Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Coronavirus: molti pazienti riferiscono sintomi neurologici

Coronavirus MH

Come il numero di casi di COVID-19 continua ad aumentare in tutto il mondo, si inizia a vedere un numero crescente di segnalazioni di sintomi neurologici. Alcuni studi riportano che oltre un terzo dei pazienti mostra sintomi neurologici.


Nella stragrande maggioranza dei casi, il COVID-19 è un'infezione respiratoria che causa febbre, dolori, stanchezza, mal di gola, tosse e, nei casi più gravi, mancanza di respiro e pericolo respiratorio. Ma ora ci rendiamo conto che il COVID-19 può anche infettare le cellule fuori del tratto respiratorio e causare una vasta gamma di sintomi, dalle malattie gastrointestinali (diarrea e nausea) ai danni cardiaci e alle malattie della coagulazione del sangue. Sembra che dobbiamo aggiungere anche i sintomi neurologici a questa lista.


Diversi studi recenti hanno individuato la presenza di sintomi neurologici nei casi di COVID-19. Alcuni di questi studi sono segnalazioni di casi in cui i sintomi sono rilevati in singoli individui. Diversi rapporti hanno descritto pazienti di COVID-19 affetti da sindrome di Guillain-Barré. La sindrome di Guillain-Barré è una malattia neurologica in cui il sistema immunitario risponde ad un'infezione e finisce per attaccare, per errore, le cellule nervose, con conseguente debolezza muscolare e, infine, paralisi.


Altri casi di studio hanno descritto encefalite grave (infiammazione e gonfiore del cervello) da COVID-19, e ictus nei giovani sani con altrimenti lievi sintomi di COVID-19.


Studi più grandi dalla Cina e dalla Francia hanno anche indagato la prevalenza dei disordini neurologici nei pazienti COVID-19. Questi studi hanno dimostrato che il 36% dei pazienti ha sintomi neurologici. Molti di questi sintomi erano lievi e includono cose come mal di testa o vertigini che potrebbero essere causati da una risposta immunitaria robusta. Sono stati osservati anche altri sintomi più specifici e più gravi, che includono perdita di odore o sapore, debolezza muscolare, ictus, convulsioni e allucinazioni.


Questi sintomi sono più frequenti nei casi più gravi, con stime che vanno dal 46% all'84% dei casi gravi che mostrano sintomi neurologici. Nei casi più gravi sono stati osservati anche cambiamenti nella coscienza, come i disturbi di disorientamento, disattenzione e movimento, che hanno dimostrato di persistere dopo il recupero.

 

Attraversare la barriera emato-encefalica

Il SARS-CoV-2, il coronavirus che causa il COVID-19, può causare disturbi neurologici infettando direttamente il cervello o come conseguenza della forte attivazione del sistema immunitario.


Recenti studi hanno trovato il nuovo coronavirus nel cervello dei casi mortali di COVID-19. Si è anche suggerito che l'infezione dei neuroni olfattivi nel naso può consentire al virus di diffondersi dalle vie respiratorie al cervello.


Le cellule nel cervello umano esprimono la proteina ACE2 sulla loro superficie. L'ACE2 è una proteina coinvolta nella regolazione della pressione sanguigna ed è il recettore che il virus usa per entrare e infettare le cellule. L'ACE2 si trova anche sulle cellule endoteliali che foderano i vasi sanguigni. L'infezione delle cellule endoteliali può consentire al virus di passare dalle vie respiratorie al sangue e poi, attraverso la barriera emato-encefalica, entrare nel cervello. Una volta nel cervello, la replicazione del virus può causare disturbi neurologici.


L'infezione SARS-CoV-2 provoca anche una risposta molto forte da parte del sistema immunitario. Questa risposta immunitaria può causare disturbi neurologici direttamente sotto forma di sindrome di Guillain-Barré. Ma l'infiammazione del cervello potrebbe anche causare indirettamente danni neurologici, come ad esempio il rigonfiamento del cervello. Ed è associata, anche se non causa necessariamente, malattie neurodegenerative come l'Alzheimer e il Parkinson.

 

Non unico, ma comunque preoccupante

Il SARS-CoV-2 non è il solo ad essere un virus respiratorio che può anche infettare il cervello. Influenza, morbillo e i virus respiratori sinciziali possono infettare tutti il cervello o il sistema nervoso centrale e causare una malattia neurologica.


