Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


5 progressi interessanti nell'Alzheimer da tenere d'occhio nel 2016

L'Alzheimer è l'unica tra le prime 10 cause di morte negli Stati Uniti che non può essere evitata, curata, o anche rallentata dalla medicina convenzionale.


Mentre le morti per altre cause principali sono diminuite, quelle per Alzheimer sono aumentate del 71 per cento dal 2000. E' la terza causa di morte, superata solo da cancro e malattie cardiache, ma è comunque la più temuta.


Oltre al tributo fisico ed emotivo sia sui pazienti che sulle famiglie, l'Alzheimer è una malattia anche costosa.


Secondo l'Alzheimer's Association, la spesa Medicare [assicurazione sanitaria pubblica USA] per i pazienti con Alzheimer e altri tipi di demenze è tre volte superiore a quella per gli anziani senza demenza, e i pagamenti Medicaid [programma sociale USA di supporto al reddito] sono 19 volte superiori.


Con così tanto in gioco, gli scienziati fanno a gara per arrivare alle cause del morbo, e si stanno avvicinando lentamente alla prevenzione e al trattamento della malattia mortale. Il 2015 ha visto alcuni progressi nella lotta contro l'Alzheimer, da tenere d'occhio nel 2016. Essi comprendono:

  1. EPPS. Ricercatori coreani hanno scoperto una sostanza chimica chiamata EPPS, che è simile all'aminoacido taurina e distrugge le caratteristiche placche amiloidi tossiche che si accumulano nel cervello dei malati di Alzheimer.

    Si crede che la taurina abbia proprietà antiossidanti e che migliori le prestazioni fisiche e mentali, ed è spesso aggiunta alle bevande energetiche. Quando è stata inserita taurina nell'acqua potabile di topi che avevano sintomi dell'Alzheimer, la funzione cognitiva degli animali è tornata alla normalità e le placche amiloidi sono state eliminate dal loro cervello.

    Anche se l'EPPS non è ancora stata provata sull'uomo, i ricercatori credono che abbia la capacità di fermare la neurodegenerazione. Secondo la Mayo Clinic, fino a 3.000 milligrammi di taurina al giorno sono considerati sicuri.


  2. Solanezumab. La società farmacologica americana Eli Lilly ha annunciato che un farmaco chiamato solanezumab rallenta il tasso di declino nei malati di Alzheimer. In pazienti con demenza lieve, il solanezumab ha rallentato del 30 per cento la progressione della malattia per diversi anni. La Eli Lilly prevede di indagare se il farmaco può essere ancora più efficace se dato in una fase più precoce della malattia.

    Il farmaco è un anticorpo che sembra funzionare decostruendo gli elementi costitutivi che formano le placche amiloidi e li induce a disintegrarsi lentamente. Uno studio di fase 3 dovrebbe essere completato nel 2016.


  3. La tecnologia ad ultrasuoni. Ricercatori australiani ritengono che l'ecografia non invasiva possa rompere le placche amiloidi che intasano il cervello associate all'Alzheimer e invertire la perdita di memoria. La tecnica è ancora da provare sugli esseri umani, ma è stata efficace su topi allevati per sviluppare l'Alzheimer.

    "Siamo estremamente entusiasti di questa innovazione per trattare l'Alzheimer senza usare terapie farmacologiche", ha detto il professor Jürgen Götz. "Le onde ad ultrasuoni oscillano in modo tremendamente rapido, attivando le cellule microgliali che digeriscono e rimuovono le placche amiloidi che distruggono le sinapsi del cervello. Questo trattamento ha ripristinato le funzioni della memoria allo stesso livello dei topi sani normali. La parola 'svolta' è spesso abusata, ma in questo caso credo che questo cambia davvero sostanzialmente la nostra comprensione di come trattare questa malattia, e prevedo un grande futuro per questo approccio".


  4. Aducanumab. Le scansioni del cervello di pazienti trattati con un anticorpo sperimentale chiamato aducanumab hanno mostrato una riduzione della placca amiloide nei pazienti che erano nelle prime fasi dell'Alzheimer. Lo studio di fase 1b randomizzato e controllato da placebo, ha trattato pazienti fino a 54 settimane.

    Oltre alla riduzione della placca, lo studio ha rilevato un rallentamento significativo della disfunzione clinica nei pazienti con malattia lieve. Più alto è il dosaggio, maggiore è la riduzione della placca e del tasso di declino clinico.


