Iscriviti alla newsletter



Registrati alla newsletter (giornaliera o settimanale):
Ricevi aggiornamenti sulla malattia, gli eventi e le proposte dell'associazione. Il tuo indirizzo email è usato solo per gestire il servizio, non sarà mai ceduto ad altri.


La demenza e il suo effetto sull'intimità

Anne Fairhall e suo marito erano sempre stati 'quella' coppia che si vorrebbe a cena. Felicemente sposata da decenni, residente a Melbourne, la coppia di classe media vicina ai 60 anni, esibiva intelligenza e cultura.

La Fairhall, ex infermiera, era una donna d'affari di successo. Suo marito gestiva delle università, parlava sette lingue ed era uno sperimentato pilota di aerei leggeri.

"Mio marito è sempre stato un gentiluomo raffinato", dice la Fairhall, che ora ha 71 anni. "Poi, improvvisamente, è diventato ostile e aggressivo, verbalmente e fisicamente".

Il marito della Fairhall ha iniziato a perdere le inibizioni sessuali e non ricordava di aver perso il controllo.

"A cena si girava verso la persona accanto e, di punto in bianco, le chiedeva: «Ti piace il sesso?». Era così imbarazzante, specialmente per me, cresciuta in una famiglia in cui il sesso non veniva discusso. Poi improvvisamente non voleva stare con me, parlarmi o godere delle cose nel modo in cui eravamo abituati. Poi c'erano lunghi periodi in cui le cose apparivano normali".

Il medico di famiglia ha diagnosticato una depressione, ma la Fairhall sapeva che c'era qualcosa di più. Dieci anni più tardi, dopo un certo numero di diagnosi sbagliate e un'escalation della situazione, diventata 'catastrofica', la Fairhall ha saputo che suo marito aveva la demenza frontotemporale, una malattia rara che compromette il giudizio, le emozioni, la parola e il movimento. Lui aveva solo 65 anni.

"Sapevo che era la demenza", dice. "Ne ero certa. Mi sono sentita sollevata quando abbiamo avuto la diagnosi, ma ero anche triste".

La Fairhall ha di recente condiviso la sua esperienza con la demenza e il relativo impatto sul matrimonio alla conferenza Let Talk About Sex di Melbourne in Settembre.

"La ragione per cui ne ho parlato non era solo a causa dell'imbarazzo", dice la Fairhall, che ora fa parte del comitato consultivo dei consumatori di Alzheimer's Australia.

"Quando la persona che ami e di cui ti occupi soffre di demenza, non può intervenire o controllare il suo comportamento. Il danno al cervello lo lascia disinibito e confuso. Per il caregiver, l'amato (donna o uomo) diventa un problema nascosto.

"Sessualmente, le cose cambiano. Avevamo una vita sessuale normale e un rapporto d'amore sano e buono, prima della diagnosi. Il farmaco ha interferito con quello, inizialmente e in seguito, perché con le disinibizioni le questioni sessuali sono diventate questioni ossessive. La cosa che confonde è che la persona è ancora lì nel corpo, ma semplicemente non nello stesso corpo".

Il marito della Fairhall ora vive in una struttura di assistenza per anziani ed è ben curato. Lei consiglia a chiunque si prende cura di un partner con demenza di essere 'coraggioso' in termini di intimità.

"Non preoccuparti di tenergli le mani e di stargli vicino se questo era normale prima della diagnosi. Mio marito era una persona amorevole e quindi risponde ancora quando gli metto la mano tra i capelli o gli mostro amore e dolcezza toccando il suo viso o parlando con un tono che non è duro, ma un po' amorevole.

"Mi stendo anche con lui nel letto, così c'è ancora un po' di contatto con la pelle. Gli strofino la schiena o gli tengo la mano. Questa è la nostra intimità in questi giorni. [Le persone con demenza] possono essere incapaci di fare le cose e possono essere non consapevoli della loro condizione, ma sentono ancora amore verso la loro famiglia.

"La gente pensa: «E' terribile avere a che fare con questo». Ma in realtà, siamo fortunati. Ci è stato dato il tempo che alcune persone non hanno. Possiamo davvero assicurarci che lui sappia che lo amiamo".

 

 

 

 


Fonte: Starts at sixty (> English text) - Traduzione di Franco Pellizzari.

Copyright: Tutti i diritti di eventuali testi o marchi citati nell'articolo sono riservati ai rispettivi proprietari.

Liberatoria: Questo articolo non propone terapie o diete; per qualsiasi modifica della propria cura o regime alimentare si consiglia di rivolgersi a un medico o dietologo. Il contenuto non dipende da, nè impegna l'Associazione Alzheimer onlus di Riese Pio X. I siti terzi raggiungibili da eventuali links contenuti nell'articolo e/o dagli annunci pubblicitari sono completamente estranei all'Associazione, il loro accesso e uso è a discrezione dell'utente. Liberatoria completa qui.