Si è scoperto che altri coronavirus infettano il cervello e causano disturbi neurologici. Il coronavirus stagionale collegato, l'HCoV-OC43, in genere provoca sintomi respiratori molto lievi, ma può anche causare l'encefalite negli esseri umani. Allo stesso modo, il coronavirus che causa la sindrome respiratoria mediorientale e il virus della Sars 2003 possono causare gravi disturbi neurologici.


I virus respiratori che entrano nel cervello sono per fortuna un evento raro. Ma con milioni di infezioni COVID-19 in tutto il mondo, c'è il rischio significativo di malattie neurologiche, soprattutto nei casi più gravi.


È importante essere consapevoli della possibilità di manifestazioni neurologiche del COVID-19, sia durante la malattia acuta, che per i possibili effetti a lungo termine. Questo mette in evidenza anche l'importanza permanente di prevenire la trasmissione virale e di individuare quelli che sono, e sono stati, infetti.

 

 

 


Fonte: Jeremy Rossman, senior lecturer in virologia e presidente delle reti di ricerca dell'Università del Kent

Pubblicato su The Conversation (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Sintomi visivi bizzarri potrebbero essere segni rivelatori dell'Alzheimer…

1.02.2024 | Ricerche

Un team di ricercatori internazionali, guidato dall'Università della California di San F...

Scienziati dicono che si possono recuperare i 'ricordi persi' per l…

4.08.2017 | Ricerche

Dei ricordi dimenticati sono stati risvegliati nei topi con Alzheimer, suggerendo che la...

Con l'età cala drasticamente la capacità del cervello di eliminare le pro…

31.07.2015 | Ricerche

Il fattore di rischio più grande per l'Alzheimer è l'avanzare degli anni. Dopo i 65, il rischio r...

Interleuchina3: la molecola di segnalazione che può prevenire l'Alzheimer…

20.07.2021 | Ricerche

Una nuova ricerca su esseri umani e topi ha identificato una particolare molecola di seg...

Zen e mitocondri: il macchinario della morte rende più sana la vita

20.11.2023 | Ricerche

Sebbene tutti noi aspiriamo a una vita lunga, ciò che è più ambito è un lungo periodo di...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

Come dormiamo oggi può prevedere quando inizia l'Alzheimer

8.09.2020 | Ricerche

Cosa faresti se sapessi quanto tempo hai prima che insorga il morbo di Alzheimer (MA)? N...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Pensaci: tenere attivo il cervello può ritardare l'Alzheimer di 5 anni

21.07.2021 | Ricerche

Mantenere il cervello attivo in vecchiaia è sempre stata un'idea intelligente, ma un nuo...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

Scoperto perché l'APOE4 favorisce l'Alzheimer e come neutralizzarlo

10.04.2018 | Ricerche

Usando cellule di cervello umano, scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto la ...

Chiarito il meccanismo che porta all'Alzheimer e come fermarlo

30.08.2017 | Ricerche

Nel cervello delle persone con Alzheimer ci sono depositi anomali di proteine ​​amiloide-beta e ​...

Ritmi cerebrali non sincronizzati nel sonno fanno dimenticare gli anziani

18.12.2017 | Ricerche

Come l'oscillazione della racchetta da tennis durante il lancio della palla per servire un ace, l...

Nuova terapia che distrugge i grovigli di tau si dimostra promettente

30.09.2024 | Ricerche

Degli scienziati hanno sviluppato potenziali terapie che rimuovono selettivamente le proteine ​​t...

Identificazione dei primi segnali dell'Alzheimer

7.03.2022 | Ricerche

Un team multidisciplinare di ricerca, composto da ricercatori del progetto ARAMIS, dell...

Capire l'origine dell'Alzheimer, cercare una cura

30.05.2018 | Ricerche

Dopo un decennio di lavoro, un team guidato dal dott. Gilbert Bernier, ricercatore di Hô...

Accumulo di proteine sulle gocce di grasso implicato nell'Alzheimer ad es…

21.02.2024 | Ricerche

In uno studio durato 5 anni, Sarah Cohen PhD, biologa cellulare della UNC e Ian Windham della Rockef...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.