Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


L'infiammazione è sempre più considerata centrale nell'Alzheimer

È stata trovata un'associazione tra i biomarcatori di infiammazione nel plasma sanguigno e nel liquido cerebrospinale (CSF) e i marcatori della patologia del morbo di Alzheimer (MA). La scoperta getta nuova luce sulla patologia del MA e sulla comunicazione tra il cervello e il resto del corpo.


I risultati dello studio, svolto da ricercatori dell'Università del Colorado in collaborazione con il Centro di Ricerca Alzheimer dell'Università del Wisconsin e il Centro Memoria e Invecchiamento dell'Università della California di San Francisco, sono stati pubblicati ieri sul Journal of Alzheimer's Disease.


Gli scienziati sanno da tempo che la patologia correlata al MA può svilupparsi prima che compaiano i sintomi clinici del MA stesso, e che l'infiammazione è un componente fondamentale della malattia. Precedenti studi hanno collegato livelli di marcatori infiammatori nel liquido cerebrospinale e nel sangue al lieve decadimento cognitivo (MCI), e la ricerca mostra che l'aumento nei marcatori infiammatori può essere presente decenni prima che compaiano i sintomi di MA.


Tuttavia, non era ancora chiaro se i marcatori di infiammazione nel sangue (cioè l'infiammazione "periferica") sono correlati a misure conosciute della patologia di MA, anche dopo aver tenuto conto dei livelli di infiammazione del CSF (cioè infiammazione "centrale"). I ricercatori volevano anche sapere se i marcatori di infiammazione nel plasma sanguigno riflettessero l'infiammazione del sistema nervoso centrale.


"Uno dei due obiettivi principali del nostro studio era valutare l'associazione tra marcatori infiammatori nel liquido cerebrospinale e quelli del plasma per chiarire quanto i marcatori infiammatori del plasma riflettono l'infiammazione del sistema nervoso centrale", ha detto l'autrice dello studio Brianne Bettcher PhD, assistente professore di neurochirurgia e neurologia all'Università del Colorado. "Ancora più importante, eravamo interessati a determinare se i marcatori infiammatori nel plasma sono legati singolarmente ai marcatori CSF della patologia di MA e al danno neuronale, in un gruppo di anziani in buona salute che abitavano a casa propria".


Il suo team ha testato campioni di sangue e CSF di 173 adulti di mezza età e anziani arruolati nel Centro Ricerca Alzheimer del Wisconsin. I partecipanti erano adulti sani in quanto non avevano sintomi clinici di MA, anche se alcuni avevano una storia familiare di demenza dovuta al MA.


Gli scienziati si aspettavano che i marcatori di infiammazione nel CSF fossero predittori più affidabili della patologia di MA e del danno neuronale, rispetto a quelli nel sangue, a causa della barriera emato-encefalica. La Bettcher ha detto:

"I risultati del nostro studio suggeriscono che sebbene i marcatori di infiammazione del CSF siano forti predittori, sia i marcatori plasmatici che i marcatori CSF dell'infiammazione trasmettono indipendentemente le informazioni sulla patologia di MA e sul danno neuronale nei confronti testa a testa.

"Il risultato è inaspettato. Dal mio punto di vista, nel settore c'era la percezione che il sangue e la 'periferia' non sono collegati al cervello, che il cervello e il resto del corpo sono completamente separati.

"Penso che prove crescenti suggeriscano che cervello e corpo comunicano. Il nostro studio dimostra che i marcatori di infiammazione nel sangue possono dirci cosa sta succedendo all'interno del cervello".



Studi recenti su animali hanno dimostrato una forte relazione tra un'alta infiammazione e la propagazione delle proteine ​​tau, che sono associate al MA. La Bettcher ha detto che le nuove scoperte potrebbero servire come punto focale di studi più approfonditi volti a sviluppare un esame del sangue per rilevare i biomarcatori dell'infiammazione, anni prima che compaiano i sintomi del MA.


