving che riceve. Non possiamo tornare ai vecchi modi di svolgere l'attività. La pandemia offre l'opportunità di espandere la forza lavoro di assistenza domiciliare a beneficio di coloro che serve. Dopo tutto, una parte cruciale della valorizzazione dei nostri anziani sta nel valorizzare coloro che si occupano di loro.

 

 

 


Fonte: Madhuri Reddy (istruttrice di medicina e chirurgia, Università di Harvard), Nathan Stall (ricercatore Università di Toronto) e Paula Rochon (scienziato senior di ricerca, Università di Toronto)

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

I ricordi perduti potrebbero essere ripristinati: speranza per l'Alzheime…

21.12.2014 | Ricerche

Una nuova ricerca effettuata alla University of California di ...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Nuovo farmaco previene le placche amiloidi, un segno specifico di Alzheimer

8.03.2021 | Ricerche

Le placche di amiloide sono caratteristiche patologiche del morbo di Alzheimer (MA): son...

L'invecchiamento è guidato da geni sbilanciati

21.12.2022 | Ricerche

Il meccanismo appena scoperto è presente in vari tipi di animali, compresi gli esseri umani.

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Scoperto il punto esatto del cervello dove nasce l'Alzheimer: non è l…

17.02.2016 | Ricerche

Una regione cruciale ma vulnerabile del cervello sembra essere il primo posto colpito da...

Ricercatori del MIT recuperano con la luce i ricordi 'persi'

29.05.2015 | Ricerche

I ricordi che sono stati "persi" a causa di un'amnesia possono essere richiamati attivando le cel...

La consapevolezza di perdere la memoria può svanire 2-3 anni prima della compa…

27.08.2015 | Ricerche

Le persone che svilupperanno una demenza possono cominciare a perdere la consapevolezza dei propr...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Goccioline liquide dense come computer cellulari: nuova teoria sulla causa del…

22.09.2022 | Ricerche

Un campo emergente è capire come gruppi di molecole si condensano insieme all'interno de...

L'esercizio fisico genera nuovi neuroni cerebrali e migliora la cognizion…

10.09.2018 | Ricerche

Uno studio condotto dal team di ricerca del Massachusetts General Hospital (MGH) ha scop...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Dott. Perlmutter: Sì, l'Alzheimer può essere invertito!

6.12.2018 | Ricerche

Sono spesso citato affermare che non esiste un approccio farmaceutico che abbia un'effic...

Aumentano le evidenze di origini alternative delle placche di Alzheimer

13.06.2022 | Ricerche

I risultati di uno studio potrebbero spiegare perché i farmaci progettati per rimuovere i depositi d...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.