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Cosa dice la ricerca recente sui benefici della melatonina, oltre che aiuto al sonno

melatonin

La maggior parte delle persone pensa che la melatonina sia primariamente, o addirittura esclusivamente, un rimedio per il sonno. La melatonina, naturalmente, è fondamentale per un sonno sano. La produzione del corpo di melatonina è essenziale per regolare il ritmo circadiano e gestire la manutenzione dei cicli sonno-veglia quotidiani.


Come integratore, la melatonina è diventata enormemente popolare, in gran parte per la sua reputazione di promotore del sonno. In effetti, la melatonina è tra gli integratori più usati negli Stati Uniti, secondo i National Institutes of Health: tra il 2007 e il 2012, l'uso della melatonina è raddoppiato negli adulti degli Stati Uniti, arrivando a poco più di tre milioni.


Ecco cos'è così affascinante: alcuni dei benefici più ampi e potenti della melatonina possono essere fuori del regno del sonno. Come spiega questo interessante articolo di Medscape, gli scienziati stanno imparando sempre di più sul ruolo che può avere la melatonina nel trattamento e nella prevenzione delle malattie. Allo stesso tempo, l'efficacia dell'uso più conosciuto della melatonina, il sonno, resta una questione aperta nella comunità scientifica, anche se milioni di persone prendono la melatonina regolarmente per il sonno.


Qui sotto trovi cosa ci stanno dicendo le ultime ricerche sulla portata terapeutica della melatonina oltre il sonno, e come credo che possa essere usata nel modo più efficace per trattare i problemi del sonno.

 

I potenziali benefici della melatonina oltre al sonno

Sta quasi diventando più facile chiedersi: in quali malattie croniche la melatonina non ha un ruolo? Gli ultimi anni hanno visto una raffica di studi che mostrano i benefici protettivi e terapeutici della melatonina nella lotta contro le malattie croniche più significative del nostro tempo: la malattia di cuore, il cancro, la demenza, il diabete.


Il suo ruolo come antiossidante e anti-infiammatorio, come agente anti-tumorale, e la sua importanza nel mantenere sincronizzato l'orologio circadiano, sono alcuni dei modi cruciali in cui la melatonina sembra avere un impatto di vasta portata sulla salute e sulle malattie, soprattutto con l'avanzare dell'età.


La melatonina protegge la salute cardiovascolare e ha potenti capacità antiossidanti. Gli antiossidanti lavorano per proteggere le cellule e i geni dai danni, che possono portare alla loro disfunzione e all'insorgenza delle malattie.L' azione antiossidante riduce l'infiammazione nociva e limita i danni alle cellule e al DNA provocati da un processo noto come 'stress ossidativo', che avviene quando nel corpo proliferano prodotti chimici volatili chiamati 'radicali liberi'. Le sostanze che funzionano come antiossidanti possono neutralizzare gli effetti dannosi dei radicali liberi che feriscono l'integrità e il corretto funzionamento delle cellule e dei geni.


Le capacità antiossidanti della melatonina sono un meccanismo con cui questo ormone può prevenire e curare i danni delle malattie croniche e legate all'età: dalle malattie cardiovascolari, al cancro e alle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer. La ricerca recente continua a dimostrare che la melatonina può proteggere e trattare una serie di condizioni cardiovascolari, come infarto, ictus, ipertensione e aterosclerosi (l'accumulo di grasso e di colesterolo nelle arterie).


La melatonina influenza il rischio di diabete. La melatonina ha dimostrato di avere un'influenza sia sullo zucchero nel sangue che sull'insulina, marcatori chiave della salute metabolica e fattori delle malattie metaboliche, in particolare del diabete di tipo 2. La scienza del ruolo della melatonina nel rischio e nel trattamento del diabete è complicata e non ancora sufficientemente chiara. C'è un corpo robusto di ricerca a indicare che la melatonina ha un effetto protettivo sulla salute metabolica e può ridurre il rischio di diabete.


I livelli notturni naturali di melatonina nel corpo sono stati collegati al rischio di diabete. Secondo la ricerca, mantenere sani i livelli notturni di melatonina potrebbe tagliare della metà il rischio di diabete, rispetto alle persone con produzione notturna bassa di melatonina. E altre ricerche recenti hanno dimostrato che l'integrazione di melatonina può aiutare a regolare lo zucchero nel sangue, impedendogli di salire troppo in alto.


Eppure, altre ricerche recenti hanno mostrato che la melatonina può complicare il rischio di diabete interferendo con l'insulina, un ormone che aiuta il glucosio ad accedere alle cellule dal sangue, regolando così i livelli di zucchero nel sangue. L'innalzamento dei livelli di melatonina, in alcune persone, può ridurre la capacità delle cellule specializzate di rilasciare insulina, portando a livelli più alti lo zucchero nel sangue. Questi effetti di limitazione dell'insulina della melatonina hanno dimostrato di essere particolarmente forti nelle persone con una variante genetica specifica che influenza le cellule recettrici della melatonina. Quella stessa variante genetica è stata collegata ad un rischio elevato di diabete di tipo 2.


La melatonina protegge dalle malattie del cervello legate all'età, come il morbo di Alzheimer (MA). Da decenni i livelli di melatonina sono stati associati al MA. Le persone con MA tendono a mostrare livelli più bassi di melatonina rispetto ai coetanei senza la malattia. E la perdita di melatonina continua a crescere con il progredire della malattia neurodegenerativa.

Un crescente corpo di ricerca mostra che la melatonina ha notevoli capacità neuroprotettive e può aiutare a prevenire il MA, in parte rallentando o fermando l'accumulo di placca amiloide dannosa e di altre proteine nocive nel cervello, che molti scienziati pensano stiano dietro l'insorgenza della malattia. Altre ricerche suggeriscono che la melatonina supplementare possa aiutare a invertire il declino cognitivo quando il MA è già presente.

Come lo è in tutto il corpo, la melatonina è un potente antiossidante nel cervello. Lo stress ossidativo che danneggia le cellule cerebrali è ritenuto una concausa significativa dei problemi cognitivi legati all'età, e un fattore di sviluppo di malattie neurodegenerative, compreso il MA e altre.


Qual è un'altra ragione probabile della capacità della melatonina di proteggere la salute del cervello, secondo gli studi? Il suo ruolo nel mantenere in sincronia i ritmi circadiani.


La melatonina è un agente antitumorale. Ricerche entusiasmanti degli ultimi anni hanno dimostrato i tanti modi in cui la melatonina arresta l'insorgenza e la progressione di diversi tipi di cancro. Studi hanno dimostrato che la melatonina può:


Perché melatonina è così efficace nella lotta contro il cancro in ogni fase del suo sviluppo, dalla prevenzione alla limitazione della progressione, e al miglioramento del trattamento? Gli scienziati stanno ancora cercando la risposta complicata a quella grande domanda.


L'influenza della melatonina sui ritmi circadiani è un probabile fattore importante. Come lo è il suo ruolo nel proteggere la salute cellulare, come limitare gli effetti dello stress ossidativo e promuovere la morte ordinata di cellule danneggiate e invecchiate, un processo biologico noto come 'apoptosi'. Quando le cellule muoiono in modo ordinato, sistematico, si eliminano gli attori cellulari danneggiati e disfunzionali nel corpo, riducendo il rischio di crescita e replica di cellule tumorali.

 

 

 


Fonte: Michael J. Breus PhD, psicologo clinico, in Psychology Today (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

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Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

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