Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


Convivere con l'Alzheimer e trovare gioia ogni giorno


Spesso sono le cose semplici della vita che ci portano la gioia più grande.


Anche se l'Alzheimer se ne porta via molta, la persona con demenza può ancora provare contentezza.


La gioia fa bene anche ai caregiver, rendendoci più resistenti e aumentando il loro benessere.

 

Inizia con una buona base

Abbi cura di te per dare il meglio nel ruolo stressante del caregiving. Rimani in contatto con la famiglia e gli amici e trascorri del tempo oltre l'assistenza. Comprendi e apprezza il passato e la personalità del tuo caro. Proteggi la sua dignità e sii consapevole che le diverse fasi del morbo richiedono approcci diversi. Offri scelte e adattati alla situazione per ridurre lo stress e aiutare la persona cara a mantenere la calma.

 

Resta nel "momento"

Il monaco buddista Thich Nhat Hanh ha detto: "Il momento presente è pieno di gioia e felicità. Se sei attento, lo vedi". Le cose semplici, come mangiare lentamente un buon cibo, notandone l'aroma, l'aspetto e il gusto, possono dare gioia. Parla di ciò che noti con la persona cara e dirigi la sua attenzione verso i suoi sensi. Se la persona cara ricorda il passato come se fosse il presente, vai lì con lui. Che cosa gli piaceva di quel tempo?

 

Trova gioia per quanto possibile

Muoviti al ritmo del tuo caro, nota quello su cui è focalizzato e vedilo dal suo punto di vista. Racconta barzellette e storie divertenti e approfitta del divertimento estemporaneo. Trova la gioia nei momenti in cui vedi spiragli della persona che conoscevi. Le attività ritmiche supportano la calma nelle persone con demenza e possono riportare esperienze piacevoli dai tempi antichi della loro vita. Coinvolgi la persona amata nelle attività ordinarie, come spazzare, piegare i vestiti, o mischiare le carte.

 

Sii grato

Prenditi il tempo per notare ciò di cui sei grato, e fallo con la persona cara, finché può partecipare. Tieni un diario e annota i dettagli. Festeggia attraverso le attività che puoi ancora fare insieme, come danzare e cantare sulle note della musica che entrambi apprezzate. Mantieni aspettative ragionevoli e apprezza le capacità attuali del tuo caro.

 

Toccare può dare gioia

Il tocco è elementare; è il primo modo in cui ci colleghiamo con la nostra madre, molto prima delle parole. Il semplice tocco aiuta i caregiver e le persone care a rimanere in contatto, tanto più che la malattia aumenta le difficoltà di comunicazione. Cerca un tocco rilassante, calmante e rassicurante.

 

Il movimento fa star bene

Le persone con demenza godono dell'attività fisica, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia. Essi traggono benefici anche dal sonno migliore e dalle capacità cognitive più nitide che porta l'esercizio. Buone opzioni sono giochi semplici all'aperto, yoga e passeggiate.

 

Vivere la natura

Trascorrere del tempo all'aperto può ridurre i livelli di ansia e di stress. Piantare fiori insieme in vasi o fioriere sollevate e notare gli odori, le immagini e le strutture di questa esperienza. In inverno, fare pigne per becchime al burro di arachidi e appenderle a un albero o su una mangiatoia che può essere vista da dentro la casa. Quando gli uccelli si nutrono, aprire una finestra per ascoltare il loro cinguettio.


Poiché il caregiving è un compito che esaurisce, è importante ottenere aiuto e riposarsi. I caregiver ben nutriti mentalmente hanno migliori possibilità di trovare realizzazione nella quotidianità e di condurre una persona cara a trovare la propria gioia.

 

 

 


Fonte: Lee Nyberg / Home Care Assistance su Lincoln Journal Star (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Rivelato nuovo percorso che contribuisce all'Alzheimer ... oppure al canc…

21.09.2014 | Ricerche

Ricercatori del campus di Jacksonville della Mayo Clinic hanno scoperto...

Ecco perché alcune persone con marcatori cerebrali di Alzheimer non hanno deme…

17.08.2018 | Ricerche

Un nuovo studio condotto all'Università del Texas di Galveston ha scoperto perché alcune...

È lo scopo o il piacere la chiave della felicità mentre invecchiamo?

19.11.2021 | Esperienze & Opinioni

I benefici di avere un senso di scopo nella vita sono davvero incredibili. Le persone co...

Subiamo un 'lavaggio del cervello' durante il sonno?

4.11.2019 | Ricerche

Una nuova ricerca eseguita alla Boston University suggerisce che questa sera durante il ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

IFITM3: la proteina all'origine della formazione di placche nell'Alz…

4.09.2020 | Ricerche

Il morbo di Alzheimer (MA) è una malattia neurodegenerativa caratterizzata dall'accumulo...

I dieci fattori legati a un aumento del rischio di Alzheimer

27.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Anche se non c'è ancora alcuna cura, i ricercatori stanno continuando a migliorare la co...

Stimolazione dell'onda cerebrale può migliorare i sintomi di Alzheimer

15.03.2019 | Ricerche

Esponendo i topi a una combinazione unica di luce e suono, i neuroscienziati del Massach...

Meccanismo neuroprotettivo alterato dai geni di rischio dell'Alzheimer

11.01.2022 | Ricerche

Il cervello ha un meccanismo naturale di protezione contro il morbo di Alzheimer (MA), e...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

I ricordi potrebbero essere conservati nelle membrane dei tuoi neuroni

18.05.2023 | Ricerche

Il cervello è responsabile del controllo della maggior parte delle attività del corpo; l...

Marito riferisce un miglioramento 'miracoloso' della moglie con Alzh…

28.09.2018 | Annunci & info

Una donna di Waikato (Nuova Zelanda) potrebbe essere la prima persona al mondo a miglior...

I possibili collegamenti tra sonno e demenza evidenziati dagli studi

24.11.2017 | Ricerche

Caro Dottore: leggo che non dormire abbastanza può aumentare il rischio di Alzheimer. Ho avuto pr...

Il caregiving non fa male alla salute come si pensava, dice uno studio

11.04.2019 | Ricerche

Per decenni, gli studi nelle riviste di ricerca e la stampa popolare hanno riferito che ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

Riprogrammare «cellule di supporto» in neuroni per riparare il cervello adulto…

21.11.2014 | Ricerche

La porzione del cervello adulto responsabile del pensiero complesso, la corteccia cerebrale, non ...

LATE: demenza con sintomi simili all'Alzheimer ma con cause diverse

3.05.2019 | Ricerche

È stato definito un disturbo cerebrale che imita i sintomi del morbo di Alzheimer (MA), ...

Un nuovo modello per l'Alzheimer: fenotipi di minaccia, stati di difesa e…

23.04.2021 | Esperienze & Opinioni

Che dire se avessimo concettualizzato erroneamente, o almeno in modo incompleto, il morb...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.