  5. Funghi nel cervello. L'idea che un fungo possa essere una delle cause dell'Alzheimer non è una novità; un contemporaneo di Alois Alzheimer ha proposto l'idea nel 1910, ma è stato in gran parte ignorato dagli scienziati moderni.

    Ora, dei biologi molecolari dell'Università Autonoma di Madrid hanno studiato 14 cadaveri con Alzheimer, e tutti 14 avevano infezioni fungine. I cervelli di controllo non contenevano funghi. Sono state trovate infezioni causate da 10 tipi diversi di funghi, sia all'interno che all'esterno delle cellule di tutto il cervello.

    Sono i funghi a causare l'Alzheimer? O i funghi sono semplicemente una risposta a un corpo malsano? E dei medicinali anti-fungini possono rallentare o invertire la malattia? Attualmente, nessuno lo sa. Per trovare una risposta si dovranno condurre studi clinici con farmaci anti-fungini su pazienti affetti da Alzheimer.

 

 

 


Fonte: Sylvia Booth Hubbard in NewsMaxHealth (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Il ruolo sorprendente delle cellule immunitarie del cervello

21.12.2020 | Ricerche

Una parte importante del sistema immunitario del cervello, le cellule chiamate microglia...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Districare la tau: ricercatori trovano 'obiettivo maneggiabile' per …

30.01.2019 | Ricerche

L'accumulo di placche di amiloide beta (Aβ) e grovigli di una proteina chiamata tau nel ...

Microglia: ‘cellule immunitarie’ che proteggono il cervello dalle malattie, ma…

28.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Sappiamo che il sistema immunitario del corpo è importante per tenere tutto sotto controllo e per...

Sciogliere il Nodo Gordiano: nuove speranze nella lotta alle neurodegenerazion…

28.03.2019 | Ricerche

Con un grande passo avanti verso la ricerca di un trattamento efficace per le malattie n...

Falsi miti: perché le persone sono così pessimiste sulla vecchiaia?

4.06.2020 | Esperienze & Opinioni

Non smettiamo di giocare perché invecchiamo, ma invecchiamo perché smettiamo di giocare ...

Proteine grumose induriscono i capillari del cervello: nuovo fattore di rischi…

11.09.2020 | Ricerche

I depositi di una proteina chiamata 'Medin', che è presente in quasi tutti gli anziani, ...

Colpi in testa rompono i 'camion della spazzatura' del cervello acce…

5.12.2014 | Ricerche

Un nuovo studio uscito ieri sul Journal of Neuroscience dimostra che un...

4 Benefici segreti di un minuto di esercizio al giorno

29.12.2020 | Esperienze & Opinioni

Conosci tutti gli effetti positivi dell'esercizio fisico sul tuo corpo e sulla tua mente...

Le donne possono vivere meglio con una dieta migliore

22.07.2022 | Ricerche

Mangiare frutta e verdura di colori più brillanti può aiutare i problemi di salute delle donne.

...

Scoperto nuovo colpevole del declino cognitivo nell'Alzheimer

7.02.2019 | Ricerche

È noto da tempo che i pazienti con morbo di Alzheimer (MA) hanno anomalie nella vasta re...

'Ingorgo' di proteine nei neuroni legato alla neurodegenerazione

12.09.2022 | Ricerche

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell'EPFL rivela che un complesso proteico malfunzionante pu...

L'Alzheimer inizia all'interno delle cellule nervose?

25.08.2021 | Ricerche

Uno studio sperimentale eseguito alla Lund University in Svezia ha rivelato che la prote...

Trovato legame tra amiloide-beta e tau: è ora possibile una cura per l'Al…

27.04.2015 | Ricerche

Dei ricercatori hanno assodato come sono collegate delle proteine che hanno un ruolo chiave nell...

Perché la tua visione può prevedere la demenza 12 anni prima della diagnosi

24.04.2024 | Ricerche

 

Gli occhi possono rivelare molto sulla salute del nostro cervello: in effetti, i p...

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Il cammino può invertire l'invecchiamento del cervello?

2.09.2021 | Esperienze & Opinioni

Il cervello è costituito principalmente da due tipi di sostanze: materia grigia e bianca...

Dosi basse di radiazioni possono migliorare la qualità di vita nell'Alzhe…

6.05.2021 | Ricerche

Individui con morbo di Alzheimer (MA) grave hanno mostrato notevoli miglioramenti nel co...

Alzheimer e le sue proteine: bisogna essere in due per ballare il tango

21.04.2016 | Ricerche

Per anni, i neuroscienziati si sono chiesti come fanno le due proteine ​​anomale amiloid...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.