Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Mio padre ha appena avuto la diagnosi di lieve deterioramento cognitivo: è diverso dall'Alzheimer?



Non sei solo [ad avere questo dubbio]. Le definizioni di lieve deterioramento cognitivo, Alzheimer e demenza, possono essere piuttosto confuse.


Il concetto di demenza è come un grande ombrello. Il termine 'demenza' indica un malfunzionamento globale del cervello, un suo guasto, e viene usato per descrivere un gruppo di sintomi che danneggiano le capacità intellettuali e sociali in modo sufficientemente grave da ostacolare le attività della vita quotidiana.


Gli individui con demenza hanno problemi con la memoria a breve termine, con la comunicazione e con il linguaggio, il ragionamento, il giudizio e la percezione visiva.


Il Morbo di Alzheimer è la causa più comune di demenza e rappresenta circa l'80/85% di tutti i casi di demenza diagnosticati. Demenza e Alzheimer sono spesso usati come sinonimi, perché i sintomi in parte si sovrappongono. Tuttavia, 'demenza' è un insieme di sintomi, mentre 'Alzheimer' è una delle cause, la principale, dei sintomi.


Alcuni segnali di allarme dell'Alzheimer includono perdita di memoria, difficoltà nel completare compiti familiari, confusione su tempo e luogo, difficoltà a capire le relazioni spaziali e le immagini visive, problemi con il linguaggio e la scrittura, smarrire oggetti e incapacità di recuperare/ritracciare percorsi, ritiro/isolamento, giudizio deteriorato e cambiamenti di umore o di personalità.


Oltre all'Alzheimer, ci sono almeno altre 50 (ndt: qualcuno dice 80) cause note di demenza. Le più diffuse, dopo l'Alzheimer, sono la demenza vascolare, la malattia o Còrea di Huntington, il morbo di Parkinson, alcuni tipi di sclerosi multipla, i traumi cerebrali, la demenza a corpi di Lewy, la demenza frontotemporale, la malattia di Creutzfeldt-Jacob, la demenza associata all'HIV, l'abuso cronico di alcol e la demenza pugilistica (comune negli atleti che soffrono di traumi, ad esempio per i i ripetuti colpi di testa dei calciatori).


Il lieve deterioramento cognitivo (Mild Cognitive Impairment - MCI), è la fase tra il normale declino cognitivo derivante dall'invecchiamento e quello più grave provocato dalla demenza. Per esempio, con l'avanzare dell'età, noi sperimentiamo quelli che a volte sono chiamati "momenti senior", le occasioni in cui per esempio dimentichiamo il nome di una persona, ma ci viene in mente dopo. Oppure, possiamo di tanto in tanto smarrire i nostri occhiali di lettura, le chiavi della macchina o il portafogli.


Questi cambiamenti della memoria sono generalmente di modesta entità, e non disturbano la nostra abilità per le normali attività quotidiane, per socializzare, o per vivere e lavorare in modo indipendente. I sintomi di MCI possono includere difficoltà a svolgere più di un compito alla volta, difficoltà a risolvere problemi complessi o a prendere una decisione, dimenticare eventi o conversazioni recenti o prendere più tempo per eseguire le attività mentali più difficili. Una diagnosi di MCI significa che l'individuo di solito può svolgere le attività quotidiane con minimi cambiamenti o difficoltà.


I confini tra la perdita di memoria normale, quella legata all'età e l'MCI sono spesso labili. Gli individui con MCI possono rimanere stabili per anni, mentre l'individuo con Alzheimer sperimenta un declino graduale delle capacità cognitive. Detto questo, gli individui con MCI hanno un rischio più alto di sviluppare l'Alzheimer o un'altra forma di demenza progressiva.

 

 

 


Fonte: Dana Territo in The Advocate (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Puoi distinguere il delirium dalla demenza? È solo questione di tempi

17.06.2021 | Esperienze & Opinioni

Quante volte hai sentito qualcuno esclamare "Tu deliri!" o "Sei un demente!", nell'incre...

Come una collana di perle: la vera forma e funzionamento dell'assone dei …

30.12.2024 | Ricerche

Con un nuovo studio provocatorio, degli scienziati sfidano un principio fondamentale nel...

Nuova teoria sulla formazione dei ricordi nel cervello

9.03.2021 | Ricerche

Una ricerca eseguita all'Università del Kent ha portato allo sviluppo della teoria MeshC...

Gli interventi non farmacologici per l'Alzheimer sono sia efficaci che co…

19.04.2023 | Ricerche

Un team guidato da ricercatori della Brown University ha usato una simulazione al computer per di...

'Tau, disfunzione sinaptica e lesioni neuroassonali si associano di più c…

26.05.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) comporta il deperimento caratteristico di alcune regioni del ...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Scoperta importante sull'Alzheimer: neuroni che inducono rumore 'cop…

11.06.2020 | Ricerche

I neuroni che sono responsabili di nuove esperienze interferiscono con i segnali dei neu...

Nuovo sensore nel cervello offre risposte all'Alzheimer

12.03.2021 | Ricerche

Scienziati della Università della Virginia (UVA) hanno sviluppato uno strumento per moni...

Come rimodellare con le arti l'assistenza alla demenza

14.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Da bambina, Anne Basting è andata a trovare la nonna nella casa di riposo. 'Impressionante' è la ...

Perché dimentichiamo? Nuova teoria propone che 'dimenticare' è in re…

17.01.2022 | Ricerche

Mentre viviamo creiamo innumerevoli ricordi, ma molti di questi li dimentichiamo. Come m...

Studio dimostra il ruolo dei batteri intestinali nelle neurodegenerazioni

7.10.2016 | Ricerche

L'Alzheimer (AD), il Parkinson (PD) e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) sono tutte ...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

Il 'Big Bang' dell'Alzheimer: focus sulla tau mortale che cambi…

11.07.2018 | Ricerche

Degli scienziati hanno scoperto un "Big Bang" del morbo di Alzheimer (MA) - il punto pre...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Fruttosio prodotto nel cervello può essere un meccanismo che guida l'Alzh…

29.09.2020 | Ricerche

Una nuova ricerca rilasciata dalla University of Colorado propone che il morbo di Alzhei...

Studio rivela dove vengono memorizzati i frammenti di memoria

22.07.2022 | Ricerche

Un momento indimenticabile in un ristorante può non essere esclusivamente il cibo. Gli o...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.