Nota: L'articolo potrebbe riferire risultati di ricerche mediche, psicologiche, scientifiche o sportive che riflettono lo stato delle conoscenze raggiunte fino alla data della loro pubblicazione.


 

Notizie da non perdere

Smetti di chiederti se sei un bravo caregiver

3.07.2020 | Esperienze & Opinioni

Amare e prendersi cura di qualcuno con demenza può essere difficile. Forse, è una delle ...

Svelati nuovi percorsi per la formazione di memoria a lungo termine

31.12.2024 | Ricerche

Ricercatori del Max Planck Florida Institute for Neuroscience hanno scoperto un nuovo percorso pe...

'Evitare l'Alzheimer potrebbe essere più facile di quanto pensi'…

16.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Hai l'insulino-resistenza? Se non lo sai, non sei sola/o. Questa è forse la domanda più ...

Vecchio farmaco per l'artrite reumatoide suscita speranze come cura per l…

22.09.2015 | Ricerche

Scienziati dei Gladstone Institutes hanno scoperto che il salsalato, un farmaco usato per trattar...

36 abitudini quotidiane che riducono il rischio di Alzheimer

2.07.2018 | Esperienze & Opinioni

Sapevi che mangiare carne alla griglia potrebbe aumentare il rischio di demenza? O che s...

Identificata nuova forma di Alzheimer ad esordio molto precoce

16.06.2020 | Ricerche

Ricercatori della Mayo Clinic hanno definito una forma di morbo di Alzheimer (MA) che co...

Il ciclo dell'urea astrocitica nel cervello controlla la lesione della me…

30.06.2022 | Ricerche

Nuove scoperte rivelano che il ciclo dell'urea negli astrociti lega l'accumulo di amiloide-beta e la...

Un segnale precoce di Alzheimer potrebbe salvarti la mente

9.01.2018 | Esperienze & Opinioni

L'Alzheimer è una malattia che ruba più dei tuoi ricordi ... ruba la tua capacità di ese...

Nuove case di cura: 'dall'assistenza fisica, al benessere emotivo�…

5.11.2018 | Esperienze & Opinioni

Helen Gosling, responsabile delle operazioni della Kingsley Healthcare, con sede a Suffo...

10 Consigli dei neurologi per ridurre il tuo rischio di demenza

28.02.2023 | Esperienze & Opinioni

La demenza colpisce milioni di persone in tutto il mondo, quasi un over-65 su 10. Nonost...

Ricetta per una vita felice: ingredienti ordinari possono creare lo straordina…

9.09.2019 | Esperienze & Opinioni

Se potessi porre ad ogni essere umano sulla Terra una domanda - qual è la ricetta per un...

Dare un senso alla relazione obesità-demenza

2.08.2022 | Esperienze & Opinioni

Questo articolo farà capire al lettore perché l'obesità a volte può aumentare il rischio...

Orienteering: un modo per addestrare il cervello e contrastare il declino cogn…

27.01.2023 | Ricerche

Lo sport dell'orienteering (orientamento), che attinge dall'atletica, dalle capacità di ...

Il nuovo collegamento tra Alzheimer e inquinamento dell'aria

13.05.2020 | Esperienze & Opinioni

Il mio primo giorno a Città del Messico è stato duro. Lo smog era così fitto che, mentre...

Perché vivere in un mondo ‘incredibilmente tossico’ aumenta il rischio di Alzh…

6.05.2020 | Denuncia & advocacy

Sei preoccupato per la minaccia del morbo di Alzheimer (MA), e ti stai chiedendo che cos...

Curare l'Alzheimer: singolo proiettile magico o sparo di doppietta?

20.03.2025 | Esperienze & Opinioni

Perché i ricercatori stanno ancora annaspando nella ricerca di una cura per quella che è...

Cibo per pensare: come la dieta influenza il cervello per tutta la vita

7.10.2024 | Esperienze & Opinioni

Una quantità di ricerche mostra che ciò che mangiamo influenza la capacità del corpo di ...

Qualità della vita peggiora quando l'Alzheimer è complicato dal cancro

28.04.2023 | Esperienze & Opinioni

Che considerazioni si possono fare per una persona con Alzheimer che riceve anche la diagnosi di can...

Ricercatori delineano un nuovo approccio per trattare le malattie degenerative

8.05.2024 | Ricerche

Le proteine sono i cavalli da soma della vita. Gli organismi li usano come elementi costitutivi, ...

LipiDiDiet trova effetti ampi e duraturi da intervento nutrizionale all'i…

9.11.2020 | Ricerche

Attualmente non esiste una cura nota per la demenza, e le terapie farmacologiche esisten...

Logo AARAssociazione Alzheimer OdV
Via Schiavonesca 13
31039 Riese Pio X° (TV)

Seguici su

 
enfrdeites

We use cookies

We use cookies on our website. Some of them are essential for the operation of the site, while others help us to improve this site and the user experience (tracking cookies). You can decide for yourself whether you want to allow cookies or not. Please note that if you reject them, you may not be able to use all the functionalities of the site.