Secondo lei, lo studio indica anche un ruolo potenzialmente iniziale dell'infiammazione nell'invecchiamento e nel MA. La Bettcher ha anche sottolineato che, sebbene i partecipanti presentassero livelli rilevabili di marcatori MA e marcatori di danno neuronale nel loro CSF, la presenza di questi marcatori da soli non indica una diagnosi di MA, né significa che svilupperanno il MA in futuro.


E conclude: "Questi risultati si aggiungono a un crescente corpo di letteratura che sottolinea una relazione sempre più importante tra infiammazione sistemica, infiammazione centrale e esiti patologici".

 

 

 


Fonte: IOS Press via AlphaGalileo (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Riferimenti: Brianne M. Bettcher, Sterling C. Johnson, Ryan Fitch, Kaitlin B. Casaletto, Kate S. Heffernan, Sanjay Asthana, Henrik Zetterberg, Kaj Blennow, Cynthia M. Carlsson, John Neuhaus, Barbara B. Bendlin, Joel H. Kramer. Cerebrospinal Fluid and Plasma Levels of Inflammation Differentially Relate to CNS Markers of Alzheimer’s Disease Pathology and Neuronal Damage. Journal of Alzheimer's Disease, 2018; 62 (1): 385 DOI: 10.3233/JAD-170602

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non rappresenta necessariamente l'opinione dell'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X ma solo quella dell'autore citato come "Fonte". I siti terzi raggiungibili da eventuali collegamenti contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il gas da uova marce potrebbe proteggere dall'Alzheimer

15.01.2021 | Ricerche

La reputazione dell'[[acido solfidrico]] (o idrogeno solforato), di solito considerato v...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Preoccupazione, gelosia e malumore alzano rischio di Alzheimer per le donne

6.10.2014 | Ricerche

Le donne che sono ansiose, gelose o di cattivo umore e angustiate in me...

A 18 come a 80 anni, lo stile di vita è più importante dell'età per il ri…

22.07.2022 | Ricerche

Gli individui senza fattori di rischio per la demenza, come fumo, diabete o perdita dell...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Laser a infrarossi distrugge le placche di amiloide nell'Alzheimer

7.08.2020 | Ricerche

L'aggregazione di proteine ​​in strutture chiamate 'placche amiloidi' è una caratteristi...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Effetti della carenza di colina sulla salute neurologica e dell'intero si…

23.01.2023 | Ricerche

Assorbire colina a sufficienza dall'alimentazione è cruciale per proteggere il corpo e il cervello d...

Molecola 'anticongelante' può impedire all'amiloide di formare …

27.06.2018 | Ricerche

La chiave per migliorare i trattamenti per le lesioni e le malattie cerebrali può essere nelle mo...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Infezione cerebrale da funghi produce cambiamenti simili all'Alzheimer

26.10.2023 | Ricerche

Ricerche precedenti hanno implicato i funghi in condizioni neurodegenerative croniche co...

Le cellule immunitarie sono un alleato, non un nemico, nella lotta all'Al…

30.01.2015 | Ricerche

L'amiloide-beta è una proteina appiccicosa che si aggrega e forma picco...

Cerca il tuo sonno ideale: troppo e troppo poco legati al declino cognitivo

28.10.2021 | Ricerche

Come tante altre cose buone della vita, il sonno fa meglio se è moderato. Uno studio plu...

Nessuna cura per l'Alzheimer nel corso della mia vita

26.04.2019 | Esperienze & Opinioni

La Biogen ha annunciato di recente che sta abbandonando l'aducanumab, il suo farmaco in ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

L'Alzheimer è composto da quattro sottotipi distinti

4.05.2021 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è caratterizzato dall'accumulo anomale e dalla diffusione del...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

Svelata una teoria rivoluzionaria sull'origine dell'Alzheimer

28.12.2023 | Ricerche

Nonostante colpisca milioni di persone in tutto il mondo, il morbo di Alzheimer (MA) man...

Scoperta nuova causa di Alzheimer e di demenza vascolare

21.09.2023 | Ricerche

Uno studio evidenzia la degenerazione delle microglia nel cervello causata dalla tossicità del ferro...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.